L’iniziativa, ispirata dal “Comitato pro Centenario 1918-1922”, è stata realizzata dal “Comitato 10 Febbraio” insieme ad altre importanti Associazioni, come indicate nel presente articolo
I giuliani, i dalmati e gli italiani del Regno arrivano in terra pontina. Uno studio sui documenti della Prefettura di Latina anni 1936-54: dalla proclamazione dell’Impero Italiano al ritorno di Triesteall’Italia
Raffaele Panico
Presso il Fondo Prefettura dell’Archivio di Stato di Latina[1] sono conservati documenti che consentono di esaminare l’opera del Governo italiano nei confronti dei profughi giuliano-dalmati in arrivo.
Le note sono particolareggiate per ciò che concerne l’assistenza ai connazionali rimasti fuori dai nuovi confini imposti dal Trattato di Parigi del 10 febbraio 1947.
La documentazione evidenzia un’attenzione “di basso profilo” da parte della gerarchia ecclesiastica nei confronti della cerimonia di accoglienza ai profughi, sia per quel che riguarda la Diocesi di Gaeta [2], sia per ciò che concerne la Curia di Velletri e la Diocesi di Terracina [3]. Nel dopoguerra la stampa locale del Lazio prefigurò la fondazione di una sesta città (battezzata Giuliana) per dare sistemazione ai profughi giuliani e dalmati.
La geniale attività di Progettista e di Ingegnere Aeronautico
per oltre mezzo secolo nella Russia Sovietica
di Raffaele Panico
Roberto Oros di Bartini era nato a Fiume il 14 maggio1897.Un grande italiano un onore per la storia dei giuliano-dalmati, gente esule qui in Patria. La memoria, il valore e la sua genialità è tanta, molta storia, che ci corre ricordare: la vicenda di un ingegnere e di un vero italiano poi naturalizzato russo. Intelligente ed eclettico si era interessato anche, e ha pubblicato vari lavori, sulla cosmologia e la fisica teorica. È lui una parte importante della storia dei rapporti italiani con la Russia, nato nella parte orientale d’Italia che ha dato così tanti uomini geniali, a volte la si preferisce ricordare solo dopo la tragedia della seconda guerra mondiale con la conta funerea dei numeri sugli infoibati. Queste figure le loro personalità che hanno vissuto in pieno i rigori e le tragedie del Novecento, la storia, il loro tempo dovrebbero essere insegnate agli studenti.