Un’ indagine poliziesca di Petros Markaris tra Docenti e Politici
in una recensione di MAURIZIO BERGONZINI
Petros Markaris, scrittore di cittadinanza e madre greca, di origine armena, nato a Istanbul, con studi in Austria e Germania, autore e sceneggiatore teatrale ha conquistato una solida fama in tutta Europa con i romanzi polizieschi che hanno come protagonista il commissario della polizia ateniese Kostas Charitos.
Ipotesi di lavoro: il Signor Giuseppe Conte, che M5S e Lega vorrebbero come Presidente del Consiglio, nel suo curriculum scrive falsità. Il signor Conte è da molti anni Professore universitario e titolare di uno studio legale che fine a qualche ora fa era definito prestigioso.
Il libro di ELENA CODREANU in un’edizione a cura di CLAUDIO MUTTI
________________Recensione a cura di MAURIZIO BERGONZINI
Un librettino di sole 79 pagine che ha un grande valore umano e storico. E’ il ricordo amorevole che fa l’intervistata dell’incontro, del matrimonio, della vita insieme a Corneliu Codreanu.
Sul cosiddetto reddito di cittadinanza si è accesa una disputa propagandistica (file ai CAF, promesse elettorali, voto di scambio…) che temo faccia perdere di vista la sostanza del problema. Mi permetto quindi di proporre una mia recensione del volume di Baptiste Mylondo “Un reddito per tutti. Garantire l’accesso ai beni e ai servizi essenziali” (**). Che anche Berlusconi proponga un reddito garantito per tutti fa presagire (se non altro per la capacità dell’ex premier di individuare temi di richiamo per vaste aree di elettorato) come l’argomento sia destinato a divenire centrale nel dibattito politico.
un libro di Giorgio BALLARIO, recensito da Maurizio Bergonzini
Un testo molto bello; certamente da leggere sfidando i numerosi, irritanti refusi dovuti alla carenza dell’ editing.
Di GIORGIO BALLARIO abbiamo già avuto occasione di scrivere su queste colonne, recensendo sia i romanzi dedicati al Maggiore Morosini (ricordate le indagini dell’Ufficiale dei Carabinieri in Africa Orientale negli anni 1935/36. ?), sia “Nero TAV” e da ultimo, nel luglio scorso, citando un suo racconto inserito nell’antologia “Sbirri di regime, Crimini nel regime” curata da GIANFRANCO De TURRIS ed edita da Bietti.
ENRICO PIOVESANA: “Afghanistan 2001-2016 – La nuova guerra dell’oppio“ – Arianna Editrice
in una recensione di Maurizio Bergonzini
Nell’ottobre 2009 con un cablogramma,dell’ ambasciatore USA a Kabul, veniva segnalato a Washington in via confidenziale che Ahmed Wali Karzai, fratello dell’allora Presidente afghano, “ è ampiamente risaputo essere un corrotto e un narcotrafficante”. Immediatamente il senatore democratico John Kerry dichiarava : “Non possiamo condannare Ahmed Wali Karzai o danneggiare le nostre delicate relazioni con suo fratello, il presidente Karzai, sulla base di articoli giornalistici e voci”. Kerry è ora il segretario di Stato degli USA mentre Ahmed Wali Karzai è stato ucciso nel 2011 con un attentato rivendicato dai talebani ma la cui matrice venne posta in dubbio dai media occidentali.
La Nobildonna e il Duca. La mia vita sotto la Rivoluzione – opera di Grace Dalrymple Elliott
Fazi Editori – Edizioni ebook (€.4,99) / Edizione cartacea attualmente non disponibile. – RECENSIONE a cura di Maurizio BERGONZINI
Il volumetto di poco più di cento pagine, scritto in Inghilterra nei primi anni dell’ottocento, è il memoriale della nobildonna inglese Grace Elliott, amante del duca d’Orléans, detto Philippe Egalité, in cui l’autrice riferisce della propria esperienza in Francia negli anni della Rivoluzione. L’interesse dello scritto è nella onesta visione dei fatti che, come notato con riferimento al film di Eric Rohmer tratto dalle memorie della Elliott, vengono rappresentati dallo ”sguardo lucido di un’Inglese innamorata della Libertà ma indignata per la violenza, messo a confronto con quello del suo antico amante, il duca di Orléans, che ha deciso di dare il suo appoggio al movimento rivoluzionario prima di soccombervi “.
Alla corte del Duce L’aristocrazia romana e il fascismo______ un libro di FABRIZIO SARAZANI
Le Lettere – pag. 147 / €. 11,50 con fotografie /________ recensione di Mauruzio BERGONZINI
La scelta della Casa Editrice “Le LETTERE” di pubblicare in volume ( Alla corte del Duce. L’aristocrazia romana e il fascismo) una serie di articoli di Fabrizio Sarazani apparsi ne Il Borghese dal dicembre 1970 al gennaio successivo offre l’opportunità di proporre alcune considerazioni.
“Carlo Gentile – Un napoletano tra gli indiani d’America “ di Armando De Simone – Edizioni Controcorrente
Un volume che si legge con piacere questo “Carlo Gentile Un napoletano tra gli indiani d’America “ che Armando De Simone (collaboratore de ”Il Mattino, poi del ”Giornale di Napoli” successivamente caporedattore de ”Il Giornale del Sud”, edizione campana del quotidiano ”Il Giornale”, poi collaboratore del ”Roma”, docente del Master di giornalismo dell’Accademia italiana delle ricerche) stava concludendo al momento della morte prematura e che un altro giornalista napoletano, Vincenzo Nardiello (che con De Simone aveva scritto per la medesima casa editrice Controcorrente “Appunti per un libro nero del comunismo italiano “ ricostruzione dell’apparato di “sicurezza” del PCI, dalla ‘Volante Rossa’ al dossier Mitrokhin”) ha riordinato curandone anche la corposa, colta, commossa, interessante prefazione.
Un Libro di Mario Bernardi Guardi “Fascista da morire” – Mauro Pagliai Editore
GIAMPAOLO PANSA ha definito come un libro straordinario e disperato il romanzo “Fascista da morire” di Mario Bernardi Guardi, saggista e critico ben conosciuto dai lettori de “IL BORGHESE”, per una proficua attività culturale che lo ha visto non solo autore di saggi, conferenziere, ideatore di rubriche per la Rai, organizzatore di importanti eventi culturali, ma anche collaboratore apprezzato di numerosi fogli (da L’Orologio di Luciano Lucci Chiarissi a Il Borghese, appunto).
“Vecchia Guardia”.….un libro di ERNESTO DAQUANNO in ristampa anastatica dell’edizione del 1934 (Eclettica edizioni)
Ezio Daquanno, di cui ricordiamo sia l’impegno nell’immediatezza post-bellica nel MO.SI (Movimento Sindacalista) cui parteciparono i maggiori esponenti del sindacalismo fascista: Luigi Contu, Aghemo, Landi, Amilcare De Ambris, Luigi Fontanelli, Fioretti, Goliardo Paoloni, Mario Barbieri, sia il decennale fervore nella pubblicazione del” Bollettino italiano”, pone con chiarezza, sin dalla prima riga della sua introduzione al volume del padre una domanda. “Potrebbe apparire anacronistica la ristampa del diario di un fascista – della prima ora – che fa rivivere al lettore di oggi, il tempo della genesi e dell’avvento del Fascismo”.
Con il termine paraletteratura si era soliti indicare un ampio insieme di generi prevalentemente narrativi: dal fumetto ai fotoromanzi, fino ai numerosi sottogeneri di romanzo (giallo, fantascientifico, poliziesco, thriller, horror etc). Termine superato dalla critica e dalla prassi editoriale: gli autori di “gialli” sono ormai stabilmente inseriti nelle collane generaliste.
In tanti siamo stati emotivamente molto colpiti dall’assassinio del gioielliere in via dei Gracchi a Roma. Credo che il suo assassinio renda opportuna una riflessione che esca sia dal clichè “LAW & ORDER”, sia da una generica compassione per l’assassino “vittima della società”. Non credo in particolare sia giusto far passare sotto silenzio il suicidio del suo presunto omicida che, come riportato dalla stampa, aveva immesso nel suo profilo FB un preciso riferimento a Cucchi. E non è difficile supporre che la morte di questo ragazzo (orrida per le modalità e per il lungo, come dire, “disinteresse” di taluni poteri) abbia molto colpito chi si sentiva parte di una marginalizzazione.
“Il sillogismo imperfetto: La guerra d’Algeria e il «piano Pouget», un’alternativa dimenticata“ di GIANFRANCO PERONCINI (Edizioni Mursia)
Recensendo la riedizione (finalmente in versione integrale) de “I CENTURIONI”, livre de chevet della giovane destra degli anni sessanta, STENIO SOLINAS osservava con favore che la Casa Editrice Mursia aveva affidato “ la traduzione, per il progetto che includeva anche la pubblicazione de “I PRETORIANI”, a uno specialista in materia, Gianfranco Peroncini, autore per la stessa casa editrice di “Il sillogismo imperfetto. La guerra d’Algeria e il Piano Pouget”….. monumentale ricostruzione non solo di quel conflitto, ma delle componenti politiche, sociali, ideali e psicologiche che ne fecero il paradigma dell’incontro-scontro fra imperi e colonie”.
Pietro Neglie – “Ma la divisa di un altro colore” – Fazi editore
L’interesse per questo romanzo, opera prima di narrativa, nasce certo dalla personalità dell’autore (allievo di De Felice, docente di storia contemporanea presso l’Università di Trieste, per cinque anni direttore della Fondazione “Giuseppe Di Vittorio”, autore di numerosi saggi tra cui si ricorda Fratelli in camicia nera. Comunisti e fascisti dal corporativismo alla Cgil 1928–1948, il Mulino, 1996) ma anche dal suo costituire un tentativo di esprimere in forma letteraria e creativa i convincimenti derivanti dai proprii studi fondendoli con i ricordi di famiglia.
Venerdì scorso, 12 giugno, alle 18.30, si è tenuta, organizzata – in maniera impeccabile -presso la libreria Fandango, dagli amici del CIRCOLO PROUDHON e dell’INTELLETTUALE DISSIDENTE la presentazione romana del libro di MARCO TARCHI – “ITALIA POPULISTA. Dal qualunquismo a Beppe Grillo” edito da il Mulino
Cibo e identità locali – Sistemi agroalimentari e rigenerazione di comunità .- Sei esperienze lombarde a confronto a cura di CORTI, DE LA PIERRE, AGOSTINI (Centro Studi Valle Imagna)
Quindici anni fa non esistevano più l’asparago rosa di Mezzago, il grano saraceno autoctono di Teglio (all’origine dei famosissimi pizzoccheri ), la produzione del prestigioso mais “spinato”, il più antico della Lombardia. Nel contempo erano in grave decadenza il vigneto Pusterla/Capretti di Brescia (il più grande vigneto urbano d’Europa) e la produzione, ormai quasi “clandestina”, del tradizionale “stracchino all’antica” di Corna Imagna mentre vinceva la dura resistenza durata vent’anni di tredici produttori del “bitto storico” condizionato dalle qualità di erbe consumate dalle mucche e dalle capre sugli alpeggi e che può essere conservato e stagionato per oltre dieci anni al contrario di quello del Bitto Dop prodotto sulla base di un disciplinare del 1996 che ne ha allargato la zona di produzione e modificato il metodo rendendo facoltativo l’utilizzo del latte di capra.
Dalla newsletter di Marco Tarchi > Giovedì 21.5 sul sito del Corriere della Sera è comparsa la notizia qui sotto ripresa dalla fonte diretta dell’E.N.P.A – Ente Nazionale Protezione Animali. Dopo poche ore era scomparsa. Il sito de La Repubblica non l’ha neanche pubblicata. Quello de La Stampa parla genericamente di “atti di vandalismo”. Oltre al ricatto della commozione, il fronte politico-mediatico che fa del cosmopolitismo il suo ideale totalizzante impiega anche la censura. Lo sapevamo, ma è bene continuare a tenerlo a mente. (M.B.)
“ Rapporto investigativo sugli equipaggiamenti speciali del gruppo “ Mezzi d’assalto” della Marina Italiana” # “Beati i sopravvissuti” di Ugo d’Esposito # “ La corazzata Giulio Cesare” Uccio de Santis, Paolino Vitolo # Opuscoli editi dall’ I.S.S.E.S.
Questa scheda ha un duplice scopo: indicare criticamente i contenuti di tre opuscoli ( rispettivamente di oltre ottanta , di una ventina e di poco più di quaranta pagine ) ma anche accennare all’attività del napoletano Istituto di Studi Storici Economici e Sociali che cerca di documentare, analizzare e tramandare fatti e valori