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A Brienza – Castel Caracciolo, in Basilicata:
il Premio de “La Voce del Fiume”

PRIMA  EDIZIONE  DEL PREMIO “LA VOCE DEL FIUME

a cura di GIAN PAOLO MENEGHINI

La Dimora di charme “La Voce del fiume” da sempre attenta alle eccellenze del territorio, apre le sue porte alla cultura, all’informazione, alla musica e alle amministrazioni “illuminate”, organizzando la prima edizione del Premio “La Voce del fiume”. Primo appuntamento il 29 febbraio.

Alle 19.30 di sabato 29 febbraio, nella splendida cornice storica del palazzo ottocentesco che ospita uno dei B&B più particolari della Basilicata, incastonato nel cuore del borgo medievale di Brienza, all’ombra del Castello Caracciolo, riceveranno il premio dalle mani della giornalista Annamaria Sodano:

  • Domenico Tripaldi: Direttore Generale della Regione Basilicata
  • Patrizia Minardi: Dirigente dell’Ufficio Sistemi Culturali e Turistici, Cooperazione Internazionale della Regione Basilicata
  • Lisa Bernardini: Giornalista “GP Magazine”
  • Umberto Garibaldi: Direttore “Red Carpet”
  • Mariella Anziano: Capo Servizio Tgr Lazio
  • Anthony Peth : Conduttore radio televisivo Mediaset
  • Imma Battista: Direttore Conservatorio di Musica “Giuseppe Martucci” di Salerno
  • Franco Rina: Direttore e Fondatore del Festival Cinematografico Internazionale “CinemadaMare”

L’evento organizzato in collaborazione con la Banca Monte Pruno, sarà l’occasione per promuovere il territorio e le sue peculiarità.

 

 

 

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Brienza è situata a 713 mt. s.l.m. nella provincia di Potenza al confine con la parte centro-orientale della provincia di Salerno e conta poco più di 4.000 abitanti. Ha un’ origine quasi sicuramente longobarda ed Il primo nucleo sembrerebbe risalire al VII secolo d.C, mentre Il borgo antico si sarebbe sviluppato dopo il 1000, tutto intorno al castello. È tra i pochi paesi della Basilicata che ha conservato la sua struttura architettonica di borgo medioevale, vantando una storioagrafia  interessante e significativa, dalla costruzione del Convento di San Giacomo nel VII Secolo d.C tenuto dai Benedettini e poi abbandonato nel XVI Secolo.

Brienza – assegnata da Federico II a Gentile de Petruro e, successivamente, dagli Angioini ai De Poncellis – dal XV secolo legò strettamente la sua storia alla Famiglia Napoletana dei Caracciolo di antica nobiltà, con una mitica origine bizantina, quando nel 1459 Giacomo Caracciolo diventò signore di Brienza. La sua Casata, quasi senza interruzione, governò nei secoli successivi, edificando un Castello posto sulla sommità di un colle. Litterio Caracciolo fu l’ultimo vero Feudatario, impegnandosi notevolmente sia a favore di tutto il paese, sia impreziosendo la rocca con  numerose opere d’arte. Nel 1788 rifondò  il “Monte del S.S. Rosario di Brienza”, istituzione benefica per assistere e curare i poveri del luogo, assicurando anche le doti per le donne meno abbienti (il c.d. maritaggio), nonché istituendo la Scuola Normale per l’insegnamento ai bambini di ogni ceto sociale.

E’ da ricordare, purtroppo, la peste che nel 1651 decimò l’intera popolazione e, successivamente,  vari terremoti a volte devastanti, tra cui il più recente nel 1980, a seguito del quale nel 2005 veniva conferita a Brienza una medaglia d’oro per meriti civili ed il titolo di “Città” con Decreto del Presidente della Repubblica.
Sui “Personaggi illustri di Brienza” è stato scritto anche un libro, proprio con questo titolo, da Vincenzo Macchia (Paolo Laurita Editore) e, tra questi “Illustri Personaggi”, un posto di particolare privilegio  spetta senz’altro a Francesco Mario Pagano, nato l’8 dicembre 1748, primogenito di Tommaso e di Marianna Pastore, che divenne un illustre filosofo, giurista e letterato, impiccato poi a Napoli il 29 ottobre 1799 e alla cui memoria venne inaugurata una statua nel 1890.

Brienza, inoltre, va ricordata per le proprie ricchezze monumentali ed artistiche – oltre al già citato Castello – sia archeologiche, tra cui una “Villa rustica Romana”, rinvenuta nel 1984 e risalente alla Roma Repubblicana (I sec. A.C), – sia architetture religiose di particolare pregio, tra cui la Chiesa dell’Annunziata (risalente al 1571), la Chiesa Madre di Santa Maria Assunta (probabilmente risalente alla fine dell’XI Secolo), la Chiesa del S.S. Crocifisso (risalente, secondo la tradizione, al 1237), la Chiesa di San Michele dei Greci, adibita al culto ortodosso

 

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