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Autore: Francesco Leccese

Intervista a Maria Mirella Frappietri, scrittrice massafrese

RITRATTO DI UNA SCRITTICE DEL PROFONDO SUD,
CHE DA OLTRE 40 ANNI VIVE A NOVARA  

in una conversazione con  FRANCESCO LECCESE  

Maria Mirella Frappietri è scrittrice e infermiera, originaria di Massafra, in Puglia. Vive a Novara dal lontano 1978, quando lasciò la sua terra per stare al fianco del marito, il quale aveva trovato lavoro in una piccola azienda al Nord. Qui si specializza e diventa ostetrica. Nel frattempo, dà alla luce due figli, Michele e Marco.
Prosegue così la sua vita, lavorando in ospedale e scrivendo ‘emozioni’ (è così che chiama le sue poesie).
Oggi, all’età di sessantasette anni, ha conservato entrambe le sue passioni: quella per l’infermieristica e quella per la scrittura. Ha alle spalle centinaia di componimenti e molti li ricorda a memoria. In quei versi c’è tutta la sua vita.

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A chi è permessa (e a chi no) la vaccinazione nel mondo

PARLANDO DEL COVAX
(acronimo di Covid-19 Vaccines Global Access)

______________una ricerca di Francesco Leccese

La distribuzione dei vaccini nel mondo, nonostante i buoni propositi, non sta avvenendo equamente. Alcuni Paesi hanno delle scorte di vaccino contro il Coronavirus, mentre altri non hanno ricevuto nulla.
Il 19 marzo, il New York Times ha messo a nudo le disuguaglianze e le differenze tra Stati in materia di diritto alla vaccinazione.
Tra gli esempi, si legge che chi ha sedici anni può vaccinarsi nello Stato del Mississippi e in Israele. A Shangai, un diciottenne può ricevere la dose di vaccino, mentre un anziano di settant’anni no: nonostante il rischio più alto di sviluppare il Covid-19 in forma grave, le autorità cinesi non hanno autorizzato la somministrazione del vaccino alla popolazione anziana, perché mancherebbero sufficienti trial clinici su questa fascia di popolazione.
In Kenya le dosi arrivate sono limitate: sono in pochi a poter accedere alla somministrazione del vaccino, principalmente operatori sanitari. Una situazione simile è quella vissuta dalla Corea del Sud, dove la popolazione anziana (con età superiore ai 75 anni) non è ancora stata vaccinata.

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Ilaria Bifarini e Diego Fusaro a confronto
sui temi de “IL GRANDE RESET”

Conversazione tra Ilaria Bifarini
e  Diego Fusaro sul Grande Reset

una video-conversazione  esaminata e commentata da Francesco Leccese

Nel nuovo libro di Ilaria Bifarini – (clik su>)Il Grande Resetl’autrice propone una sua analisi proiettata al futuro post-pandemico: cosa rimarrà della vecchia società, una volta che avremo finalmente debellato il Coronavirus? Ben poco, sostiene l’autrice. Secondo Ilaria Bifarini, «bocconiana redenta», la pandemia avrebbe accelerato il ritmo di un processo che era già in atto da tempo, introdotto con le politiche neoliberiste e finalmente possibile da realizzare in un clima di incertezza e di precarietà.
In una conversazione telematica, Ilaria Bifarini ha presentato i temi affrontati nel Grande Reset insieme al filosofo Diego Fusaro, cofondatore del movimento politico Vox Italia (1*), che si propone di unire «valori di destra e idee di sinistra». Fusaro e Bifarini condividono una severa critica alle politiche neoliberiste e alla gestione della pandemia da Covid-19.

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Differenze di genere nel mondo del lavoro

Perché le donne sono penalizzate?

Le differenze occupazionali e salariali continuano a rappresentare un problema sociale difficile da spiegare. Come mai le laureate percepiscono stipendi inferiori rispetto agli omologhi di sesso maschile? Perché nei vertici aziendali troviamo in percentuale nettamente maggiore dirigenti maschi?
Gli ultimi dati statistici forniti da AlmaDiploma e da AlmaLaurea sull’istruzione e sulla formazione universitaria degli studenti italiani riferiscono di una maggiore partecipazione femminile negli atenei italiani. Ancora, le studentesse, in media, si laureano in tempi più brevi e con voti migliori rispetto agli studenti. Insomma, per quel che riguarda la formazione culturale e professionale, il cosiddetto gender gap sembrerebbe non esistere. 
Nel momento in cui i neolaureati fanno il proprio ingresso nel mondo del lavoro, tuttavia, le carriere dei lavoratori avanzano a un ritmo più veloce: qui sorge il divario occupazionale e salariale che divide in due il mondo del lavoro. In poche parole: gli uomini fanno carriera e, di conseguenza, guadagnano di più; le donne, invece, hanno occupazioni meno prestigiose e sono maggiormente escluse dalle posizioni dirigenziali.

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La pagella del Sole 24 Ore sulla qualità della vita delle province italiane nel 2020

LA QUALITA’ DELLA VITA vita ai tempi del covid:
l’indagine de “Il Sole – 24 Ore”

Un’analisi della indagine del Sole-24 Ore e un raffronto con quella di Italia-Oggi, i due Quotidiani Leader dell’informazione economica e tributaria, sintetizzata da  Francesco Leccese

Dal 1990, il Sole 24 Ore pubblica un’indagine annuale sulla qualità della vita nelle province italiane. Trascendendo dall’amore e dall’attaccamento che quasi tutti proviamo per la nostra città di nascita o di adozione, l’indagine si basa su 90 indicatori riguardanti sei gruppi tematici: ricchezza e consumi – affari e lavoro – ambiente e servizi – demografia e salute – giustizia e sicurezza – cultura e tempo libero. In tempi di crisi economica e sanitaria, sono state introdotte delle novità nella classifica 2020. Per stabilire dove si viva meglio, 60 indicatori su 90 sono stati aggiornati al 2020 e, di questi, ben 25 riguardano l’impatto del Coronavirus sull’economia e la società. Per fare un esempio, è stato introdotto un indicatore sul rapporto tra il numero dei contagi sul totale della popolazione: questo parametro peserà il doppio rispetto agli altri.

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Dal capitolo “Comunicazione e media” (54° Rapporto Censis)

COMUNICAZIONE DIGITALIZZAZIONE  MEDIA 

Mappando il 54° Rapporto Censis (dicembre 2020) vediamo, nel dettaglio, il trend dei consumi mediatici, dei fattori di identificazione, della capacità pervasiva dei social network e della digitalizzazione. Digitalizzazione che, per quanto non adeguatamente sostenuta da una politica oculata di investimenti diretti a favorirne l’implementazione, mostra di attrarre un numero crescente di utenti, in parte per interesse e in parte per necessità di lavoro.
Il presente Rapporto evidenzia inoltre come la famiglia rappresenti un potenziale capace di imprimere una fortissima selezione nelle facoltà di scelta e come alcuni settori appaiano irreparabilmente mummificati a vantaggio delle nuove frontiere delineate dalla digitalizzazione. Per esempio, la televisione e la radio mantengono stabilità mentre crolla la simpatia per la carta stampata (media e libri); se in Italia l’informatizzazione è al di sotto della media europea, l’utilizzo di computer, audiovisivi e cellulari coinvolge un pubblico ludico/logorroico sempre più vasto. 

Presentiamo di seguito un estratto dal capitolo “Comunicazione e media” (54° Rapporto Censis).

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La classifica definitiva dei “Luoghi del cuore”___________ FAI 2020 __________

Nella classifica definitiva dei “Luoghi del cuore” Fai, pubblicata il 25 febbraio, 
al 64° posto
“Il Monastero del Terzo Millennio di Mesagne”

una sintesi a cura di FRANCESCO LECCESE 

Nel mese di dicembre 2020 si sono concluse le votazioni per la X Edizione dei “Luoghi del Cuore” Fai: un censimento di luoghi culturali e di interesse nazionale da tutelare. Una volta candidato, un sito culturale può scalare la classifica attraverso i voti ricevuti dagli utenti.
I primi classificati possono beneficiare di contributi per il restauro, la conservazione e la valorizzazione del proprio patrimonio artistico-culturale.
Il 25 febbraio, sul sito del Fondo Ambiente Italiano (Fai) è stata pubblicata la classifica definitiva dei “Luoghi del cuore”. Sono stati raccolti 2.353.932 milioni di voti – un risultato mai raggiunto prima – e sono oltre 39.500 i luoghi segnalati dagli italiani in questa edizione dei “Luoghi del cuore” 2020.
La Consul Press ha seguito con interesse questo decimo censimento, con una attenzione particolare per l’ex Convento dei Cappuccini di Mesagne, riconvertito in Monastero del Terzo Millennio sul quale, più volte, sono stati già pubblicati numerosi servizi.

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Il Grande Reset: un nuovo libro di Ilaria Bifarini

Il «Grande Reset»: le preoccupazioni per una quarta rivoluzione (post) industriale nel libro di Ilaria Bifarini

Ilaria Bifarini, classe 1980, è una economista “bocconiana redenta”, autrice di numerosi saggi di carattere socioeconomico e politico. La sua ultima pubblicazione, il Grande Reset, affronta temi più che mai attuali, analizzando i cambiamenti ai quali potremmo andare incontro in futuro.

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A Mesagne l’ex-Convento dei Cappuccini, ora “Monastero del Terzo Millennio”, canditato nei “Luoghi del cuore” – Fai

DALL’ ANTICA  SAPIENZA DEI MONACI
ALL’ ESPERIENZA DEI NUOVI RICERCATORI 

Il Fondo Ambiente Italiano (Fai), attraverso l’iniziativa I luoghi del cuore, offre ogni anno la possibilità ai cittadini di segnalare quei luoghi e quegli edifici culturali che necessitano di un intervento di manutenzione, riconversione o valorizzazione. Affidato in comodato d’uso dal Comune di Mesagne all’impresa sociale Isbem (Istituto Scientifico Biomedico Euro Mediterraneo), l’ex-Convento dei Cappuccini si è convertito in Monastero del Terzo Millennio ed è stato candidato come luogo del cuore.

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Gli Auguri di Natale con un abbraccio dalla splendida Città di Jesolo

Da Jesolo un abbraccio simbolico all’Italia e al mondo

Con una installazione di 215mila luci la comunità di Jesolo diffonde un messaggio di speranza. Si avvicinano le festività natalizie e si chiude un anno che ha sconvolto il mondo. La città di Jesolo, tra le principali destinazioni turistiche italiane, ha inevitabilmente sofferto a causa delle limitazioni che l’emergenza sanitaria ha imposto. Tuttavia, sarà un Natale luminoso quello della città di Jesolo, che con le sue luminarie invia un «abbraccio simbolico» alle comunità di tutto il mondo.

Riportiamo il comunicato stampa e il collegamento al video di Auguri.

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La UGL in Lucania a difesa dei lavoratori FCA
di Melfi, contro il trasporto pubblico Nolè

I Segretari Provinciali Ugl di Matera e Potenza, Pino Giordano e Giuseppe Palumbo, in un comunicato stampa contro l’Azienda di Trasporto Nolè, per l’interruzione del consueto servizio pubblico, con conseguenti disservizi per l’utenza. La questione riguarda da vicino i dipendenti dello stabilimento Fca di Melfi, così come tanti altri lavoratori. Non potendo usufruire di un servizio, peraltro regolarmente pagato, questi lavoratori sono costretti a spostarsi con i propri mezzi, coprendo le eventuali spese di carburante e di manutenzione.  
Di seguito, sintetizziamo il testo del comunicato stampa UGL.

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ConsulPress intervista la IRBM sui vaccini per combattere il Coronavirus

GLI UTIMI SVILUPPI SULLA GUERRA AL CORONAVIRUS
 L’AVV. MATTEO LIGUORI, MANAGING DIRECTOR DELLA IRBM,
INTERVISTATO DA ANTONIO PARISI 

 

In queste ultime settimane si è parlato molto dei vaccini contro il nuovo Coronavirus. Nel corso di una pandemia che ha portato virologi, microbiologi e scienziati sotto la luce dei riflettori, spesso in disaccordo gli uni con gli altri, una cosa è stata chiara fin dal principio: la guerra contro il virus si vince con il vaccino. Quello del vaccino, dunque, è l’unico vero punto di contatto che ha messo d’accordo praticamente tutta la comunità scientifica mondiale. 
L’argomento è sempre più attuale, perché la corsa al siero immunizzante è in dirittura di arrivo e abbiamo notizie confortanti.

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L’Embargo della U.E. vs/ la Federazione Russa…. il Governo d’Italia “allo sbando”

STORIA DI UN EMBARGO: mentre l’Italia perde miliardi, la Russia impara a fare la mozzarella

_________________di  FRANCESCO LECCESE 

L’embargo deciso dalla Russia come ritorsione per le sanzioni europee ha toccato direttamente le esportazioni agroalimentari italiane. Ma la Russia, che fino al 2014 era l’ottavo Paese per destinazione dell’export italiano, non si è fatta trovare impreparata.

L’Unione Europea, a partire dal 17 marzo 2014, ha introdotto una serie di sanzioni e di restrizioni nei confronti di enti e privati russi e ucraini, a causa delle interferenze di Mosca in occasione della crisi ucraina.  La Russia è ritenuta responsabile di aver supportato e finanziato le azioni militari dei separatisti in Crimea e nel Donbass. (*1)
Dopo oltre sei anni, con proroghe semestrali, persistono le restrizioni adottate dalla U.E. (*2) 
La risposta della Russia è stata una limitazione all’import/export con i Paesi di Ue, Usa, Canada, Norvegia e Australia. Un settore particolarmente colpito è quello della filiera agroalimentare, e l’Italia, leader nella produzione lattiero-casearia, ha subìto ingenti perdite.

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Il Grande Vajont: cinquantasette anni dopo la tragedia che costò la vita di duemila persone

Il 9 ottobre 1963 il versante settentrionale del monte Toc franò nel bacino idroelettrico della diga del Vajont, sollevando un’onda che distrusse completamente Longarone e diverse frazioni del Comune di Erto e Casso.

La tragedia che si consumò nella valle del Vajont, al confine tra le province di Belluno e di Pordenone, scosse il Paese e il bilancio fu di quasi duemila morti.

La portata di questo disastro ambientale e umano ha spinto il Parlamento a scegliere la data del 9 ottobre per istituire la «Giornata nazionale in memoria delle vittime dei disastri naturali e industriali causati dall’incuria dell’uomo».

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La tragedia del Vajont … 9 Ottobre 1963, quasi 57 anni fa

Vajont: una diga da primato, ma coi piedi d’argilla

___________Francesco Leccese

Nella notte del 9 ottobre 1963 si consuma una delle più gravi tragedie nella storia delle costruzioni. Quello che doveva essere il vanto dell’ingegneria italiana nel mondo passerà alla storia con tutt’altro primato e sarà ricordato come il Disastro del Vajont.
Alle ore 22:39 del 9 ottobre 1963 una massa rocciosa di circa 270 milioni di metri cubi si stacca dal fianco sinistro del monte Toc e frana nel serbatoio idroelettrico formato dalla diga del Vajont. L’impatto provoca un’onda di 50 milioni di metri cubi e alta centinaia di metri, che scavalca lo sbarramento della diga. In tre minuti l’apocalisse si abbatte sul territorio circostante sconvolgendo la vita di migliaia di persone causando quello che le cronache dell’epoca hanno definito come «l’olocausto di duemila vittime».

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Curon Venosta, la storia di una diga e
di una tragedia sulle sponde del Lago di Resia

CURON VENOSTA, GIA’ CURON APUD LACUM,
CROCEVIA DI POPOLI E DI TRADIZIONI NEGATE 

di  FRANCESCO LECCESE * 

Curon Venosta, che sorge sulle sponde orientali del lago di Resia, è un Comune nato nel 1950, ma le sue origini risalgono al 1147. A indicarlo sono le carte della toponomastica dell’epoca che lo definivano Curun apud lacum. Una storia travagliata quella di Curon, fatta di conquiste, come spesso accade per i luoghi destinati a diventare terre di confine.

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