Skip to main content

9 DICEMBRE: GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO LA CORRUZIONE.

BUSIA (Presidente ANAC): “SERVE PIÙ TRASPARENZA”

Questa mattina, nella Giornata Internazionale contro la corruzione, si è tenuta a Dubai la Conferenza Internazionale delle Nazioni Unite (Unodc) sul tema “Il futuro dell’Anticorruzione”.

Tra gli intervenuti c’era il presidente dell’Anac Giuseppe Busia che ha dichiarato: “per combattere la corruzione serve più trasparenza della Pubblica Amministrazione e maggiore controllo preventivo incrociato dei dati degli appalti”.

“La corruzione è fenomeno sfuggente, insidioso, difficile da scoprire e da estirpare- ha affermato Busia- Ciò anche perché corrotto e corruttore hanno tutto l’interesse a tenere nascosto il loro accordo, e la vittima non è una singola persona, pronta a denunciare, ma la collettività, con un prezzo altissimo pagato in termini di minori opportunità e servizi più cari o scadenti. La corruzione spezza quel patto fondativo che è alla base dello stare insieme come comunità. La deviazione di risorse pubbliche a vantaggio di pochi, che sempre accompagna i fenomeni corruttivi -ha proseguito Busia- ricade innanzi tutto sui più deboli, su chi non ha i mezzi per fare da solo. Erode le radici della convivenza comune, il necessario coesistere di diritti e doveri, sui quali si fondano i vincoli di solidarietà economica e sociale ribaditi anche dalla Costituzione italiana”.

“La corruzione lede un altro fondamentale principio, quello di uguaglianza. E lo stesso principio viene leso nel momento in cui, a causa della corruzione, qualcuno viene favorito e passa avanti a chi avrebbe vinto, se solo la competizione fosse stata leale. Essa, quindi, distrugge il merito, vanifica i sacrifici di chi ha investito sulle proprie capacità per avere un impiego, un finanziamento o una commessa, sfuggiti solo a causa di furberie e inganni. Imparzialità, impegno, lealtà reciproca sono i valori più alti che la corruzione calpesta -ha concluso Busia- Con essa si tradisce la fede pubblica, provocando non solo sfiducia e frustrazione rispetto al disservizio o all’opportunità sfuggita, ma vera e propria disgregazione sociale. Tutto ciò alimenta un senso di ingiustizia e minaccia un bene prezioso che, soprattutto nei momenti di difficoltà, abbiamo tutti il dovere di preservare: la fiducia nelle istituzioni”.

Lascia un commento