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Autore: Adelfia Franchi

Cnel: Presentazione della quinta relazione annuale 2014

Cnel, oggi al Parlamento e al Governo,per presentare la relazione sui livelli e qualità dei servizi offerti dalle pubbliche amministrazioni centrali e locali alle imprese e ai cittadini (ex lege 30 dicembre 1986, n. 836, art. 10 bis)

La Relazione 2014, predisposta dal CNEL, ai sensi della legge 30 dicembre 1986, n. 836, art. 10 bis, giunta alla quinta annualità, offre elementi fondamentali per un giudizio di sintesi sullo stato delle nostre amministrazioni pubbliche e, insieme, alcune proposte utili a integrare il processo di riforma intrapreso dal Governo.

Uno dei punti cardine del lavoro del CNEL è la messa a punto del “Portale Statistico della PA, Sistema delle Performance”, già avviato in collaborazione con l’Istat, che raccoglie una serie di indicatori sui risultati finali dell’azione amministrativa, in base alle risorse assegnate.

Si tratta di un strumento innovativo, di cui non molte nazioni europee sono oggi dotate, che costituisce, da una parte, la premessa necessaria alla predisposizione “ex ante” delle politiche pubbliche e ad una razionale programmazione della spesa (spending review), che tenga conto dell’impatto finale, e, dall’altra, la base per efficaci controlli sui risultati della gestione finanziaria e amministrativa e per la valutazione delle politiche pubbliche.

Le analisi settoriali, tradizionalmente dedicate a Welfare, Servizi alle Imprese, Giustizia civile e Ambiente, quest’anno si arricchiscono di un nuovo contributo sui rapporti fra Fisco e cittadini, elaborato in collaborazione con l’Agenzia delle Finanze e con il Dipartimento delle Finanze.

Welfare. Dall’analisi dei flussi finanziari relativi ai diversi settori del welfare (sanità, previdenza, assistenza, istruzione), emerge la necessità di un programma nazionale, che imponga la fissazione dei livelli essenziali in tutte le materie delle politiche sociali, un “pavimento” di Welfare universale. Tale disciplina legislativa generale dovrebbe costituire, secondo il CNEL, il fondamento e il criterio guida per la ripartizione delle risorse e per la definizione di politiche che intervengano sulle situazioni di disagio e che riducano le disuguaglianze. Tra queste, diventa sempre più drammatico l’ampliarsi del divario Nord-Sud: il rapporto, grazie anche al recente accesso ai conti pubblici territoriali, conferma la progressiva desertificazione del territorio meridionale, sia in termini economici che di perdita del capitale umano.imagesFEDELI

Servizi alle imprese. Per quanto riguarda i servizi alle imprese, la Relazione del CNEL, nell’affrontare anche il tema dell’internazionalizzazione e del ruolo di Export Banca (Cassa depositi e prestiti), indica l’urgenza di ricostruire, a livello europeo e anche degli Stati membri, indirizzi di politica industriale.

Giustizia civile. Oltre alla fotografia dell’andamento degli ultimi mesi, il CNEL presenta una prima analisi della legge 10 novembre 2014, n. 162, relativa alle “misure urgenti di degiurisdizionalizzazione ed altri interventi per la definizione dell’arretrato in materia di processo civile”, quali il trasferimento in sede arbitrale dei procedimenti civili pendenti e il nuovo istituto della negoziazione assistita.

Dalla comparazione internazionale, patrimonio informativo fondamentale della Relazione del CNEL, emerge, in tutta evidenza, l’enorme ritardo del sistema giudiziario italiano, le cui caratteristiche di onerosità e soprattutto di inefficienza contribuiscono sicuramente alla scarsa fiducia che gli Italiani ripongono in esso.

Tuttavia, secondo il rapporto, si riscontrano alcuni elementi di novità: l’Italia è passata tra il 2013 e il 2014, dai 1.210 giorni di durata della causa a 1.185 giorni (per effetto della riduzione delle pendenze e dell’introduzione del processo civile e telematico); il numero delle procedure necessarie in un giudizio civile da 41 si sono ridotte a 37 (effetto delle semplificazioni introdotte negli ultimi anni); e l’incidenza del costo della procedura dal 29% è passato al 23% (quale effetto della liberalizzazione delle tariffe legali).

Servizi fiscali. La Relazione comincia con questa edizione ad analizzare il settore dei servizi fiscali, sia in termini di accesso diretto all’Amministrazione finanziaria, sia in termini di prevenzione e risoluzione delle controversie tributarie, ed approfondisce il tema della trasparenza fiscale.

Il materiale utilizzato, oltre a quello normativo e regolamentare, è costituito dalla documentazione dell’Agenzia delle Entrate e del Dipartimento delle Finanze.

Dall’analisi comparata risulta che l’Italia é l’unico paese UE che si colloca al di sopra sia della pressione tributaria media, sia del numero medio di ore richieste per gli adempimenti. Dalle statistiche di dettaglio del rapporto si ricava che l’anomalia italiana risiederebbe soprattutto nei “tempi di lavorazione” dell’IVA. Al riguardo, viene evidenziato che sono state intraprese diverse iniziative, di natura normativa e amministrativa, volte a consentire una significativa accelerazione nell’erogazione di tali rimborsi, anche in considerazione dell’attuale congiuntura economica e della diffusa crisi di liquidità per le imprese.

Ambiente. Nell’ambito della tutela ambientale, ancora di più di quanto avvenga in altri settori, – rileva il rapporto – dominano la variabilità, la flessibilità e la contraddittorietà nelle relazioni tra i tre livelli di governo (statale, regionale e locale). Con la soppressione della legislazione concorrente, prevista dalla riforma del titolo V della Costituzione, in discussione in Parlamento, di fatto queste ambiguità, almeno da un punto di vista formale, dovrebbero venire meno. Tuttavia permangono forti perplessità su come si realizzeranno le politiche ambientali, visto l’enorme ruolo, ad esempio, delle Regioni, ed il persistere di problemi non secondari di raccordo e coordinamento nell’azione dei diversi soggetti.MORANDO

In conclusione – sostiene la Relazione – se è vero che le norme, a partire dagli anni ’90, delineano una amministrazione orientata verso cittadini in termini di servizi effettivamente resi, in realtà, “l’esperienzagiuridico amministrativa è restata sostanzialmente immobile, dominata da una monocultura giuscontabilistica e da una visione dell’ordinamento legata alla concezione monistica dello Stato amministrativo autoritario”, dove, da una parte, la decisione di bilancio assunta dal Parlamento sta progressivamente perdendo significatività e, dall’altra, si assiste sempre più ad un “divorzio tra amministrazione e finanza”, con conseguenti difficoltà nella misurazione degli impatti e nella definizione di politiche.

E’ necessaria, pertanto, a parere del CNEL, una riforma del bilancio dello Stato, in attuazione del nuovo articolo 81 della Costituzione, che abolisca il bilancio di competenza per passare, prima, al solo bilancio di cassa (secondo l’esempio anglosassone) e, poi, al bilancio di competenza economica, secondo il modello adottato dall’Unione europea. Tale riforma collegherebbe l’assegnazione programmatica delle risorse (per missioni, programmi, azioni programmatiche) ai modelli di organizzazione e alle dirette responsabilità gestionali delle pubbliche amministrazioni e consentirebbe ai Parlamentari di decidere concretamente le politiche da attuare, attraverso le corrispondenti unità di voto (si veda in proposito il disegno di legge presentato dal CNEL alle Camere – A.C. 1999; A.S. 1266).

Intervenuti alla presentazione:Valeria Fedeli:vice presidente del Senato della Repubblica

Manin Carabba: relatore

Manlio Calzaroni: direttore centrale Istat

Massimo Garavaglia: commissione affari finanziari

Maria Carmela Lanzetta: Ministro per gli affari regionali

Enrico Morando Vice Ministro dell’Economia

Non siamo più amati neanche dai turisti

Turismo: l’Italia perde il primato mondiale, colpa anche del degrado di molti siti d’interesse. Per la gestione e manutenzione dei beni archeologici e culturali si candidano gli agricoltori

 La Cia commenta l’articolo di Gian Antonio Stella sul Corriere della Sera: abbiamo già chiesto al ministro Franceschini di poter realizzare progetti di riqualificazione di aree importanti sul territorio nazionale. Un patrimonio trascurato di luoghi che, se riportati alla luce, garantirebbero una ripresa del settore e nuovi posti di lavoro.imagesABBANDONO

 Il turismo in Italia perde posizioni e, nonostante resti in cima ai desideri di tutti, poi a venirci sono molti meno stranieri. Colpa dei prezzi e della mancanza di una visione strategica, ma anche dell’assenza di una politica di tutela e conservazione di quelli che sono i tesori archeologici e culturali “tricolori”. Per questo motivo gli agricoltori tornano a candidarsi a “custodi” del vasto patrimonio di beni archeologici e culturali disseminati sul territorio nazionale, molti dei quali attualmente in stato di abbandono. Lo afferma la Cia-Confederazione italiana agricoltori, facendo seguito all’articolo di Gian Antonio Stella sul Corriere della Sera, che racconta come e perché il Belpaese è scivolato al quinto posto tra le mete mondiali passando da una quota del 19% di viaggiatori stranieri nel 1950 al 4,4% di oggi.

 Tra i motivi, appunto, la mancanza di “manutenzione” delle nostre bellezze, con gli esempi di degrado e quotidiana rovina di Pompei, Villa Adriana, o la Reggia di Caserta. Ma gli agricoltori possono intervenire -sostiene la Cia-. Del resto, l’attitudine multifunzionale delle aziende agricole si presta al ruolo, con molti degli oltre 20.000 agriturismi italiani che, di fatto, già ospitano all’interno dei loro terreni siti di grande interesse storico, culturale, paesaggistico.turismo verde

Quest’idea è già diventata in realtà una proposta, con una lettera inviata dalla Cia e dalla sua associazione agrituristica “Turismo Verde” al ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Dario Franceschini. “Tra le attività connesse proprie dell’impresa agricola multifunzionale -si dice nel testo- individuiamo la possibilità di gestire centinaia di beni archeologici e culturali anche al di fuori della disponibilità dei terreni aziendali. Questo attraverso una specifica convenzione con il ministero. Siamo da sempre sensibili alla salvaguardia delle risorse ambientali e culturali oltre a un uso sostenibile del suolo”.  La Cia e Turismo Verde intravedono all’orizzonte grandi spazi di fattibilità, con vantaggi sostanziali sia in termini culturali che pratici ed economici, con siti riportati alla luce nel loro splendore, manutenuti adeguatamente, che genererebbero nuovo turismo, quindi indotto, economie e posti di lavoro.

Con MIBAC dai valore alla tua domenica: torna il 4 gennaio 2015

museo GRATIS

Il Decreto Franceschini in vigore dal 1° luglio ha stabilito l’ingresso gratuito ogni prima domenica del mese per la visita di monumenti, musei, gallerie, scavi archeologici, parchi e giardini monumentali patrimonio dello Stato.

E voilà ecco che Domenica 7 dicembre in centinaia di luoghi di cultura statali siamo entrati gratuitamente in concomitanza, tra l’altro, con la Giornata Nazionale dell’Archeologia, del patrimonio artistico e del restauro e con il Ponte dell’Immacolata.imagesFAMIGLIE

Una vera e propria nuova stagione per i Musei italiani e per i visitatori che potranno così pianificare le loro visite culturali con largo anticipo evitando la congestione che si verificava nel corso dell’oramai “pensionata” Settimana della Cultura e un modo per aiutare le famiglie a fronteggiare la crisi, senza rinunciare alla cultura.

La scelta di questo giorno è quella che ha prevalso nel questionario messo in rete dal Mibac. I partecipanti hanno preferito (61%) la prima domenica del mese alla gratuità occasionale o per fascia (17% e 20%).

Milano, che è stata la prima a dare la propria adesione all’iniziativa, sono stati aperti gratuitamente non solo i musei statali ma anche alcune gallerie private così come le Gallerie d’Italia e il Museo Diocesano. A Napoli nell’ambito dell’iniziativa Domeniche al Museo presso il Museo Archeologico Nazionale di Napoli si è svolta una visita teatrale. L’evento, ideato ed organizzato dalla ICRA project e rientrante nel progetto “ Vesevus .Gioco, Eros, Sensualità, Gusto e Natura nella Pompei Antica”, non è stata una semplice visita guidata ma un vero e proprio viaggio tra alcune delle opere più significative della collezione pompeiana. Infatti la visita è stata un’ alternanza di narrazione e azioni sceniche con l’accompagnamento musicale: un percorso storico e ludico attraverso mosaici, maschere, sculture, pitture ed oggettistica di rara bellezza, da Ercolano, Pompei e altri insediamenti intorno al Vesuvio scomparsi nel ‘79 d.C. nell’inferno dell’eruzione. I visitatori al termine della visita teatrale sono rimasti all’interno del Museo per proseguire in autonomia il percorso.imagesMATERA

Tantissimi in tutta Italia i Laboratori di restauro aperti per la concomitante Giornata dedicata all’archeologia e al restauro. A Matera il Museo Archeologico Nazionale Domenico Ridola ha aperto le porte del laboratorio di restauro proponendo visite guidate gratuite alle collezioni e alle mostre in corso. Presso il Museo archeologico di Pestum a partire dalle ore 16.00, haorganizzato  una visita guidata al laboratorio di restauro del Museo Archeologico Nazionale di Paestum con dimostrazioni pratiche delle metodologie e delle tecniche di intervento su ceramiche, bronzi e pitture. Nel corso dell’incontro è stato possibile assistere a proiezioni di presentazione degli interventi effettuati sui templi dorici e sulle tombe dipinte di epoca lucana e accedere ai depositi delle pitture funerarie.

Weekend lungo e ricco di eventi culturali quello appena concluso e ha immerso la capitale in piena atmosfera natalizia con l’ingresso gratuito nei Musei Civici. Lunedì i Musei Civici sono stati aperti  eccezionalmente per consentire di vivere fino alla fine il Ponte dell’Immacolata. A Firenze aperti i “big” per l’intera giornata di domenica 7 dicembre: Uffizi (dalle 8.15 alle 18.50), Museo dell’Accademia (sempre dalle 8.15 alle 18.50), Cappelle Medicee (ore 8,15-13,50), Palazzo Pitti (Museo degli argenti, galleria Palatina, d’Arte moderna e del Costume) e il Giardino di Boboli (ore 8,15 – 18,30). Ad aprire le porte free saranno anche il museo archeologico di Firenze, il museo dell’Opificio delle Pietre dure e il Bargello. Lunedì sarà invece una giornata speciale per il Duomo di Firenze che ha aperto gratis le sue porte (della Cupola, del campanile e del Battistero) per festeggiare il  “compleanno”.roselle

Per chi ha fatto  una capatina fuori porta ci sono tante aree archeologiche che domenica 7 dicembre ha “stracciano” il biglietto”. Gratis, ad esempio, nell’area archeologica di Roselle (nel grossetano), dalle 8.30 alle 19.30. Aperto anche il Museo Archeologico di Siena (10.30 – 18.30), quello di Arezzo (8.30-14.30) e di Chiusi (9.00 – 20.00).

Ai Mercati Rionali: 1950-1980 Pranzo di Famiglia, una storia italiana

PRANZO DI FAMIGLIA
1950-1980. UNA STORIA ITALIANA

“Il rito del mangiare è il primo vero social network della storia ed il pranzo di famiglia è un archetipo assoluto della convivialità italiana, un giacimento culturale straordinario nel quale ritrovare tratti e lineamenti comuni ad una Nazione intera, uno spunto di grande suggestione per andarne a recuperare la memoria estetica, costruirci  intorno una narrazione e farla diventare un grande evento di contaminazione culturale per la valorizzazione dei mercati rionali storici di Roma”  dichiara Marco Panella, ideatore e curatore della la mostra Pranzo di Famiglia. 1950-1980 Una storia italiana, prodotta da Artix e promossa da Co.Ri.De ed Upvad, nell’ambito del progetto di valorizzazione che trasforma i mercati rionali storici di Roma in un circuito di location culturali non convenzionali a disposizione della città.imagesVITTORIA

Dal 28 novembre al 18 gennaio 2015 i mercati rionali Unità (via Cola di Rienzo), Vittoria (via Sabotino), Pinciano(via Antonelli) e Savoia (piazza Gimma) diventano infatti l’originale scenario per presentare un grande affresco iconografico che ripercorre trenta anni di vita italiana con 120 fotografie che parlano il linguaggio spontaneo e istantaneo degli scatti recuperati dagli album familiari e 60 immagini che raccontano il pranzo di famiglia con il linguaggio immaginario delle suggestioni pubblicitarie l’iperrealismo delle copertine di riviste, rotocalchi e fumetti.
Un percorso articolato in 180 immagini, diverse in ciascuno dei quattro mercati, che faranno vivere al pubblico l’esperienza visiva di una memoria che appartiene a tutte le famiglie italiane: gli anni Cinquanta al mercato Prati, gli anni Sessanta al mercato Pinciano, gli anni Settanta al mercato Vittoria e l’immaginario della pubblicità e dei rotocalchi al mercato Savoia.

“Con questa nuova mostra i Mercati Rionali Storici di Roma si confermano location originale e creativa per offrire nuovi contenuti culturali alla città e dimostrano di credere pienamente che si possa migliorare sia il rapporto con il pubblico che la qualità del commercio di prossimità grazie anche alla vivacità ed alla contaminazione culturale di cui oggi sono protagonisti” dichiara il presidente di U.P.V.A.D. e Co.Ri.De, Franco Gioacchini “Una strada che intendiamo percorrere con estrema determinazione” prosegue Gioacchini “come parte integrante di una strategia di profonda ridefinizione del lay out dei mercati nel panorama economico, sociale e culturale della città”.PRANZO

Pochi momenti appartengono così tanto alle memorie generazionali quanto il rito del pranzo e del convivio familiare; per una festa comandata – come si diceva una volta – o per un compleanno, per un matrimonio o per una gita, in una qualunque domenica o in un qualunque giorno della settimana, ogni occasione è sempre stata quella giusta per ritrovarsi intorno ad un tavolo, condividere cibo e vita e specchiarsi nelle reciproche virtù, passioni, debolezze, gioie, speranze e dolori.

Un rito collettivo a tutto tondo, il pranzo di famiglia, con i suoi segni estetici e le sue liturgie precise, in un’Italia che proprio a tavola ha saputo attraversare la vita facendo dell’occasione conviviale una pietra miliare della sua memoria e del suo immaginario.

“La mostra racconta trenta anni di questa memoria attraverso un paradigma visivo comune a tutte le famiglie italiane e realizza una vera e propria operazione di antropologia culturale, attingendo come sua principale fonte iconografica al più grande, prezioso e inesplorato archivio fotografico italiano, quello delle famiglie, con immagini recuperate dagli album e dalle cantine o ritrovate per caso e con pazienza sulle bancarelle dei mercatini, dove le memorie disperse si affastellano cercando nuova vita” dichiara ancora Marco Panella.imagesMERCATONEEEE

Il Progetto di Valorizzazione dei Mercati Rionali Storici di Roma è promosso da U.P.V.A.D. e  Co.Ri.De –associazione e consorzio di servizi degli operatori romani – in collaborazione con Roma Capitale – Municipio Roma Centro e Municipio Secondo (ex 2 e 3), CAR-Centro Agroalimentare Roma, Regione Lazio-Arsial e Confcommercio Roma.

Viaggiare per conoscere,iniziamo dai parchi della Basilicata

Musica, trekking naturalistici, tradizioni popolari e degustazioni enogastronomiche, incontri con scrittori, conferenze, concerti, performance teatrali, approfondimenti, racconti, educazione ambientale. Sono questi i principali contenuti di NaturArte, manifestazione realizzata attraverso un co-working istituzionale e progettuale che vede coinvolti la Regione Basilicata ed i quattro parchi del suo territorio: il Parco Archeologico, Storico, Naturale delle Chiese Rupestri del Materano; il Parco di Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti Lucane; il Parco Nazionale del Pollino e il Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val D’Agri Lagonegrese. Da dicembre 2014 a maggio 2015 continuerà così, dopo il successo della prima edizione, la serie di eventi che mirano a coniugare il turismo alla cultura nelle sue molteplici sfaccettature, coinvolgendo anche artisti di fama nazionale, sempre nel nome di una rete comune di collaborazione atta a stimolare la fruizione e la conoscenza di una grande realtà naturale della nostra penisola. Sull’esempio delle “greenways”, nello specifico, NaturArte fin dal suo debutto, nel 2013, ha dimostrato di non essere una delle tante rassegne-contenitore, bensì un vero e proprio strumento di promozione e valorizzazione territoriale, mettendo in scena, da protagonisti, gli angoli più suggestivi della regione, i suoi borghi, le sue comunità e i suoi parchi più affascinanti: ambienti naturali e rurali ancora poco antropizzati e di una sorprendente bellezza, celebrando il paesaggio e l’identità stessa della Basilicata. Il suo vasto programma di eventi, che ha precedentemente ospitato decine di laboratori artigianali, attività ricreative e mercatini di prodotti tipici a “km 0”, visite guidate e passeggiate in compagnia di guide esperte, quest’anno si rinnova secondo un principio di destagionalizzazione che tende a far vivere i magici luoghi lucani anche nei mesi non estivi, durante i fine settimana, con l’integrazione di alcuni appuntamenti riservati alle scolaresche (di lunedì) sul tema dell’educazione ambientale. Tra gli eventi in calendario, le esibizioni dell’arpista Giuliana De Donno, fondatrice della Scuola di Arpa Popolare di Viggiano, la musica antica diGraziano Accinni, i Cooking show dei migliori chef della Basilicata, il teatro civile di Ulderico Pesce, i concerti di Peppe Voltarelli e Richard Galliano, il trekking in notturna e quello letterario con le favole narrate da Giuseppe Cederna, l’Orchestra della Murgia Materana diretta da Bruno Tommaso, gli incontri su tema architettura e beni culturali e molto altro…
Tanti i luoghi coinvolti, tra Natura e Cultura: dal Parco Archeologico del Grumentum al Massicco del Sirino, dalle case tipiche ospitanti scambi di libri ai rifugi in montagna approdo di escursioni con guida, il tutto condividendo con la comunità di un’intera regione un’unica visuale sulla tutela della biodiversità e dell’accoglienza.
Un progetto complesso, ma tutto da vivere, coordinato dai rappresentanti culturali degli Enti dei quattro Parchi di Basilicata e da funzionari dell’Ufficio Parchi, Biodiversità e Tutela della Natura del Dipartimento Ambiente e Territorio, Infrastrutture, Opere Pubbliche e Trasporti della Regione Basilicata, e che vede agire sul molteplici attori tra i quali gli stessi Parchi, i CEAS presenti sul territorio, le Pro Loco, le guide ambientali, artisti ed artigiani locali.
Si comincia il 12 dicembre, a Marsico Nuovo, con un week-end sul tema “Il Natale delle biodiversità” ricco di degustazioni dei prodotti tipici, itinerari archeologici, sfilate tradizionali e molteplici iniziative per vivere la storia in modo diverso.

 Riportiamo il testo integrale dell’Assessore

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La regione Basilicata è una regione “verde” per eccellenza, infatti presenta un ricco patrimonio naturalistico in buono stato di conservazione che va conosciuto e preservato. Pertanto abbiamo il dovere di mettere in campo azioni e strategie per tutelare e trasmettere questa ricchezza alle generazioni future. Il buono stato di conservazione deriva sicuramente da attività agricole e forestali prevalentemente legata alle tradizioni e ad un modo “antico” di coltivare (es. uso del maggese) e allevare il bestiame (pascolo brado) nonché da una serie di motivazioni socio-economiche “negative” quali il mancato sviluppo industriale, l’emigrazione e la mancanza di infrastrutture. Da tale negatività si può cogliere l’occasione per sviluppare un modello di economia basato sulla valorizzazione responsabile di questo rilevante patrimonio verde in cui cultura e turismo siano chiara espressione di un approccio eco-sostenibile. E’ proprio in tal senso che si muove la seconda edizione di NaturArte Basilicata 2014-2015 progetto in cui si coniuga il trekking a grandi eventi culturali e che nasce dall’idea vincente di creare una rete di collaborazione tra i parchi per aumentarne la fruizione. Tale azione si è concretizzata nella proposta progettuale del Parco delle Chiese Rupestri del Materano che vede coinvolti i 4 parchi lucani in una serie di proposte, una legata all’altra e che crea una corretta collaborazione tra gli stessi e mai di competizione. L’idea trainante è quindi quella di fare rete tra i parchi al fine di riuscire a realizzare azioni sinergiche, per garantireun’offerta più ampia che superi il concetto di fruizione mordi e fuggi e consenta una immersione ditipo culturale oltre che paesaggistica. L’obiettivo non è quello di avere grandi numeri ma quello di creare un’eco legata alla immagine della Basilicata come regione in cui la cultura, l’arte e il patrimonio naturalistico e ambientale si coniugano tra loro ed esprimono un proprio valore tangibile. La possibilità di riproporre NaturArte anche quest’anno si è basata su diversi elementi quali la totale collaborazione dei funzionari regionali nel cercare di risolvere i problemi di finanziamento del progetto, l’attività di coordinamento dell’ Ente Parco delle Chiese Rupestri, la grande apertura dei presidenti dei Parchi che hanno saputo leggere il successo dello scorso anno, continuando nella adesione e collaborazione anche per questa edizione, lo spirito di collaborazione, unito sempre alla creatività dei tecnici dei Parchi, la preziosa collaborazione dei CEAS (Centri di Educazione Ambientale Sostenibile), delle associazioni locali e delle guide che accolgono i turisti, mettendo a disposizione le competenze e le professionalità durante i percorsi di trekking, i piccoli imprenditori locali che propongono i prodotti lucani più interessanti nei vari mercatini a km 0 e, infine ma non per importanza, gli operatori tecnici (elettricisti, operai) che lavorano per rendere possibili gli eventi. Non bisogna dimenticarsi del contributo fondamentale proveniente dagli artisti, veri protagonisti degli eventi di NaturArte che regalano eventi unici, perfettamente integrati ai nostri paesaggi che costituiscono un elemento di forza non da poco grazie alla loro variabilità: si passa dalle gravine ai calanchi, dai paesaggi di alta montagna a quelli rocciosi o di valle e quindi il turista non ha il tempo di annoiarsi con lo stesso orizzonte, variando ogni fine settimana lo scenario degli eventi. Le differenze riguardano anche i sapori tipici e così non c’è bisogno di inventarsi grandicose: la Basilicata è territorio è un giardino quasi del tutto sconosciuto in cui ogni angolo ha il suo fascino. Bisogna sottolineare, inoltre, un altro esperimento interessante attuatosi attraverso questa nuova edizione di NaturArte, legata alla destagionalizzazione degli eventi che permette di visitare e

gustarsi la Basilicata in periodi desueti come l’autunno e l’inverno (vi saranno eventi tra Dicembre e

Gennaio!). Ciò risulta in sintonia con il finanziamento del progetto legato alla Linea IV.1.2 del PO-

FESR Basilicata e che, inoltre, prevede un aumento del numero dei fruitori nei Parchi mediante

l’attivazione di azioni immateriali e sostenibili così da consolidare la capacità di fare rete ed

accrescere la conoscenza, rivolgendosi ad un pubblico più ampio ma allo stesso tempo di nicchia.

Prof. Aldo Berlinguer

Assessore Dipartimento Ambiente e Territorio, Infrastrutture, OO.PP. e Trasporti

 

 

Quote latte, la Cia ci tiene informati

Latte: dopo le “quote” si punti su sistema autoregolamentato eautodisciplinato dal mondo produttivo

 Convegno nazionale della Cia a Mantova per fare il punto della situazione di un settore in difficoltà alla vigilia dei nuovi scenari normativi.LATTE

 “In Italia dobbiamo passare dal sistema delle quote, che non ha funzionato, ad uno auto-regolamentato ed auto-disciplinato dal mondo produttivo. Occorre un progetto strategico che punti sulla crescita della competitività attraverso l’innovazione e l’organizzazione della filiera permettendo al comparto di espandersi sui nuovi mercati internazionali”. Ad affermarlo è stato il presidente della Cia-Confederazione italiana agricoltori, Dino Scanavino, intervenendo a Mantova ad un convegno intitolato “Oltre le quote latte. Il futuro del sistema lattiero-caseario in Italia” e parte di un ciclo di incontri promossi dalla Confederazione e denominato “Territorio come destino”. Al dibattito hanno preso parte gli assessori all’Agricoltura delle Regioni Lombardia ed Emilia Romagna Gianni Fava e Tiberio Rabboni, i presidenti del Consorzio di tutela Parmigiano Reggiano e Grana Padano Giuseppe Alai e Nicola Cesare Baldrighi, nonché il direttore generale di Granlatte-Granarolo Andrea Breveglieri.

Da aprile 2015 in Europa il regime delle “quote latte” verrà superato: un fatto che viene da più parti considerato rivoluzionario per un settore caratterizzato da oltre un trentennio da una forte regolamentazione produttiva. Le quote, decise in origine per mantenere una politica di sostegno al settore evitando sovrapproduzioni, hanno, dalla fine degli anni ’80, di fatto cristallizzato le produzioni nazionali provocando forti squilibri tra i diversi Paesi. In Italia questa regolamentazione ha prodotto errori di gestione, conseguenti indagini della magistratura, multe salatissime da pagare alle casse comunitarie. Problemi, tra l’altro, non ancora del tutto superati.

L’eliminazione del regime delle quote arriva in un momento difficile per il settore, con una tendenziale crescita dei consumi, soprattutto di formaggi e prodotti caseari, specie nei nuovi mercati, ma accompagnata da una sensibile volatilità dei prezzi. In Europa si prevede una crescita delle produzioni (poco meno del 2% l’anno), che toccheranno nel 2020 i 150 milioni di tonnellate di latte, ma forti squilibri tra i paesi produttori: il rischio è un forte aumento della competitività e una crescita concentrata principalmente nel Nord Europa.

E’ un’occasione importante per l’Italia, Paese non autosufficiente -importiamo quasi il 40% del latte che utilizziamo e consumiamo- ma anche produttore ed esportatore di formaggi di assoluta qualità, dunque fortemente esposto al fenomeno dell’italian sounding e della contraffazione. E’ necessario dunque dare stabilità al settore definendo un “prezzo del latte” (laddove non è stato ancora fatto) con un contratto semestrale o, al massimo, quadrimestrale, al fine di consentire agli allevatori di poter avviare la programmazione a medio termine. Per questo il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Maurizio Martina, ha aperto un tavolo di confronto che, negli auspici, dovrebbe dare risultati grandemente attesi dal mondo agricolo.LATTE3

“L’Italia -ha sostenuto il presidente della Cia- deve prima di tutto puntare sui formaggi a denominazione di origine che oggi hanno fatturato oltre 4 miliardi di euro, di cui ben 1,5 realizzati sui mercati esteri. Il pacchetto latte integrato nel Regolamento Ue 1308/2013, permette, come richiesto dalle organizzazioni, la programmazione delle produzioni da parte dei Consorzi. Ma -ha aggiunto Scanavino- sono necessarie strategie aggressive che guardino ai mercati in espansione e siano sostenute da efficaci campagne di promozione ed educazione alimentare”.

Attualmente su una quarantina di prodotti Dop e Igp, il fatturato è concentrato principalmente su Parmigiano Reggiano e Grana che rappresentano in valore più dell’80 per cento dell’intero settore. Anche per il latte fresco e i prodotti caseari non a denominazione è necessario avviare una nuova stagione di relazioni inter-, professionali che sfoci in uno strumento efficace ed autorevole -come previsto dalla regolamentazione comunitaria e già esistente in altri Paesi- che abbia la forza di regolamentare il mercato e favorire buone pratiche contrattuali. Il rafforzamento della filiera necessita anche di un forte potenziamento dell’aggregazione del prodotto con la creazione o lo sviluppo di organizzazioni di produttori di dimensioni adeguate e di progetti commerciali efficaci, promossi e controllati dagli allevatori.

“La nuova programmazione dello sviluppo rurale rappresenta -ha proseguito il presidente della Cia- un’opportunità da non perdere per avviare programmi di innovazione e investimenti. Questa però deve essere anche l’occasione per sviluppare efficaci sistemi di gestione del rischio e stabilizzazione dei redditi”.

Un occasione per dare delle risposte al comparto bovino in previsione dell’abolizione delle quote latte fissata per il primo aprile del 2015?

Adelfia Franchi

Ilaria Cucchi: una nuova giornalista

Rai : Divina (Ln), Ilaria Cucchi non ha etica e Vianello cinico e opportunista per lo share

Le dichiarazioni di Sergio Divina vicecapogruppo al Senato per la lega Nord su partecipazione di Ilaria Cucchi ad un format di Raitre come inviata speciale

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Roma “L’opportunismo e il cinismo di Andrea Vianello, direttore dei fiaschi di Raitre, ci puo’ anche stare, pur di alzare lo share, ma l’aver accettato da parte di Ilaria Cucchi, questo no, non e’ etica ma un finale programmato forse da un po’ di tempo. Dispiace per il flop della trasmissione”.

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Matteo Renzi, fra jobs act, lacrime, cerette, analisi del sangue e, goleador…

Piangeva la Fornero, piange Livia Turco, se la ride la Moretti con la ceretta…MATTEO e SILVIO HANNO UNA PASSIONE COMUNE CHE SI CHIAMA CALCIO… E, NOI?LIVIA TURCO

Non abbiamo più sangue neanche per farci le analisi del sangue…Grosso risparmio per il nostro sistema sanitario.Il nostro Premier può stare tranquillo, può continuare a togliere il velo alla bellezza alle donne di sinistra.Nel PC, nei tempi rottamati bisognava mortificare la femminilità, nascondere, sembrare dei maschi…altrimenti niente carriera.Poi è arrivato Berlusconi, la bellezza è fiorita in politica…se  è un demerito a destra, perchè ora è diventato un merito a sinistra?

Nel frattempo la Camera dei Deputati ha approvato la riforma del lavoro (Jobs Act) e l’Unione Europea ha dato il via libera alla legge di stabilità.

Le due leggi vanno lette assieme, si sorreggono reciprocamente, con l’obiettivo principale di creare nuovi posti di lavoro, possibilmente a tempo indeterminato: l’eliminazione dell’IRAP dalla componente lavoro, il nuovo contratto a tutele crescenti, l’abrogazione di molti contratti atipici, l’assunzione a tempo indeterminato di 148.000 precari della scuola vincitori di concorso, l’azzeramento per 3 anni dei contributi a carico del datore di lavoro per le nuove assunzioni a tempo indeterminato, la sostituzione della cassa integrazione in deroga con maggiore attenzione per i disoccupati e il loro reinserimento nel lavoro, la scelta di escludere gli investimenti dal patto di stabilità europeo, fanno parte di un unico filo conduttore, alla ricerca, tenace e determinata, di rompere la coltre di pessimismo e insicurezza che pervade la società italiana.

A mio avviso si possono avere perplessità od anche contrarietà su singoli punti delle leggi, ma il disegno complessivo è chiaro, coraggioso, condivisibile, e, soprattutto, dobbiamo essere consapevoli che questa è l’ultima occasione per il nostro Paese di ripartire ed agganciare l’Europa.Ma non è tutto oro ciò che riluce.

Adelfia Franchi

Fotografia, Festival Internazionale di Roma

PORTRAIT – XIII edizione

 From Vera to Veruschka.

The Unseen photographs by Johnny Moncada

  27 novembre 2014 – 11 gennaio 2015

 MACRO – Museo d’arte contemporanea di Roma

Mercoledì 26 novembre 2014, nella prestigiosa sede del Museo d’arte contemporanea MACRO di Roma,inaugurata la mostra “From Vera to Veruschka”, scatti inediti del fotografo di moda Johnny Moncada, che si inserisce nell’ambito della XIII edizione del FOTOGRAFIA Festival Internazionale di Roma, dal titolo “PORTRAIT”. In mostra saranno infatti presentati 43 ritratti e fotografie che hanno come protagonista la giovanissima modella tedesca Vera von Lehndorff-Steinort, presto nota come la mitica Veruschka, che indossa abiti dell’alta moda italiana.

FOTOGRAFIA – Festival Internazionale di Roma, posto sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, è promosso e prodotto dall’Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica di Roma Capitale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali con Zètema Progetto Cultura e con la direzione artistica di Federico Fellini

Dopo il grande successo ottenuto la scorsa primavera presso Somerset House a Londra, la mostra approda a Roma con una nuova selezione, presentando per la prima volta al pubblico italiano gli scatti realizzati da Johnny Moncada (attivo proprio nella capitale tra il 1955 e il 1970) durante gli anni 1963 e 1964.MARGUTTA

Siamo a via Margutta, strada degli artisti per eccellenza, dove Johnny Moncada ha il suo studio fotografico, nel cuore della città, a pochi passi dal Caffè Rosati e la Galleria La Tartaruga di Plinio de Martiis, punto di riferimento della nascente Scuola di Piazza del Popolo. Lo studio rappresenta un ritrovo di grande fermento culturale, frequentato da importanti personaggi della cultura e della moda italiana: da Cy Twombly a Gastone Novelli e Achille Perilli, Federico Fellini, gli stilisti Emilio Pucci, Valentino, Roccobarocco, per citarne alcuni, e le famose modelle dell’epoca come Jean Shrimpton, Barbara Bach, Ali McGraw, Joan Whelan, che il fotografo sposerà nel 1956, le italiane Mirella Petteni, Isa Stoppi, Alberta Tiburzi, Iris Bianchi.

 Espressione di una forza estetica e melanconica e, nello stesso tempo, di un sorprendente taglio moderno che li rende straordinariamente attuali, questi scatti inediti, dimenticati in vecchi bauli per circa cinquant’anni, vengono riportati solo oggi alla luce dall’attento lavoro di restauro, archiviazione e ricerca dell’Archivio Johnny Moncada operato da Valentina Moncada, figlia del fotografo. Grazie al sostegno della Nando Peretti Foundation, questo lungo e attento lavoro ha avuto inizio in occasione dei preparativi della prima mostra personale del fotografo alla Galleria Valentina Moncada, Roma, nell’aprile 2012, proseguendo con l’esposizione a Somerset House, nell’aprile 2014, e successivamente al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, Roma, con Made in Italy. Una visione modernista. Johnny Moncada, Gastone Novelli, Achille Perilli”, Luglio 2014.

Il volume omonimo edito da Rizzoli International, vanta il contributo dell’Art Director Federico Fellini e i testi di grandi personaggi della moda di oggi. Da una brillante introduzione di Franca Sozzani, Editor in Chief di Vogue Italia, al raffinato testo di Hamish Bowles, autorità internazionale nel mondo della moda e del design e Editor di Vogue USA, ma soprattutto della leggendaria Veruschka, che per la prima volta ricorda il suo viaggio in Italia e il lavoro svolto con Johnny Moncada per le riviste Harper’s UK e The Tatler. Inoltre, il contributo significativo del giornalista Massimo di Forti, l’unico che nell’arco della sua carriera ha avuto l’occasione di incontrare e intervistare i due protagonisti del volume, di Antonio Monfreda, che con sguardo moderno e originale ha sapientemente selezionato gli scatti pubblicati tra i più di 100.000 ritrovati, e infine di Valentina Moncada, storica dell’arte e gallerista italiana, che insieme al padre ha riportato alla luce questa incredibile storia.

L’esposizione, che si inaugura contemporaneamente all’apertura di “Bellissima” a cura di Maria Luisa Frisa, Anna Mattirolo e Stefano Tonchi al MAXXI– Museo nazionale delle Arti del XXI secolo, contribuirà in maniera significativa alla storia della moda italiana rappresentando un viaggio tra le principali firme del Made in Italy, come ad esempio Antonelli, Biki, de Barentzen, Sorelle Fontana, Forquet, Irene Galitzine, Lancetti, Tricò e Valentino.

In mostra anche il video a cura di Giorgio e Chiara Horn per devisualclinic.com realizzato a partire dall’idea che un’immagine possa riportare in vita l’esperienza vissuta tra il fotografo e la modella, il loro viaggio in Italia, la magia della camera oscura. Una dimensione in cui le scansioni fotografiche sono montate e composte tra di loro in un processo poetico-onirico di grande impatto visivo, ricalcando la scelta operata nella pubblicazione.

 INFO PUBBLICO

 MACRO

via Nizza 138, Roma

Orario: da martedì a domenica, ore 11.00-19.00 / sabato: ore 11.00-22.00 (la biglietteria chiude un’ora prima). Da martedì a domenica dalle ore 11.00 alle ore 21.00 apertura dei cancelli (via Nizza 138 e via Reggio Emilia 54) per accedere agli spazi liberi: foyer, hall, ristorante, caffetteria, terrazza e spazio Area.

 INGRESSO

 MACRO via Nizza

Tariffa intera: non residenti 13,50 €, residenti 12,50 €.

Tariffa ridotta: non residenti 11,50 €, residenti 10,50 €.

 MACRO via Nizza + MACRO Testaccio

Tariffa intera: non residenti 15,50 €, residenti 14,50 €

Tariffa ridotta: non residenti 13,50 €, residenti 12,50 €

Informazioni sugli aventi diritto alle riduzioni: www.museomacro.org

 INFO: +39 06 67 10 70 400

Barbara D’Urso e l’Ordine professionale dei giornalisti: non è amore

Denuncia per Barbara D’Urso. La conduttrice di Canale 5 è nel mirino del presidente dell’Ordine professionale dei giornalisti: «Ho firmato la prima denuncia/esposto nei confronti della signora Barbara D’Urso. Il femminicidio non si consuma solo con l’uccisione di una donna, ma,  anche con l’oltraggio alla sua vita e a quello della sua carne: i suoi figli» queste le dure parole di Enzo Iacopino 

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La giornata internazionale contro la violenza sulle donne:IL GIORNO DOPO

Lettera aperta su FB…
Comincio ad essere allergica alle “giornate internazionali”. Tutte, senza alcuna eccezione. Perché non esauriscono il discorso, perché spesso lo circoscrivono. Con ottime intenzioni, ne sono convinta. Ma rifuggo dalle definizioni e dalle iniziative “dovute”, perché proprio “non si può bucare la data”. Poi il giorno dopo, punto e a capo. Ho l’impressione, ma forse mi sbaglio, che a fianco delle azioni (lodevoli, davvero) delle istituzioni e delle associazioni, manchi all’appello la società civile, quella fatta di uomini e donne. Un’umanità silente, spesso indifferente, semplicemente impegnata in altro. Perché se la cosa non ti riguarda da vicino o non ti ha lambito o ferito personalmente, allora se ne può pure parlare per un giorno. Ma anche no. Donne vittime di violenza? Che tipo di violenza? Quella domestica, quella di genere, quella psicologica, quella fisica, quella sul posto di lavoro? Mi chiedo se ha ancora senso declinare la violenza: quella sui minori, quella sulle persone omosessuali, sugli handicappati fisici o mentali, sulle vittime della tratta e della prostituzione, quella sui rom, sui rifugiati e sugli immigrati. La violenza è violenza: punto. Chiunque ne sia oggetto. Da contrastare ogni giorno della nostra vita, ciascun* dalla propria postazione. Perché attiene, o dovrebbe, al nostro vivere in comunità, alla nostra capacità o meno di rifiutare abusi e ingiustizie a danno di noi stessi, delle persone che ci sono care e più in generale nei confronti di chi è più debole, di chi non ha la forza fisica o gli strumenti per difendersi, di chi soccombe al ricatto affettivo o semplicemente non è in grado di riconoscere i sintomi di una società che si è ammalata. Chi vede e fa finta di non vedere è complice e non meno responsabile di chi una violenza la commette. Chi sa e tace è colpevole di violenza, tanto quanto i violenti materiali. Poi, c’è anche chi è razzista, xenofobo, omofobo, misogino, antisemita: e qui il discorso si fa lungo. Occorre stipulare un nuovo patto di cittadinanza consapevole, soprattutto per le nuove generazioni di cittadine e cittadini, che dovranno imparare il senso e il valore della solidarietà ed essere immuni dalle “cattive sirene”, che intonano il loro canto nei periodi di crisi economica. Perchè non ci si sente meglio sfogando il proprio malessere sul capro espiatorio più a portata di mano. C’è bisogno di interventi, politici, sociali e culturali a 360 gradi. Tutti i giorni dell’anno. Da ieri.(C.Di Veroli)
Che poi uno si sveglia con la curiosità di sapere che giornata mondiale sia. È che ogni volta che non siamo in grado di gestire un problema sociale ci facciamo una giornata mondiale e, tutto apposto. (Elisabetta Scarpelli)

Fidal: che passione

ATLETICA, ROMA: PRESENTAZIONE RUNCARD IL 26 NOVEMBRE
Mercoledì 26 novembre, presso la Sala Tribuna Autorità dello Stadio Olimpico di Roma, verrà presentato il progetto RUNCARD. All’incontro, che avrà inizio alle ore 12, prenderanno parte, tra gli altri, il presidente della FIDAL, Alfio Giomi, e il Presidente del CONI, Giovanni Malagò. Tra gli ospiti, in qualità di testimonial dell’iniziativa, è prevista la presenza dell’azzurra, argento mondiale ed europeo di maratona, Valeria Straneo.downloadVALERIA STRANEORUNCARD è il progetto della FIDAL destinato a fornire strumenti, assistenza e servizi a quanti praticano il running (in ogni forma e con ogni obiettivo) nel nostro paese. Obiettivo del’iniziativa è sostenere la pratica della corsa e del cammino, ai fini dell’adozione un più corretto stile di vita. I proventi di RUNCARD sosterranno a loro volta le attività di Actionaid, Libera, e la pratica dell’atletica leggera nella scuola.

-SUI SENTIERI DEI PARCHI DELLA BASILICATA


Giovedì 27 novembre 2014 – ore 11,30logo Naturarte

Casa del Cinema
Largo Marcello Mastroianni  1 –  Roma

Interverranno:
Prof. Aldo Berlinguer – Assessore Dipartimento Ambiente e Territorio, Infrastrutture, OO.PP. e Trasporti
Avv. Carmen Santoro – Direttore Generale Dipartimento Ambiente e Territorio, Infrastrutture, OO.PP. e Trasporti
Dr. Donato Pace – Dirigente Ufficio Stampa e Comunicazione, Dipartimento Presidenza della Giunta
Dr. Pier Francesco Pellecchia – Presidente Ente Parco Archeologico Storico Naturale delle Chiese Rupestri del Materano
Dr. Mario Atlante – Presidente Ente Parco Regionale Gallipoli Cognato e Piccole Dolomiti Lucane
Dr. Domenico Totaro –  Presidente Ente Parco Nazionale Appennino Lucano, Val d’Agri e Lagonegrese
Dr. Domenico Pappaterra – Presidente Ente Parco Nazionale del Pollino

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Maltempo: i costi del dissesto idrogeologico

Maltempo: non prevenire è già costato all’Italia 22 miliardi di euro

 La Cia: negli ultimi vent’anni si è speso moltissimo per gestire le conseguenze tragiche di alluvioni e frane, senza mai investire sul serio su politiche organiche di messa in sicurezza e tutela del territorio. Ora è tempo di invertire rotta e intervenire concretamente sui problemi legati al dissesto idrogeologico, che riguarda il 10% della superficie nazionale. Situazione grave nel Nord Italia, soprattutto in Liguria, dove i danni all’agricoltura sono già di decine di milioni di euro.

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Report “Rosa Shocking” VIOLENZA SULLE DONNE

Violenza sulle donne: ci costa 17 miliardi, PERCHE’ PARLARE DI SOLDI?

Presentato a Roma il report “Rosa Shocking. Violenza, stereotipi… e altre questioni del genere”, che rivela come l’Italia sul tema sia ancora ferma ai luoghi comuni: per UN UOMO  su dieci, INTERVISTATO, la causa è degli abiti aderenti, quindi ” te la sei cercata”. In calo gli omicidi sulle donne, ma in un anno sono 14 milioni gli atti di violenza subiti

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Milano: carica di 400 avvocati a tutela della salute dei cittadini

A Milano il 15 novembre, si è svolto uno dei convegni più importanti dell ultimo semestre, dove si è parlato di diritto alla salute, responsabilità civile, ruolo delle istituzioni a tutela della persona, diritti fondamentali, come sanciti dalla carta di NIZZA del 2000.
Responsabilità civile dei medici in casi di danno alla salute:  una sentenza della I sez. civile del Tribunale di Milano dello scorso luglio nega le precedenti emesse nel corso del tempo ( anche dopo legge Balduzzi) da Corte di Cassazione. L’effetto che tale sentenza ha ottenuto è, la non certezza per le persone di ottenere giustizia in sede giudiziale. Il convegno, che ha visto fra i suoi partecipanti  avvocati e medici legali, aveva lo scopo di chiarire di che natura giuridica è la responsabilità civile del medico nel tentativo di riaffermare uno dei diritti della persona, imprescindibile anche dal parere di un unico giudice di un tribunale italiano.

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Omaggio a Gabriel Garcia Marquez: Cent’ anni di solidudine

Un’intervista immaginaria di Maria Rosaria Omaggio a Gabriel Garcia Marquez, interpretato da Massimo Dapporto, aprirà la maratona di lettura di Cent’anni di solitudine, il capolavoro dello scomparso Premio Nobel colombiano, che si terrà dal 24 al 27 novembre al Teatro Palladium di Roma, con ingresso gratuito.

Quattro giorni di lettura “ad alta voce” per cercare di comprendere il suo carattere, le sue radici culturali e ambientali, mostrando come lo scrittore ha elaborato i fatti che narra.
Oltre 130 voci narranti, tra attori noti, studenti del DAMS di RomaTre, del Centro Sperimentale di Cinematografia e dell’Accademia d’Arte Drammatica Silvio D’Amico, si alterneranno in un’atmosfera di musiche, luci e immagini di repertorio, che trasportano nel magico mondo di Gabo.

Al termine dell’intervista immaginaria, con la regia di Juan Diego Puerta Lopez, inizierà la maratona di lettura che metterà in gioco, in chi narra e in chi ascolta, una combinazione di suggestioni che sono l’incanto, il gioco antico del teatro.Marta-Bifano

Tra le voci narranti che si alterneranno nei 4 giorni di lettura, Maddalena Crippa, Tosca D’Aquino, Enzo Decaro, Grazia Di Michele, Antonello Fassari, Paola Gassman, Claudia Gerini, Marisa Laurito, Manuela Kustermann, Marta Bifano, Angelo Longoni, Simona Marchini, Mita Medici, Paola Minaccioni, Ugo Pagliai, Paola Pitagora, Daniela Poggi, Pino Quartullo, Blas Roca Rey, Monica Scattini, Sebastiano Somma, Pamela Villoresi, Roberta Torre.

Romania: il” tedesco ” Klaus IOHANNIS è il nuovo Presidente

Klaus Iohannis, leader liberale, è famoso per la gestione  “mani pulite” che ha caratterizzato l’amministrazione della città di Sibiu. Il sindaco di Sibiu, rappresentante della minoranza tedesca in Romania, è il nuovo presidente del Paese. Una vittoria a sorpresa(ma non troppo, visto la simpatia di  Angela Merkel nei suoi confronti), dopo che anche i sondaggi degli ultimi giorni davano per vincente il premier socialdemocratico Victor Ponta, affossato dal caso del voto “negato” alla diaspora.

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