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Autore: Adelfia Franchi

Confesercenti: di nuovo allarme suicidio imprenditore ucciso dalla crisi

Deciso di farla finita sopraffatto dai mancati pagamenti, dai debiti che si stavano accumulando senza avere colpe, dall’incubo di non riuscire a pagare gli operai rimasti.

l’uomo,  è partito da casa come ogni mattina per recarsi in azienda – situata a Ponte Pattoli di Perugia ,è stato trovato senza vita all’interno del suo capannone dai suoi dipendenti che sono entrati al lavoro poco dopo le otto. L’impresa, da quanto si apprende, sembra si occupasse di lavorazione del ferro. In troppi non lo pagavano, troppe commesse portate a termine e nessuno che mette mano al portafogli! L’ imprenditore  48 anni, padre di tre figli, si è suicidato impiccandosi. L’impresa, da quanto si apprende, sembra si occupasse di lavorazione del ferro.

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Bandiera verde in Campidoglio

  • BANDIERA VERDELa “Bandiera Verde” della Cia premia la multifunzionalità agricola. Idee innovative nel solco della tradizione per più reddito ai produttori

Il riconoscimento, giunto alla dodicesima edizione, va alle realtà più “creative” anche in chiave ecosostenibile: dal “ciclo chiuso” del farro dal campo alla confezione all’apicoltura “nomade”, dall’agricatering al vino biologico “antico” con riciclo delle barrique; dalla fattoria didattica specializzata nella corretta alimentazione alla vendita diretta itinerante in bus. D’altra parte, nelle aziende che diversificano il contributo della multifunzionalità sulle entrate complessive va dal 25% al 30%. L’assegnazione oggi a Roma nella Sala della Protomoteca del Campidoglio. Premi speciali, tra gli altri, al regista Giulio Manfredonia e al professor Antonio Moschetta.

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E… se la stessa foto fosse stata di un politico?

 Questo “giornalismo” fa veramente ribrezzo, non vorrei il mio sembrasse un commento classista, ma questi giornali esistono perché c’è chi li compra. E sono comprati non solo da  gente sciocca, senza istruzione, senza sensibilità…insomma la condanna ci sta tutta ma perché questo non accada bisogna far crescere la sensibilità comune altrimenti se questo è quello che chiede il “mercato” ci sarà sempre qualcuno disposto a venderlo.imagesMINISTRO

– Una non notizia, alcune foto e un titolo più volgare che allusivo, una politica giovane. Il mix e’ esplosivo, se a scrivere e’ un sito di gossip, la foto ritrae il ministro che mangia un cono gelato e il titolo e’ ‘Ci sa fare col gelato’. Ma all’ennesima prova di sessismo italico questa volta la rete reagisce con un’indignazione che travalica la parte politica, unisce uomini e donne e lascia il direttore del settimanale un po’ solo a difendere la sua scelta editoriale. Il fatto e’ presto detto. Su ‘Chi’, settimanale appunto di gossip diretto da Alfonso Signorini, compare una fotonotizia in cui Marianna Madia, ministro della Pubblica amministrazione, 34anni e un’immagine ben curata, viene paparazzata mentre mangia di gusto un cono gelato nell’auto guidata dal marito. Fin qui niente di grave, ma il titolo che accompagna la foto e’ allusivo e rimanda a pratiche non ministeriali. Tra le prime apostare in rete la sua indignazione la senatrice Pd Laura Puppato. I commenti fioccano. “Che vergogna”, “una porcheria”, scrivono uomini e donne sui social network. Il direttore si difende e contrattacca: “Calippo si’. Gelato no? #duepesieduemisure”. Il riferimento e’ al video, a sua volta allusivo, di una giovanissima Francesca Pascale su una tv locale che era diventato virale nelle prime settimane di fidanzamento con Silvio Berlusconi. La politica si e’ unita allo sdegno, unendo esponenti di sinistra e di destra. E molti hanno sottolineato che il video girato volontariamente da Francesca Pascale pochissimo ha a che fare con foto rubate e titolo volutamente (dal settimanale) equivoco. In serata l’Ordine dei giornalisti della Lombardia ha annunciato di aver avviato un procedimento verso il direttore di Chi per violazione della privacy e fatti “non conformi al decoro e alla dignita’ professionale”. (AGI).

  • Per  far crescere la sensibilità sul tema della pubblicità sessista invito tutti a unire le forze contro tutte le rappresentazioni svilenti della donna sui media!  E anche quella brutta copertina è un “messaggio” sessista, una pubblicità, per vendere quella brutta rivista! 

Welfare-salute-economia: qualcosa si muove

Fondo non autosufficienza, via il taglio. Il governo lo porta a 400 milioni

Il sottosegretario Delrio riceve a Palazzo Chigi il Comitato 16 Novembre dopo il presidio al ministero dell’Economia, in contemporanea Fand e Fish vedono il ministro Poletti. Prima l’impegno del governo a riportare il fondo a 350 milioni, poi altri 50. Il Fondo torna ai livelli più alti di sempre

Disabili,  bloccano il traffico. Ma dal ministero nessuna risposta

ROMA – Il taglio di cento milioni al Fondo per la non autosufficienza sarà eliminato e per l’anno 2015 le risorse del Fondo non solo saranno riportate a quota 350 milioni ma arriveranno a 400 milioni, 50 in più rispetto alla cifra stanziata lo scorso anno. L’impegno è del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio, che ha ricevuto a Palazzo Chigi una delegazione del Comitato 16 Novembre, impegnato fin dalla prima mattina in un presidio di protesta davanti al ministero dell’Economia, in via XX Settembre a Roma. Un presidio che in primo momento era continuato anche dopo l’incontro – che si era concluso con l’impegno del governo a riportarlo a 350 milioni – e che poi nel pomeriggio è stato definitivamente sciolto dopo l’ulteriore comunicazione di Delrio che ha concesso la disponibilità di ulteriori 50 milioni.

 Contemporaneamente all’incontro Delrio – Comitato 16 novembre, le due principali federazioni delle persone con disabilità, la Fand e la Fish, sono state ricevute al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali da Giuliano Poletti. Un colloquio che si è prolungato per circa due ore – molto di più della mezzora del colloquio di Delrio – e nel corso del quale anche dal titolare del dicastero del Welfare era arrivata in un primo tempo solo la rassicurazione di riportare il Fondo a quota 350 milioni. Cifra che non aveva soddisfatto le due federazioni, che avevano subito chiesto un ulteriore sforzo, così che fosse concesso un effettivo aumento del Fondo rispetto alla cifra stanziata lo scorso anno. Richiesta che è stata accolta subito dopo l’incontro e che è stata poi comunicata agli esponenti delle varie associazioni coinvolte.

Il presidente della Fish, riassume così l’incontro: “Insieme al ministro Poletti, in costante contatto con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio, abbiamo individuato un’ulteriore somma da destinare ad incrementare il fondo per la non autosufficienza, che non è riportato a quota 350 milioni ma cresce fino a 400 milioni”. “Abbiamo chiesto – continua – una particolare attenzione alle politiche della disabilità, che partano dal fondo non autosufficienza ma che prendano in considerazione anche gli altri fondi, come quello per le politiche sociali o quello per l’inserimento lavorativo delle persone disabili”. Dal governo è arrivato per Falabella un chiaro impegno a “rivisitare le linee di intervento governative” che hanno caratterizzato la prima versione della legge di stabilità, per reperire fondi e riorganizzare le politiche mirate: l’aumento del Fondo non autosufficienza potrebbe essere il preludio ad un incremento anche dei fondi di altre partite sociali. “Oggi è l’inizio di un confronto con il governo intero: con una programmazione strutturata che sia degna di questo nome puntiamo a non arrivare alla prossima legge di stabilità nelle stesse condizioni che hanno caratterizzato questi anni: non vogliamo colpi di reni ma una programmazione seria”.

Dopo sette ore  di trattative, dunque, la giornata si chiude con un aumento netto del Fondo per la non autosufficienza di 150 milioni di euro, passando dai 250 milioni previsti nella versione della legge di stabilità consegnata dal governo al Parlamento, ai 400 milioni che il governo si impegna ora a stanziare. La modifica, evidentemente, sarà dunque proposta con un emendamento al disegno di legge in Parlamento.

La giornata era iniziata con la protesta del Comitato 16 Novembre sotto il ministero dell’Economia, in via XX Settembre a Roma e si era distinta per le grandi critiche al premier Matteo Renzi, con tanti striscioni e slogan indirizzati al presidente del Consiglio. Sui cartelloni mostrati dai manifestanti si leggeva: “Renzi che uomo sei? Noi lottiamo con tutte le nostre forze per vivere e lei invece di darci una mano, toglie i fondi per la non autosufficienza. Vergogna!”. Convocate regioni, Fish, Fand e Comitato 16 novembre per un incontro con funzionari dei ministeri del Lavoro, della Salute e dell’Economia. In discussione i tagli previsti dalla legge di stabilità. Lamanna: “Tolgono 100 milioni a disabili, ma ne danno 50 a ludopatie!”Sull’altro fronte Fand e Fish si preparavano ad essere ricevute, nel pomeriggio, dal ministro Poletti, che aveva convocato al ministero del Welfare anche il Comitato 16 Novembre. Che però aveva declinato l’invito argomentando che per una reale decisione politica non bastava un confronto con il solo ministero del Welfare ma dovevano essere coinvolti anche il ministero dell’Economia e quello della Salute, se non direttamente Palazzo Chigi. In ogni caso c’era concordanza di vedute: tutte le associazioni chiedevano un aumento consistente del Fondo non autosufficienza, per portarlo a quota un miliardo.

Poco prima delle due del pomeriggio  convocato a Palazzo Chigi dal sottosegretario Delrio, il comitato 16 Novembre, all’uscita fa sapere che “Delrio si è preso l’impegno a ripristinare il fondo a 350 milioni: non siamo soddisfatti e gli abbiamo chiesto di aumentarlo ulteriormente. Ci ha risposto che ci sarà sapere”. “Finalmente però –  – il lavoro dei tre ministeri (Welfare, Salute ed Economia) in merito al fondo non autosufficienza sarà monitorato dalla presidenza del Consiglio e questa è una buona notizia: l’obiettivo è arrivare alla relazione di un piano che porti gradualmente all’aumento del Fondo”. In ogni caso il presidio davanti al ministero dell’Economia, ha aggiunto, “va avanti fino a quando non avremo certezza dell’aumento del Fondo. Noi chiediamo un miliardo, ma sono sempre possibili delle mediazioni…”. Mediazioni che, anche grazie ai paralleli confronti fra Poletti da un lato e Fand e Fish dall’altro, hanno portato alla decisione di portare la dotazione del Fondo non autosufficienza per il 2015 a 400 milioni di euro. E’ una cifra che eguaglia il record degli anni 2008, 2009 e 2010, quando il Fondo arrivò proprio a 400 milioni annui (nel 2007 erano stati 300 milioni) prima di essere completamente azzerato nel 2011 e 2012 ed essere poi ripristinato a quota 275 milioni nel 2013 e a quota 350 milioni nel 2014.

Adelfia Franchi

Estela Carlotto e PAPA FRANCESCO

PAPA FRANCESCO

Estela Carlotto, Presidente di Abuelas de Plaza de Mayo, é stata ricevuta dal Santo Padre in Udienza Privata questo pomeriggio nel salone principale dell’Aula Paolo VI.In questo speciale ed emotivo incontro la signora Carlotto è stata accompagnata da suo nipote Ignacio Guido, ritrovato i primi giorni dello scorso agosto, dopo 36 anni di instancabile ricerca. Successivamente, Papa Francesco ha ricevuto tutta la famiglia Carlotto che gli ha regalato diversi doni tra i quali un “poncho” portato dai nipoti.

 Inoltre Estela gli ha donato il Foulard delle Abuelas incorniciato, un CD di musica composta da suo nipote Ignacio Guido e una scultura che rappresenta i valori della Verità, la Giustizia e la Memoria.

 La signora Carlotto ha anche consegnato a Sua Santità diverse lettere personali inviate dagli abitanti della città di Olavarria dove suo nipote risiede.

Questa visita ha avuto un risvolto ancor più commovente per la presenza dei tre figli di Estela: Remo, Claudia e Guido e di tutti i nipoti

Papa Francesco aveva ricevuto la signora Carlotto nell’aprile del 2013, occasione nella quale questa coraggiosa Abuela gli aveva manifestato la profonda speranza di trovare suo nipote.

Finalmente è stato esaudito il suo desiderio, rappresentando il coronamento di un sogno dopo una lunghissima battaglia.

Roma, 5 novembre 2014

Ambasciata Argentina in Italia

 

Il sociale è un tema attuale, difficile da affrontare…

Un personaggio scoperto per caso un anno fa, a Palestrina, durante il MOVIE CLUB FILM FESTIVAL, un personaggio riservato, difficilmente parla di se, se lo fa è per portare testimonianza del suo lavoro a favore del sociale. Si chiama Fernando Mariani, ha messo la sua passione a disposizione di chi molto spesso è costretto con la forza a tacere…Le ho chiesto di scrivermi la sua storia, per farvela conoscere… FERNANDO MARIANI

Son o un M.llo della Polizia Locale di Velletri, da 35 anni in servizio. Da circa 23 anni inoltre sono entrato nel mondo dello spettacolo per passione, prima da generico poi con figurazioni speciali e piccoli ruoli. Durante il mio tempo libero, ho partecipato a tanti film, fiction, pubblicità, programmi televisivi RAI, fotoromanzi, ecc.- Avendo molta creatività, negli anni ho spaziato nelle varie arti nei momenti d’ispirazione, disegni, poesie (pubblicate anche dalla rivista “ORIZZONTI”), varie; circa otto anni fa, quasi per gioco con degli amici e colleghi, iniziai con banali apparecchiature digitali compatte non professionali, a girare un primo thriller di 45 minuti; feci una prima proiezione evento in un teatro a Velletri con altro evento in un famoso ristorante. Un successo, raccolsi quindi dei fondi con il D.V.D. e li donai ad un’associazione di accoglienza (La Casa del povero di Roma); a grande richiesta dei miei concittadini  feci un seguito di questo primo thriller che mi impiegò per circa un’anno, altro successo, altro evento ed altra solidarietà a favore di CASA NAZARETH (casa di accoglienza della Diocesi  di Velletri -Segni) . Decisi quindi di raccogliere alcune scene del primo film ed altre del secondo, in un altro lavoro finale, ma nel frattempo realizzai un corto dal titolo “DENTRO LE MURA” (per intero anche visibile  su YOUTUBE). Con questi lavori partecipavo a varie manifestazioni, programmi radio e tv private, come ospite sulla tematica della violenza ed in particolare quella su bambini , donne ed anziani, dando anche il mio contributo personale e professionale. L’ultimo lavoro che ho appena concluso, fa parte del progetto “APILUS” tre thriller su alcuni aspetti della violenza sulle donne come il cortometraggio ; in tutti questi lavori ho coinvolto circa mille persone per la maggior parte concittadini che nella quasi totalità dei casi, non avevano mai avuto esperienze di riprese cinematografiche, ma nell’ultimo thriller vi sono tanti cammei di volti famosi, registi, attori, e personaggi di varia tipologia, dai f.lli Avati, Pippo Franco, Lando Buzzanca, il Principe Carlo giovanelli, il criminologo Prof. Vincenzo Mastronardi, e tanti altri più o meno importanti. In questi lavori ho curato l’idea, la sceneggiatura, la recitazione, l’organizzazione generale e la regia, con molto spreco di danaro personale e di energie, tutto questo per dare il mio piccolo contributo sul sociale che continuerò a dare con nuovo impegno e partecipazione a nuovi eventi e forse a nuove idee cinematografiche. Su questa mia attività da anni sono stati scritti fiumi di articoli su giornali locali, ma anche qualche articoli su quotidiani: IL MESSAGGERO, IL TEMPO , LA VOCE DI ROVIGO

Adelfia Franchi

Lady asl torna in prima pagina

Buone notizie per i cittadini della regione Lazio, visto che tutto sembra cadere nel dimenticatoio, fa bene alla “salute” ricordare come finiscono le vicende giudiziarie dei furbi che  rubano risorse a tutti noi.

– Un anno dopo il sequestro del patrimoni di Andrea Cappelli e della moglie Anna Iannuzzi, soprannominata lady Asl, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma hanno dato esecuzione alla confisca dei beni dei coniugi in esecuzione di un decreto emesso dal Tribunale di Roma. Il provvedimento colpisce rapporti finanziari e 11 immobili a Roma, per un valore complessivo di oltre circa 20 milioni di euro. Il procedimento era stato avviato in quanto i due coniugi sono stati ritenuti socialmente pericolosi, “poiche’dediti ad attivita’ delittuose sin dal 1997 ed e’ stata rilevata una netta sproporzione tra il patrimonio da loro accumulato negli anni e il reddito dichiarato al Fisco”.LADY ASL

“Lady ASL” e il marito Andrea Cappelli sono stati al centro dell’indagine sulla Sanita’ nel Lazio, sviluppata dalla Procura della Repubblica di Roma e dai Carabinieri di via in Selci negli anni 2005 – 2009, indagine che fece emergere, fra l’altro, l’esistenza di un rodato sistema corruttivo che vedeva coinvolti anche funzionari pubblici delle ASL capitoline, che porto’ all’indebita erogazione di somme di denaro per milioni di euro a societa’ fantasma (IMS e MEDICOM) riconducibili ai due menzionati imprenditori.

Grazie alle indagini di Procura e Carabinieri, gia’ all’epoca furono sequestrati e restituiti al Servizio Sanitario Regionale, quasi 40 milioni di euro indebitamente percepiti dai coniugi che poi sono stati condannati con sentenza definitiva per associazione per delinquere falso materiale, corruzione, truffa aggravata e frode processuale. Il provvedimento di confisca colpisce rapporti finanziari e 11 immobili a Roma, per un valore complessivo di oltre circa 20 milioni di euro.

Da ora in poi ci piacerebbe seguire l’ iter di questi beni sequestrati: che uso ne farà la regione Lazio? La destinazione d’uso degli immobili la deciderà lo stato?— Li lascerà cadere a pezzi?  Come semplici cittadini, avremo delle risposte?

Adelfia Franchi

Mangiare sano,parla italiano

Alimentare: per Dop e Igp è l’Italia la vera “locomotiva d’Europa”, con 266 prodotti certificati contro i 99 della Germania

La Cia in occasione dell’iscrizione della Piadina romagnola e della Salama da sugo nel registro europeo delle denominazioni protette: il nostro Paese resta leader indiscusso, ma si può fare ancora di più per sviluppare il segmento. Oggi il 97% del fatturato è legato solo a 20 prodotti, è necessaria più promozione e investimenti sui prodotti meno conosciuti.

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Quando i grandi della moda copiano spudoratamente …

I grandi della moda copiano spudoratamente idee che trovano sul web e, non hanno neanche la buona creanza di dire  “GRAZIE, abbiamo preso la vostra idea e, cerchiamo con la nostra notorietà di rendere pubblica tutto quello che può essere utile nel sociale su larga scala”. quello che già in piccole realtà lo è gia stato tanti anni fa, e continua ad esserlo e, senza andare troppo lontano, abbiamo trovato foto che risalgono al 1986 — fino al 2004, come noterete nell’ articolo scovato su internet della nostra collega Sabrina Bozzoni, le date dei copioni, sono molto più recenti. Ecco foto di abiti realizzati con materiali riciclati, abiti indossati da varie Miss Italia, per raccogliere fondi per beneficenza, altri esposti nei musei, alcuni hanno ricevuti premi in Campidoglio, tutti facilmente copiabili.

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Sport e legalità

SPORT E LEGALITÀ: CAMPUS FIAMME GIALLE PER GLI STUDENTI DI PALERMO DEGLI ISTITUTI “GIOVANNI FALCONE” E “LEONARDO SCIASCIA”.

L’impegno delle Fiamme Gialle nel progetto “Sport e Legalità”, iniziativa compresa in un accordo di programma in materia di alfabetizzazione motoria e promozione del valore della pratica sportiva nel mondo scolastico, ideato e promosso nel 2012 dai Ministeri per gli Affari Regionali, il Turismo e Sport e per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca, sta per raggiungere il suo apice. Infatti, dal 2 al 9 novembre 2014 presso le sedi del Centro Sportivo della Guardia di Finanza di Castelporziano e Sabaudia, si svolgerà un “Campus Fiamme Gialle” dedicato a venti giovani studenti e quattro professori accompagnatori degli Istituti Scolastici “Giovanni Falcone” e “Leonardo Sciascia”, del quartiere Zen di Palermo.imagesRAGAZZZIIII

Si tratta della conclusione di un progetto varato lo scorso 8 maggio 2012 a Scampia (NA) a seguito dell’accordo firmato dai due Ministri protempore volto a “riscoprire” lo Sport per le sue valenze educative e sociali da parte di studenti di realtà particolarmente disagiate e che ha visto, nei mesi scorsi, atleti gialloverdi d’élite, insieme a quelli degli altri Gruppi Sportivi Militari, incontrare gli studenti di cinque Istituti Scolastici italiani che operano in contesti caratterizzati da un alto rischio di dispersione scolastica e di coinvolgimento dei giovani in attività illegali, tra i quali lo stesso I.C.S. “Giovanni Falcone” di Palermo, l’I.C.S. “Via dell’Archeologia” di Tor Bella Monaca in Roma, l’I.C.S. “Oriani-Mazzini” di Milano, l’I.C.S. “S.Luca Bovalino” di Reggo Calabria e l’I.C.S. “Carlo Levi” di Napoli.

Dopo il successo di questi incontri, le Fiamme Gialle sono orgogliose di organizzare questo Campus, della durata di otto giorni, che prevede numerose attività sportive e non, con l’assistenza di atleti e tecnici qualificati di varie discipline sportive, che metteranno a disposizione dei giovani studenti il loro sapere e le loro competenze, nonché le loro numerose esperienze. Gli alunni, infatti, saranno impegnati in molteplici attività sportive(atletica leggera, canoa, canottaggio, judo, karate, scherma, nuoto e tiro a segno)ed anche in dibattiti di approfondimento in materia di legalità, di ambiente, di educazione alimentare etc. Inoltre, gli studenti saranno accompagnati ed assistiti dal personale del Gruppo Sportivo delle Fiamme Gialle in  visite guidate presso alcune delle più importanti sedi istituzionali di Roma. Domenica mattina presenzieranno l’Angelus del Papa; successivamente visiteranno il Senato della Repubblica, il Parco del Foro Italico e il CONI, il Campidoglio e la sede della Rai, dove assisteranno alla prova generale di una trasmissione televisiva. – A.F. 

“Bonifiche Ferraresi” vendute da Bankitalia

UNA NOTIZIA PASSATA INOSSERVATA…

Alla fine la cordata guidata dall’ex presidente di Confagricoltura, Federico Vecchioni, ce l’ha fatta. Banca d’Italia, dopo mesi di ipotesi e trattative, ha annunciato la vendita di Bonifiche Ferraresi al gruppo di cui l’imprenditore è regista. Fanno parte Fondazione Cariplo, che investirà 50 milioni in un gruppo di investitori fra cui Carlo de Benedetti a titolo personale (venti milioni) il gruppo Gavio (venti milioni) e altri investitori minori.

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Riccardo Cavosi presso la Galleria Il Collezionista

Galleria Il Collezionista
Via Rasella 132 – 00187 – Roma

Dal 3 al 14 novembre presso la Galleria il Collezionista, nel centro storico di Roma, verrà ricordato, attraverso una significativa mostra antologica, uno fra gli artisti più riconosciuti in Italia e all’estero: Riccardo Cavosi .
Il suo stile, che si può definire impressionista con diversificate suggestioni d’animo, esprime attraverso il contesto storico-naturale ritratto, delle autentiche atmosfere mentali che richiamano ad ogni fruitore un personale risveglio sensoriale. Dai paesaggi cittadini agli sterminati campi arati in cui il dettaglio è sinonimo di uno sguardo acuto e complice, Cavosi ha saputo animare, con le sue opere, monumenti, chiese, alberi, oceani, barche, fiori, animali, in pratica tutto ciò che di naturale ed artistico circonda il creato attraverso una pennellata incisiva ma riflessiva, interloquendo col reale per esprimere uno stato d’animo lirico e in grado di scaturire, di riflesso, pensieri poetici profondi.
Sensibile ai temi ecclesiastici, Cavosi è stato apprezzato perfino da Papa Wojtyla per il quale ha illustrato parte della Bibbia da lui commentata e che ha voluto la sua Crocefissione esposta nelle stanze vaticane.
Una retrospettiva che mira a ripercorrere le sfumature esistenziali di un artista che ha trasformato con la sua arte le percezioni di un esteso e diversificato mondo esterno in un nascosto impulso interiore avvalendosi di articolate digressioni cromatiche e inseguendo ogni pennellata per entrare nell’universo sentimentale più intimo.
L’inaugurazione si terrà il 3 novembre alle ore 19 alla presenza del giornalista e critico d’arte venezuelano Antonio Mendoza che introdurrà al pubblico intervenuto l’opera dell’artista.


Ufficio stampa: Elisabetta Castiglioni

info@elisabettacastiglioni.it

Copertina collage RC


NOTE DEL CURATORE

“Non dipingo mai ciò che c’è fuori; dipingo soltanto ciò che c’è dentro di me”. Questa apparentemente contradittoria dichiarazione di Caspar David Friedrich -con Turner e Van Gogh uno dei punti più alti della pittura di paesaggio- descrive con giustezza l’atteggiamento davanti alla realtà concreta dell’artista visivo Riccardo Cavosi.

Nato in Agadir (Marocco) nel 1937 e morto a Bolzano nel 2011, Cavosi ha ricevuto durante la sua lunga carriera numerosi premi e onorificenze, oltre ad una positiva e meritata fortuna critica.  Opere sue illustrano la Bibbia voluta da Giovanni Paolo II, e la sua Crocefissione fu esposta nelle Stanze Vaticane. Questa mostra antologica a cura di Roberto Cavosi, figlio dell’artista, è un’occasione per conoscere e/o approfondire l’opera di un creatore che abbina una grande abilità tecnica con una personalissima visione del tema del paesaggio: l’approccio psicologico.

Il paesaggio nasce come background del ritratto (ricordate lo stupendo sfondo di “La Gioconda”, che tanti fiumi d’inchiostro ha fatto scorrere a Dan Brown e simili?) o come scenografia di eventi religiosi o politici: la “Battaglia di Isso” di Altdorfer, la “Epifania” di Bosch, le “Tentazioni di Sant’Antonio” di Patinir e Quentin Metsys. Il barocco olandese, con Ruysdael e Hobbema, fa sì che la geografia esca dai taccuini di viaggio e diventi se stessa protagonista della creazione visiva. Ma non si tratta di un semplice registro topografico: è un’esternazione dell’anima dell’artista,  proiezione di uno stato d’animo, psicologia concretizzata in dipinto. Già i disegni di Durer e di Leonardo enfatizzavano l’aspetto misterioso nascosto nella natura (“La Natura è un tempio in cui vivi pilastri/ fanno scappare talvolta delle voci confuse” diceva Baudelaire nel celeberrimo sonetto “Correspondances”), e la “Vista di Toledo” di El Greco ha un’atmosfera irreale, pressoché surrealista. Turner, Constable e Friedrich faranno tesoro di questa visione sentimentale e personalizzata del paesaggio, che gli impressionisti sposteranno verso una ricerca che voleva essere più visuale e oggettiva, più un dipingere la luce che un ritrarre i luoghi.  Monet non dipinge la cattedrale di Rouen: dipinge la luce che bagna la cattedrale. Sarà Van Gogh chi riprenderà, con capolavori a volte carichi di vibrante gioia e a volte tremanti di lacerante angoscia, quella idea del “paesaggio della mente'”che poi Kokoschka, Hopper e Dalì porteranno avanti in chiave moderna. E’ sotto questo contesto che bisogna analizzare e fruire le opere di Riccardo Cavosi.

La tecnica è impressionista. La pennellata è presente, possente. La inquadratura curata, diremmo fotografica. La tavolozza cromatica è sobria, contenuta ed elegante. Le atmosfere luminose riuscite brillantemente: penso alla luce fredda e argentea, caratteristica della laguna veneziana, che riempie il quadro “Spazi”. Ma Riccardo Cavosi va oltre. Contemplare una sua opera sveglia in noi la sensazione di qualcosa di misterioso, di trascendente. Alberi, cieli, mari e rocce vanno oltre la loro materialità e si/ci caricano di un messaggio spirituale inquietante ma confortevole. Cavosi ha messo la sua abilità tecnica al servizio di uno sguardo soggettivo, poetico e sublime della realtà concreta: “Solchi”, col suo coinvolgente punto di fuga centrale, è degno erede del Viale di Middelharnis di Meindert Hobbema. Come in questo caso, Cavosi predilige spesso l’utilizzo del formato piccolo, azzeccata scelta che invita lo spettatore all’avvicinamento fisico per indurlo ad una fruizione più ravvicinata e intima delle immagini, un po’ musicalmente parlando  alla maniera delle Canzoni senza parole di Mendelssohn o delle miniature vocali di Fauré e Reynaldo Hahn.

Riccardo Cavosi ci ha lasciato una visione del mondo che sintetizza abilmente le ricerche oggettive dell’Impressionismo con la vibrante tradizione del paesaggio concepito come concrezione di una geografia psicologica, geografia che ci accoglie e ci seduce tramite la sua francescana intensità intima e gentile, pervasa di saggia ma spontanea eleganza e di una complice, amorevole, umanissima delicatezza. Una visione nobile e sacrale dell’Universo.  L’opera di Riccardo Cavosi fa sua e concretizza  la frase di Napoleone: “Ogni cosa nel mondo acclama l’esistenza di Dio” .

Prof. Dott.  ANTONIO MENDOZA

 

Gente di facili costumi: omaggio a Manfredi


Omaggio a Nino Manfredi con lo spettacolo “Gente di facili costumi”
Per celebrare il decennale della scomparsa di Nino Manfredi la Lumax Production porta nuovamente in scena lo spettacolo “Gente di facili costumi”, scritto dallo stesso Nino Manfredi e Nino Rota, con due attori di grande talento ed esperienza come Luciana Frazzetto e Geppi Di Stasio, che già la scorsa estate hanno riscosso un grande successo di pubblico e di critica con questa piéce. Al Teatro delle Muse, via Forlì 43, l’omaggio all’indimenticabile Manfredi avviene attraverso la commedia che teatralmente lo ha più rappresentato e che è stata anche la sua ultima apparizione sulle scene.La perfezione drammaturgica, l’esperienza degli attori, la sensibilità e la competenza del regista Massimo Milazzo hanno contribuito a rendere questo spettacolo una perla rara nel panorama del teatro da camera adatto a tutte le aspettative del pubblico. La storia racconta le vicende di Anna, una ruspante e travolgente prostituta troppo rumorosa, e Ugo, uno scrittore insonne in crisi e disilluso dalla quotidianità, che danno vita ad una frizzante commedia sullo sfondo di una società in declino dove il rispetto per i valori umani non trova più spazio per affermarsi.

Ironica malinconica ed estremamente divertente.
Dal 30 ottobre al 16 novembre uno dei più riusciti omaggi alla memoria del grandissimo Nino Manfredi.

Cia: la crisi impoverisce le famiglie

Istat: la crisi impoverisce le famiglie, al Sud il 77% riduce quantità e qualità del cibo acquistato

La Cia in merito ai dati su reddito e condizioni di vita degli italiani nel 2013: la situazione economica del Paese è molto difficile, soprattutto nel Mezzogiorno dove l’incidenza della povertà è sempre più alta. Nell’ultimo anno sono saliti a oltre 4 milioni gli italiani costretti a chiedere aiuti alimentari.          

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Operai in corteo caricati dalla polizia: Renzi-ALFANO, giocano a scarica barile

Sono settimane che la storia dell’ acciaieria di Terni va avanti, i lavoratori  chiedono di essere ascoltati, l’ultimo tentativo con Renzi, lo hanno fatto sabato a Firenze.Mentre tutti erano riuniti nel salotto buono del Premier,gli operai hanno lucidato gli scarponi anti-infortunistica, indossato la tuta pulita per non sporcare i divanetti della Leopolda; sicuramente il 25 ottobre Renzi aveva troppo da fare, troppi ospiti

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Differenti obiettivi- la Maremma si distingue

Inaugurata  La Città Visibile a Follonica (Gr) alla quale partecipa  una istallazione veramente unica, un progetto di tre giovani fotoamatrici  che hanno messo in mostra per la prima volta in Italia “La carrozzella”,  “l’invisibilità delle persone diversamente abili” con degli scatti molto particolari: uno strumento mai inquadrato se non per pubblicità per sanitarie o cose simili, la  carrozzella invece, inquadrata da Monica, Francesca ed Elena è sapientemente vestita e collocato nei diversi momenti o situazioni immaginate della vita di una persona con disabilità motoria. L’effetto è stravolto, appare la persona che si siede su quel mezzo di trasporto. Una persona invisibile spesso agli occhi della gente.

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PA…Come utilizzano twitter le amministrazioni

La PA che cinguetta: una ricerca di FORUM PA
Come utilizzano twitter le amministrazioni cittadine

Poco più della metà (il 57%) dei capoluoghi di provincia italiani ha un account su Twitter. Questo un primo dato emerso dall’analisi effettuata dall’ufficio studi di FORUM PA per valutare come le amministrazioni delle nostre città utilizzano lo strumento tecnologico per informare e dialogare con i cittadini.

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Visite guidate gratuite

In occasione della Decima Giornata del Contemporaneo, evento annuale promosso da AMACI (Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani) che si svolgerà sabato 11 ottobre 2014 in tutta Italia, il MACRO – Museo d’Arte Contemporanea Roma sarà aperto al pubblico gratuitamente, dalle 11 alle 22, con le seguenti mostre e visite guidate:

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