Skip to main content

Matteo Renzi dichiara che…

Così ha dichiarato su Facebook
Venerdi 2 Marzo il nostro(?) ex Premier!

…E POI SEGUE UNA  DOVEROSA “RIFLESSIONE”  

Oggi sono usciti gli ultimi dati ISTAT e vorrei leggere insieme il quadro ufficiale di come è cambiata l’Italia in questi quattro anni. Ho giurato al Colle nel febbraio 2014. Da allora ad oggi:

  • il PIL è cresciuto del 4%;
  • i Consumi sono cresciuti del 5.4% (80 euro, Tasi, Bonus);
  • l’export è cresciuto del 17%;
  • gli investimenti in macchinari e trasporto sono cresciuti del 24% (industria 4.0, superammortamento, nuova Sabatini).

Questi dati sono i dati ufficiali. Nessuno può smentirli. In una campagna elettorale in cui tanti ignorano la realtà, vorrei dire grazie a tutti voi per quello che state facendo in queste ore.  Noi non abbiamo promesso miracoli ma siamo orgogliosi di essere gli unici a confrontarci con la realtà. Se fossimo usciti dall’euro, se avessimo messo i dazi, se avessimo lasciato fare agli incompetenti, oggi l’Italia sarebbe ancora in crisi. Invece i dati ci dicono che siamo sulla strada giusta. Adesso tutti insieme, determinati e forti, per fare meglio. Per fare ancora di più.
Ma prima vi devo un grazie. E ve lo dico col cuore che sorride perché la nostra comunità può andare orgogliosa del sudore di questi anni: grazie, amici. Noi non urliamo, noi non insultiamo, noi non provochiamo. Però l’Italia la stiamo cambiando centimetro dopo centimetro. Abbiamo vinto la sfida della crisi, ora andiamo a vincere queste elezioni.
Avanti, insieme

*** *** ***

Questa è la mia “riflessione”

Egregio Presidente, non ritengo interessante in questa sede controbattere o criticare i dati ed i risultati sopra citati. dato che al momento in cui Lei ha preso il timone della “Nave Italia” sarebbe stato ben difficile far peggio dell’illustre Professore Bocconiano, suo predecessore incoronato “Premier” per volere di  Giorgio Napolitano. D’altra parte non ritengo poter esprimere un giudizio sul Governo Letta, per la sua troppo breve durata… a parte la scellerata nomina a Ministro di una Signora chiamata Cecile Kienge, nonché il modo con cui Lei ha costretto alla abdicazione il suo “rivale” dopo una simpatica e  celebre battuta …se ben ricordo “Enrico, stai sereno!” Senza volermi soffermare sui certi comportamenti da boy-scout o da fratelli/coltelli, sempre ricorrenti in un certo mondo catto-comunista, desidero invece esternare una mia riflessione ed un mea culpa, in quanto al momento della sua deisignazione a Presidente del Consiglo dei Ministri  personalmente mi ero illuso  in un cambiamento positivo ed innovativo di questo “Nostro Paese” ingessato e rovinato in precedenza sia dagli errori e dai veleni di una “Sinistra Ideologica”, sia dagli eccessi di un “Iper-Liberismo Destroide/Berlusconiano”.
Lei in quel momento sembrava voler e poter interpretare “Il Nuovo”, come analizzavo in un mio lungo intervento su questa Testata (*1). Poi, nonostante alcune sue antipatiche scivolate e mancanza di bon ton, mi sono schierato per il “Sì” al Refendum costituzionale (*2), ritenendo che questa Costituzione (moralmente indifendibile) doveva essere migliorata e modernizzata, motivando questa mia scelta con una netta presa di posizione, che molto mi è costata sul piano umano e delle amicizie, provenendo io dalla militanza nel MSI.
A prescindere comunque dai disastrosi risultati referendari, personalmente ora non riesco più a sopportare (specie dopo i tragici episodi di Macerata) il suo ritorno ad un antifascismo da avan-spettacolo a braccetto con l’ANPI e con altre note personalità istituzionali degne del maggior disprezzo per alcune loro scellerate esternazioni… vds. la “Triade” composta dai Tre Presidenti Sergio, Mattarella, Laura Boldrini, Pietro Grasso, nonché da altri Ufficiali di Complemento, tra cui Graziano Delrio, Emanele Fiano; Roberto Saviano e gran parte di giornalisti radiotelevisivi e della carta stampata.
Mi sembra oramai vivere in un “Paese di Guitti e Saltimbanchi”, infestato da Zecche in libera-uscita dai Centri Sociali, nonché da Grillini & Cavallette senza arte – né parte e senza alcuna capacità di governare concretamente e sapientemente, basta vedere la Città Eterna ove giace sdraiata la “Sindaca” Virginia Raggi.
Così è stato ridotto questo Nostro Paese, per la inefficienza e la incapacità dei precedenti Governi (sia di Centro Sinistra, sia di Centro Destra). sempre e comunque sostenuti (pur con l’alternaza della rotazione) da classi e caste arriviste e parassitarie che, democraticamente, hanno consolidato le proprie fortune poltiche ed economiche sfruttando i sacrifici di coloro che, invece, hanno sempre lavorato, sofferto, lottato e sperato. Un Paese che –  grazie a certi Governi e grazie a numerosi pessimi Parlamentari, nonché grazie a certe ingerenze d’Oltre Tevere – diventerà un “Gran Meticciato”, senza  più alcuna Identità, Cultura, Storia e Tradizione.
GIULIANO MARCHETTI

Giuliano Marchetti

Direttore Editoriale di Consulpress, Commercialista e Revisore Contabile.