Una domenica sul Colle del Gianicolo per ricordare il patriota e martire P. Ugo Bassi. Con questo spirito l’associazione A. Cipriani Comitato Gianicolo e il Centro Studi Storici dei PP. Barnabiti hanno organizzato, per la mattina del 20 novembre, una visita guidata gratuita al Parco Gianicolense – Parco degli eroi. Nel corso della passeggiata i partecipanti hanno fatto una sosta nel Piazzale Garibaldi, davanti al busto di P. UGO BASSI, dove ha avuto luogo una cerimonia, resa più suggestiva dalle bandiere con il Tricolore e dalla presenza dei Bersaglieri di Roma guidati dal Col. Nunzio Paolucci e rappresentati al Gianicolo dai bersaglieri Arnaldo Marini, Aldo Leonori con il trombettiere Daniele Ciaglia e Massimo Flumeri. A ricordare uno dei patrioti italiani che durante il Risorgimento hanno combattuto con le armi o con la parola per l’unificazione dell’Italia, sono intervenuti Enrico Luciani, per l’associazione A. Cipriani Comitato Gianicolo, P. Filippo Lovison, per il Centro Studi Storici dei PP. Barnabiti che ha deposto una corona d’alloro e Alessandro Manna, per il Comitato Ugo Bassi di Bologna che ha letto la lettera inviata al Santo Pontefice. Prendendo la parola, il presidente Luciani ha espresso la volontà di <sostenere tutte le azioni necessarie per la riabilitazione di Ugo Bassi con l’augurio di poterlo celebrare quanto prima presso la Chiesa di San Carlo ai Catinari, dove fu ordinato sacerdote, chiesa ora chiusa a seguito dei danni provocati dal terremoto>. A ricordare Ugo Bassi erano presenti, tra gli altri, il comandante dei Carabinieri al Gianicolo, Agostino Pinca e Giovanni Adducci per i garibaldini romani.
Al termine della cerimonia accompagnati dallo storico e giornalista Roberto Calabria, i partecipanti hanno proseguito la visita guidata al Parco Gianicolense, per concludere sul Belvedere della Passeggiata al Gianicolo, dove si trova il muro della Costituzione della Repubblica Romana del 1849, il cui testo, per l’occasione, è stato illustrato dal magistrato Massimo Capoccetti e dal giudice onorario Noemi Cavicchia Grimaldi.
Il 21 novembre giornalisti, attivisti per la libertà di stampa, esperti, volontari di Wikipedia si incontreranno a Belgrado, in Serbia, per l’edit-a-thon “Wiki4MEdiaFreedom”.
Il 21 novembre giornalisti, attivisti per la libertà di stampa, esperti, volontari di Wikipedia si incontreranno a Belgrado, in Serbia, per l’edit-a-thon “Wiki4MEdiaFreedom”. L’edit-a-thon avrà luogo all’ImpactHub di Belgrado, prima dell’inizio dei lavori del South East Forum, conferenza annuale dedicata allo stato dei media nell’Europa sud-orientale. La giornata si aprirà con un breve tutorial su come creare contenuti su Wikipedia, seguiranno 4-5 ore di lavoro realizzato in stretta collaborazione tra wikipediani e partecipanti. “Wiki4MEdiaFreedom”si inserisce nell’ambito del progetto European Centre for Press and Media Freedom (ECPMF), ed è organizzato da Obc Transeuropa in collaborazione con Wikimedia Serbia e con il supporto di Wikimedia Italia, le corrispondenti nazionali della Wikimedia Foundation, la fondazione che si occupa della promozione del sapere libero a livello globale.
L’obiettivo dell’incontro sarà quello di confrontarsi e capire insieme come migliorare – nella più grande enciclopedia libera del mondo – la disponibilità di contenuti di qualità, oltre a concentrarsi sul tema della libertà di stampa e del pluralismo dei media. Ne corso della giornata ci si concentrerà sul panorama dei media in Europa e nello specifico su trasparenza e concentrazione della proprietà dei media; accesso alle informazioni pubbliche e libertà di informazione; censura e auto-censura. Un’attenzione particolare sarà dedicata al contesto della Serbia e degli altri paesi del sud-est Europa. L’evento è il seguito di un’iniziativa di Obc Transeuropa realizzata nell’ambito del progetto GLAM della Wikimedia Foundation (Gallerie, Biblioteche, Archivi e Musei), volto ad aiutare le istituzioni culturali a condividere i propri contenuti su Wikipedia. Il progetto GLAM “Wiki4MediaFreedom”, è stato realizzato attraverso la residenza di un wikipediano esperto presso Obc Transeuropa tra l’ottobre 2015 e il marzo 2016.
Domenica 20 novembre, dalle ore 10.30, si svolgerà una visita guidata gratuita al Parco Gianicolense – Parco degli eroi per ricordare, con una breve cerimonia, la figura di P. Ugo Bassi. Nel corso del tour, organizzato dall’associazione A. Cipriani Comitato in collaborazione con il Centro Studi Storici dei PP. Barnabiti, ci si fermerà nel Piazzale Garibaldi, davanti al busto di P. UGO BASSI, prima di proseguire la visita ai busti e ai monumenti, e terminare intorno alle ore 12.00, al Belvedere della Costituzione della Repubblica romana del 1849. Per il ricordo di Ugo Bassi, proprio al termine del Giubileo della Misericordia, interverranno Enrico Luciani, per l’associazione A. Cipriani Comitato Gianicolo P. Filippo Lovison, per il Centro Studi Storici dei PP. Barnabiti, e Alessandro Manna, per il Comitato Ugo Bassi di Bologna.
Ugo Bassi, barnabita, cappellano garibaldino, è tra le figure che meglio incarnano il Risorgimento religioso in senso profondo, liberaldemocratico e moderno. Battezzato con il nome di Giuseppe, mutato in Ugo, in omaggio a Foscolo, padre Bassi morì martire all’età di 48 anni. Dopo aver studiato retorica presso i Barnabiti a Bologna, entrò nella loro Congregazione e, nel 1821, emise i voti. Negli anni successivi insegnò a Napoli e nel 1825 venne ordinato sacerdote. Si dedicò allora alla predicazione, prima a Napoli poi in Piemonte, segnalandosi per i contenuti liberali delle prediche. Nel 1848 seguì, come cappellano, le truppe di volontari guidate dal generale Durando. Ferito tre volte a Treviso, partecipò poi alla difesa di Venezia. Trasferitosi a Roma, si unì ai volontari garibaldini, di cui divenne cappellano, nella difesa della Repubblica. In quei mesi fu emesso nei suoi confronti un provvedimento di secolarizzazione, che però non gli fu comunicato. Alla caduta della Repubblica romana, P. Bassi partecipò con i Garibaldi alla ritirata attraverso l’Italia centrale. L’8 agosto 1849 fu catturato dagli austriaci a Comacchio, condotto a Bologna e fucilato, proprio nella stessa città che, nello stesso giorno e mese dell’anno prima (8 agosto 1848), si era ribellata agli austriaci e li aveva costretti a ritirarsi – provvisoriamente – a Nord del fiume Po.
Si chiama “RISEWISE” (“RISE Women with Disabilities in Social Engagement”, ovvero “Progetto RISE Research and Innovation Staff Exchange – Donne con disabilità verso l’impegno e l’inclusione sociale”) il progetto scientifico quadriennale di ricerca e innovazione, promosso e coordinato dall’Università di Genova e finanziato con fondi europei. Presentato lo scorso 22 e 23 settembre a Roma “Risewise”, che coinvolge vari interlocutori italiani e di altri Paesi europei, costituisce una vera e propria sfida alla società contemporanea, puntando a cambiare le pratiche di inclusione sociale e a rendere disponibile anche alle donne con disabilità una “vita normale”, fatta di lavoro, istruzione e famiglia e quanto fanno tutte le donne nella loro vita quotidiana.
“Questa – spiega la responsabile scientifica Cinzia Leone – è un’iniziativa all’avanguardia, per quanto riguarda donne, ricerca e disabilità, un’occasione importante per l’Università e anche per la sottoscritta, di fare ricerca e aiutare in un campo dove c’è tanto bisogno e molto disinteresse. Le donne e i ricercatori coinvolti nell’attività di studio, anche uomini, faranno visite presso le Università e le Piccole e Medie Imprese che partecipano al progetto tra Italia, Austria, Svezia, Spagna, Turchia e Portogallo, implementando buone prassi e apportando possibili migliorie per la loro vita sociale, lavorativa e familiare. Tutto quanto sopra attraverso lo scambio di periodi medio-lunghi di visite presso i partner che partecipano al progetto”.
Il progetto, infatti, baserà tutta la sua attività, ma anche la sua forza, sugli scambi di personale che avverranno nei prossimi quattro anni e che avranno una durata minima di un mese. Le donne disabili, quindi, non saranno solo l’oggetto dello studio e del progetto, ma ne saranno le principali artefici. Guideranno il partenariato verso l’osservazione delle migliori pratiche e definiranno con i ricercatori i modelli da proporre come prototipi di vita positiva per le donne disabili stesse. Terranno seminari e interverranno a workshop.
Un aspetto importante sarà poi quello della pressione mass-mediale e nei confronti dei policy maker nei vari stati delle organizzazioni in RISEWISE e a livello europeo. Alcune organizzazioni sono poi già attive in comitati internazionali di rilievo e presso l’ONU. L’importanza del progetto è evidenziata anche dai dati sulla disabilità che, solo in Italia, segnano tra i 3 e i 4 milioni (a seconda dei dati Istat o Censis – 2015) di casi, rappresentando una percentuale fra il 5% e il 6,7% della popolazione italiana. Le donne disabili subiscono discriminazioni in ogni ambito della vita quotidiana e sono più emarginate anche rispetto agli uomini con handicap, che sono numericamente inferiori. Hanno infatti maggior difficoltà a trovare un impiego, ad accedere alle cure sanitarie e a integrarsi nelle attività sociali. Le donne con handicap fisico inoltre non hanno accesso all’istruzione come gli altri. I rapporti pubblicati dall’Agenzia europea per esigenze particolari e Integrazione Scolastica, infatti, richiamano l’attenzione sulle condizioni delle persone che vivono con disabilità. L’istruzione rappresenta il primo passo per l’inclusione sociale, eppure il 60,9% dei bambini disabili frequenta scuole o classi speciali, che portano a una condizione di disuguaglianza non solo nell’istruzione -non permettendo l’accesso a un livello di formazione superiore, come Università e Master- ma anche nel mondo del lavoro: in Europa sono 65 milioni le persone con handicap e di queste l’80% è disoccupato. A parità di contesto sociale ed educativo, le donne disabili hanno minori opportunità rispetto agli uomini ugualmente disabili, e questa disparità si registra in ogni settore occupazionale d’Europa.
Quello di Roma è stato il primo di una serie di incontri relativi agli scambi di esperienze e competenze e il lavoro comune che avverranno durante le visite all’interno del partenariato. Il prossimo meeting del progetto si terrà a Stoccolma nell’aprile 2017 (durante un grande evento, gli Accessibility Days, organizzato da Funka Nu, impresa partner del progetto) e quello successivo a Genova, in occasione di un grande workshop internazionale che l’Università degli Studi di Genova, con la coordinatrice del progetto e il team genovese andranno ad organizzare nel settembre 2017. Dal punto di vista strettamente tecnologico l’ateneo genovese si occuperà di trovare soluzioni concrete perché le ICT (Informatic and Comunication Tecnologies) possano essere utili e abilitanti, durante ogni azione quotidiana, per le donne disabili.
Promuovere l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano e per il tempo libero e rafforzare le collaborazioni con le pubbliche amministrazioni per rendere più ciclabili le nostre città, sono gli obiettivi che la Federazione italiana amici della bicicletta (Fiab) vuole raggiungere nella Settimana Europea della Mobilità, in programma dal 16 al 22 settembre.
150 milioni di euro di aiuti finanziari destinati alla riduzione della produzione di latte e 350 milioni di euro di dotazioni nazionali destinate agli Stati membri per sostenere in particolare le piccole aziende agricole e gli allevatori impegnati in azioni che contribuiscono alla sopravvivenza delle aziende agricole e alla stabilizzazione del mercato. Sono gli aspetti più importanti del pacchetto da 500 milioni a sostegno degli agricoltori i cui particolari sono stati definiti venerdì 26 agosto, dalla Commissione Ue nel corso di una riunione con gli esperti degli Stati membri. Questi ultimi hanno votato le proposte della Commissione di estendere l’intervento pubblico e gli aiuti all’ammasso privato per il latte in polvere e di estendere l’autorizzazione a concludere accordi volontari sulla produzione lattiera (articolo 222). Si sono anche espressi sulle proposte relative agli aiuti diretti accoppiati per il settore lattiero e sugli anticipi in materia di aiuti diretti e sviluppo rurale. Gli agricoltori che decideranno di partecipare al programma riceveranno una contropartita finanziaria per il latte non prodotto, con l’obiettivo finale di riequilibrare il mercato. Oggi sono stati chiariti i dettagli tecnici, come le diverse date limite, la riduzione massima ammissibile agli aiuti, le regole riguardanti i controlli.
Dare una risposta a un problema esistente sul mercato europeo è il più importante degli obiettivi che il Commissario europeo per l’Agricoltura e lo sviluppo rurale, Phil Hogan, vuole raggiungere con questo piano. <Sono sicuro – ha dichiarato- che questa misura potrà contribuire in modo significativo ad aumentare la fiducia dei mercati e che ciò porterà ad un aumento dei prezzi per i produttori lattieri europei>.
Ancora una volta il made in Italy centra l’obiettivo di eccellenza. Questa volta è toccato al brand Ferrari, scelto per il brindisi ufficiale della 68ma edizione degli Emmy® Awards, in programma a Los Angeles il 18 settembre.Le bollicine Trentodoc, esattamente quelle del Ferrari Brut, accompagneranno tutti gli appuntamenti degli “Oscar della televisione”, a cui partecipano i più famosi personaggi dello star system internazionale. Un evento mediatico che culminerà con il Governors Ball, dove 4000 ospiti festeggeranno con Ferrari i vincitori della stagione, nel più grande Galà degli Stati Uniti. Quest’anno il tema scelto dalla Television Academy sarà “l’eleganza della natura”: gli invitati saranno trasportati in un vero e proprio giardino incantato, dove anche il menù rispecchierà una particolare attenzione alla naturalità degli ingredienti e dei vini offerti.
31 organizzazini di consumatori e le autorità di contrasto sono stati accolti a Bruxelles, su invito della Commissaria Jourová per iniziare a lavorare a soluzioni per tutelare meglio i consumatori nel quadro del caso Volkswagen, la casa automobilistica che tutti ricorderanno per aver truccato i test antismog su circa 11 milioni di veicoli. L’incontro rientra in una serie di azioni che la Commissione ha avviato per assicurare che, sulla truffa Volkswagen, i consumatori dell’UE ricevano un trattamento equo nei 28 Stati membri.
La commissaria Jourovà si è impegnata a discutere i risultati dell’incontro con le organizzazioni di consumatori direttamente con la Volkswagen, facendo così seguito ai precedenti inviti della Commissaria per il Mercato interno e l’industria Bieńkowska ad un risarcimento volontario dei consumatori europei senza necessità di un’azione collettiva.
L’esito è stato comunque positivo: < Si tratta – ha dichiarato La commissaria Jourovà – di un primo passo importante> di una cooperazione che continuerà. <Ne discuterò – ha proseguito – con il gruppo Volkswagen e con le autorità di contrasto>. L’intenzione dichiarata della Jourovà è quello di <garantire che i consumatori ricevano un trattamento equo>.
L’incontro ha avuto una duplice importanza: da un lato ha permesso di acquisire le informazioni necessarie per valutare se la legislazione dell’UE pertinente è applicata correttamente e, dall’altro, ha dato la possibilità alle organizzazioni dei consumatori di scambiarsi informazioni e migliori pratiche per gestire il caso in modo più efficace.
Si terranno solo a Napoli gli incontri B2B previsti all’interno Italy-China Science, Technology & Innovation Week 2016, l’evento nazionale di promozione dell’internazionalizzazione dei sistemi ricerca-impresa e della cooperazione tra Italia e Cina in ambito scientifico, tecnologico e innovativo, promosso dal MIUR e realizzato in collaborazione con la CIttà della Scienza.
Oltre all’evento principale, che si svolgerà a Napoli (26-27 Ottobre) alla presenza del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Stefania Giannini e del Ministro cinese della Scienza e Tecnologia, Wan Gang, le altre due tappe ospiteranno due focus territoriali: Bergamo (25 Ottobre) sul tema della Smart Manufacturing e dell’e-health, Bologna (26 Ottobre) sul tema dell’Agrifood.
Novità dell’edizione 2016 sono la Italy-China Startup Competition, la Maker Fair, l0 Education Fair per gli scambi accademici ed un’area espositiva dedicata alla valorizzazione dei progetti sulle Smart Cities and Communities.
Ad oggi sono oltre 400 le organizzazioni registrate all’evento con oltre 600 partecipanti.
Entro il 30 settembre le imprese e tutti i soggetti pubblici e privati (centri di ricerca, università, imprese e startups, distretti innovativi, cluster impresa-ricerca, parchi scientifici e tecnologici, associazioni di categoria, etc.) con una sede in Italia, attivi nell’innovazione di prodotto, processo o nella ricerca scientifica e tecnologica, e che hanno interesse a confrontarsi con potenziali clienti o partner della Repubblica Popolare Cinese potranno iscriversi all’evento compilando l’apposito form di registrazione
Con l’obiettivo di mettere in evidenza il ruolo del patrimonio culturale dell’Europa nel promuovere la consapevolezza di una storia e di un’identità condivise, la Commissione ha presentato oggi una proposta al Parlamento europeo e al Consiglio per la designazione del 2018 quale Anno europeo del patrimonio culturale. Negli ultimi anni i tesori culturali mondiali sono stati minacciati e deliberatamente distrutti nelle zone di conflitto e, meritano adesso, un Anno europeo. Un’importanza non solo storica ma anche economica. Il patrimonio culturale europeo, infatti, da lavoro a 300 000 persone a cui vanno aggiunti i 7,8 milioni di posti di lavoro indirettamente collegati al settore in Europa, ad esempio nel turismo, nell’edilizia e in servizi ausiliari quali i trasporti, l’interpretariato, la manutenzione e la sicurezza. “Il nostro patrimonio culturale – ha dichiarato TiborNavracsics, Commissario europeo per l’Istruzione, la cultura, i giovani e lo sport – è non solo la memoria del nostro passato, ma anche la chiave del nostro futuro. L’Anno europeo del patrimonio culturale costituirà un’occasione per sensibilizzare in merito all’importanza sociale ed economica del patrimonio culturale e promuovere l’eccellenza europea nel settore. Chiedo al Parlamento europeo e al Consiglio di sostenere la nostra proposta e invito tutte le parti interessate a contribuire al successo dell’Anno europeo.” L’Anno europeo del patrimonio culturale sarà – secondo quanto riportato in una nota della Commissione- un’occasione per mettere in luce l’importanza della cultura europea e ciò che l’UE può fare in materia di salvaguardia, digitalizzazione, infrastrutture, ricerca e sviluppo delle competenze, per citare solo alcuni dei settori sostenuti da programmi di finanziamento dell’UE, come Europa creativa. In tutta Europa saranno organizzati eventi e attività informative, didattiche e di sensibilizzazione. L’Anno europeo costituirà un’opportunità per cercare soluzioni a problemi quali i tagli ai bilanci pubblici per la cultura, il calo della partecipazione ad attività culturali tradizionali, le pressioni ambientali sui siti del patrimonio culturale, il mutamento delle catene del valore e la trasformazione digitale. In linea con la recente comunicazione congiunta “Verso una strategia dell’Unione europea per le relazioni culturali internazionali“, l’iniziativa promuoverà la salvaguardia del patrimonio culturale quale elemento essenziale delle politiche esterne dell’UE, cercando le modalità per far fronte alla distruzione illecita del patrimonio culturale nelle zone di conflitto e al traffico illegale di beni culturali.
Fin dai primissimi giorni dall’uscita di Pokémon GO la febbre per i mostriciattoli tascabili ha contagiato tutti e si è diffusa in modo virale facendo registrare un numero di download mai raggiuto prima da altre app. A confermarlo SuperData Research, secondo cui, in poco meno di due mesi, Pokémon GO ha avuto il miglior lancio per un gioco mobile della storia.
Un’applicazione che è riuscita a conquistare le prime pagine delle testate nazionali e diventare notizia di punta di molti tg, anche per gli incidenti causati da giocatori distratti. Nonostante molti vorrebbero non sentire più parlare di persone che si aggirano nelle città in cerca di mostriciattoli, c’è chi, come la leader del partito liberale della Norvegia, Trine SkeiGrande, non ha rinunciato alla sua “caccia” neanche durante un’importante riunione del Comitato permanente del paese per gli Affari esteri e per la Difesa.
Sin dai primi download ogni paese ha reagito in modo diverso all’arrivo di Pikachu e dei suoi compagni. Se nella città francese di Bressolles il sindaco ha vietato il gioco, quello di Vindenes, in Norvegia, ha concesso di ergere una statua dedicata al gioco sviluppato da Niantic. A Sidney il Down N’ Out ha creato tre hamburger ispirati ai Pokémon, mentre in Argentina i salesiani del Collegio di Maria Ausiliatrice di Bernal hanno cercato di cavalcare il successo di Pokemon Go lanciando “Don Bosco go” un proprio gioco, dove andare alla ricerca di Santi e non a caccia di mostriciattoli.
Una fine che sembra non esser proprio imminente, nonostante il calo di 15milioni di giocatori. Almeno così sembra visto che anche il settore turistico sta cercando di sfruttare Pokemon Go. Alcune città, infatti, hanno deciso di promuoversi in base alla loro concentrazione di Pokéstop e palestre Pokémon. Sono spuntate visite guidate che consentono ai turisti di dare la caccia a mostri rari. Perfino fare la spesa sarà una caccia al Bulbasaur di passaggio. Tra mille dubbi sul futuro del videogioco sviluppato da Niantic per iOS e Android una cosa è certa: Nintendo ha visto letteralmente raddoppiare il proprio valore con le azioni che hanno fatto registrare un +100%, confermando Pokemon Go come una realtà redditizia e non come un solo fenomeno del momento.
Prima giornata di lutto nazionale per le vittime del terremoto nel Centro Italia. Nella calda mattina dell’ultimo sabato di agosto le bare di 35 delle 50 vittime marchigiane del sisma sono state poste una accanto all’altra nella palestra di Monticelli della città di Ascoli Piceno che ha accolto numerosissime persone, giunte per partecipare ai funerali solenni. Come preannunciato nei giorni scorsi, erano presenti il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il Premier Matteo Renzi, i presidenti del Senato Pietro Grasso e della Camera Laura Boldrini. Ed ancora in prima fila i vicepresidenti della Camera Luigi Di Maio e Simone Baldelli, accanto ai presidenti delle Regioni e ai sindaci di molti comuni italiani. La scena, a cui si è assistito, è delle più prevedibili in situazioni così drammatiche. Gli abbracci sinceri di Mattarella e Renzi ai familiari delle vittime, hanno per un attimo preso il posto alle polemiche che già si stanno sollevando e ai molti perché ai quali le persone esigeranno, passato il dramma, una risposta. Un tentativo da parte dello Stato di dar loro una speranza per il futuro e cercare di convincerli che qualcosa cambierà, che non saranno lasciati soli.
Amore e solidarietà, forza e coraggio hanno fatto da collante per tutta la cerimonia, celebrata dal vescovo di Ascoli Piceno monsignor D’Ercole. Solidarietà che, come lo stesso ha sottolineato <è una parola importante che ci fa tenere i piedi ben saldi per terra e ci insegna ad abbracciare tutto, con un abbraccio che ci consente di costruire un mondo migliore, insieme solo insieme si può ricostruire un mondo migliore. Mentre gli occhi devono guardare in alto, verso il cielo per andare avanti>. Parole di conforto sono state più volte ripetute dal vescovo. <Amici tutti, non abbiate paura, non vi lasceremo soli, diversi di voi mi hanno detto ‘non ci abbandonate’, non abbiate paura di vivere la vostra sofferenza ma non perdete il coraggio, che insieme e solo insieme potremo ricostruire le nostre case e le nostre chiese, ridare vita alle nostre comunità. Non siete solic’è l’abbraccio dell’Italia intorno a voi, c’è la volontà politica e spirituale di essere una famiglia che mi auguro diventi lo stile della nostra vita futura, che potrà essere migliore con l’aiuto di Dio e l’abbraccio di tutti>. Parole che hanno solo attenuato il dolore nel momento in cui D’Ercole ha comunicato la notizia della 50esmia vittima marchigiana. Un’omelia, conclusa dal vescovo, con una nota di speranza cristiana: <I sismologitentano di prevedere il terremoto ma solo la fede ci insegna come superarlo, la fede ci indica come riprendere il cammino: con i piedi per terra e il volto verso il cielo>.
I Vigili del Fuoco, gli stessi che per primi hanno estratto i corpi dalle macerie, sono stati anche gli ultimi a portare, ad una ad una fuori dalla palestra, le bare delle 35 vittime, passando lungo un corridoio umano creato dai boyscout. All’uscita un lungo e interminabile applauso ha accompagnato le vittime nell’ultimo e doloroso tratto di strada.
Sale a 281 il numero delle vittime del terremoto che in pochi secondi ha messo in ginocchio l’Italia centrale. Tra le macerie di Amatrice, con le sue 69 frazioni, Arquata del Tronto ed Accumoli si cerca, ancora, di estrarre corpi vivi e recuperare quelli senza vita. Al momento, da fonti Ansa, sono 135 le salme riconosciute. L’elenco dei nomi è stato pubblicato sul sito della prefettura di Rieti. 51 vittime sono di Amatrice, ben 32 di Roma. Quattro le vittime ad Accumoli tra cui un’intera famiglia di cui facevano parte due creature di appena 8 anni e 9 mesi. Ma il triste primato di età spetta all’angelo di Amatrice, nato appena 5 mesi fa e morto insieme al fratellino di 3 anni. La vittima più anziana è l’amatriciano Giovanni Battista D’Emidio, classe 1922. Un terremoto che si ricorderà anche per il numero delle vittime minorenni. Ad oggi sono cinque le giovani vittime residenti nel Lazio che non superano i 13 anni di età che si uniscono a quelle di Amatrice e dei paesi marchigiani colpiti dal terremoto. Tra le vittime ci sono anche la spagnola Ana Huete Aguilar, di Granada e i due turisti londinesi William e Maria Hennicker Gotley. Da ogni parte dello Stivale gli italiani hanno dimostrato la propria generosità che servirà soprtatutto nelle settimane a seguire, quando si cercherà di ritornare ad un clima di “finta” normalità. Le scosse di terremoto sono state fino ad oggi 928, 57 e non sembrano terminare. Tutta l’Italia si è stretta attorno ai centri colpiti e tante associazioni, singoli cittadini e gruppi organizzati si sono attivati per portare un aiuto concreto. Tra le iniziative già annunciate dal governo Renzi la più imminente si avrà Domenica, con museums4italyorganizzata dal Ministero dei Beni culturali. <Tutti gli incassi dei musei statali della prossima domenica 28 agosto saranno destinati ai territori terremotati>, ha dichiarato il ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, DarioFranceschini che ha invitato tutti gli italiani ad <andare nei musei in segno di solidarietà con le popolazione coinvolte dal sisma della scorsa notte>.
Segnali anche dal Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina che all’ANSA ha anticipato: <Nel quadro delle prime azioni necessarie a supporto dei territori del centro Italia drammaticamente colpiti del terremoto abbiamo disposto oggi, tramite Agea, che entro il 15 settembre siano erogati i 5 milioni di euro di contributi europei Pac richiesti dalle 958 domande presentate dalle imprese agricole operanti nei 16 comuni dell’emergenza individuati dalla Protezione civile>. Nessuno vuole arrendersi: instancabili gli uomini della Protezione civile e dei Vigili del fuoco a lavoro da ormai 48 ore, così come il personale del Genio militare, le unità cinofile, i militari giunti nella località di Illica, una frazione a pochi chilometri da Accumoli in provincia di Rieti, gli Alpini e gli uomini inviati dal Coi, la Croce Rossa Italiana che sta dando supporto nei campi allestiti per ospitare gli sfollati. Ad Ascoli Piceno sono già stati predisposti per sabato 27 agosto i funerali di Stato, mentre nelle stesse ora da Amatrice il Sindaco Sergio Pirozzi ha affermato con convinzione che<Amatrice risorgerà, lo dobbiamo alle vittime, a coloro che stavano qui, che sono tutti miei concittadini, turisti compresi>. Nelle sue parole si percepisce tanta forza di non arrendersi neanche difronte al più drammatico degli eventi. Ed è forse la voglia di ricominciare che gli sta dando il coraggio di andare avanti e non fermarsi, neanche quando si estraggono dalle macerie amici e conoscenti ormai privi di vita.
24 agosto 2016, 3.36: la terra ha tremato di nuovo. Questa volta è l’Italia centrale a tingersi di rosso. Amatrice con tutte le sue frazioni, Arquata del Tronto e Accumoli sono crollati sotto le scosse, tante e forti, al punto da radere al suolo molti centri e seppellire moltissimi civili. Dopo la prima, devastante scossa alle 3.36 di questa notte, sono state, infatti, registrate numerose repliche e sono 39 gli eventi sismici localizzati di magnitudo pari o maggiore di 3.0. Da quanto riferito dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), i più forti sono avvenuti nella zona di Norcia (PG) con magnitudo 5.1 e 5.4, alle 04:32 e alle 04:33. Un bilancio drammatico che, al momento, è di un centinaio di feriti e circa 73 morti accertati, tra i centri del Lazio (53) e delle Marche (20). Tra le vittime anche una bambina di 18 mesi ed uno di sei anni trovato privo di vita stretto tra i genitori.
Dal 2004 il 14 giugno viene festeggiata la Giornata mondiale del donatore di sangue proclamata dalla Organizzazione mondiale della sanità. Anche in Italia moltissime associazioni hanno organizzato eventi dedicati al tema e soprattutto in linea con lo slogan scelto per l’edizione “blood connect us all” (il sangue ci connette tutti).
In occasione della prossima Adunata Nazionale di Asti, le Truppe Alpine allestiranno in Piazza Campo del Palio la “Cittadella degli Alpini”, una completa esposizione degli equipaggiamenti, mezzi e materiali in dotazione alle truppe da montagna dell’Esercito Italiano. Gli istruttori presenti nelle singole aree tematiche accompagneranno i visitatori in un coinvolgente percorso durante il quale potranno trovarsi nel mezzo di un’operazione di peace keeping delle Nazioni Unite, attraversare un ardito ponte tibetano, bonificare un campo minato e ricordare gli eventi della Grande Guerra attraverso la mostra realizzata dal Museo Nazionale degli Alpini di Trento.
L’appuntamento è dal 13 (inaugurazione alle ore 11.00) al 15 maggio, dalle 09.30 alle 21.00 (domenica chiusura alle 18.00), con ingresso libero.
Apertura straordinaria per scolaresche e famiglie giovedì 12 maggio dalle 09.00 alle 17.00.
Inizierà il 3 maggio il viaggio all’insegna della difesa e del rispetto dell’ambiente attraverso la corretta gestione dell’olio lubrificante usato, organizzata dal Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati (COOU) con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI). La campagna, che ha già coinvolto istituzioni, cittadini e bambini del Sud e Centro Italia, toccherà, fino al 13 maggio, le città di Siena, Arezzo, Firenze, Prato, Pistoia, Lucca e Livorno 13 giorni alla Toscana.
Partirà il tre Maggio da Grosseto “CircOLIamo”, il viaggio all’insegna della difesa e del rispetto dell’ambiente attraverso la corretta gestione dell’olio lubrificante usato, organizzata dal Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati (COOU) con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI). La campagna, che ha già coinvolto istituzioni, cittadini e bambini del Sud e Centro Italia, toccherà, fino al 13 maggio, le città di Siena, Arezzo, Firenze, Prato, Pistoia, Lucca e Livorno 13 giorni alla Toscana.
Gli oli lubrificanti usati, i rischi per l’ambiente, l’importanza del riciclo dei rifiuti pericolosi e le opportunità per l’economia locale sono i temi principali delle conferenze stampa, che si svolgeranno, come il resto degli incontri, all’interno delle strutture gonfiabili allestite per la campagna COOU e nelle quali saranno presenti i responsabili del Consorzio e le autorità regionali, provinciali e comunali. In ogni tappa il team di CircOLIamo incontrerà i ragazzi delle scuole del territorio, che parteciperanno agli educational loro dedicati e si sfideranno a “Green League”, il progetto che prevede un sistema di giochi online finalizzati all’educazione ambientale. Il progetto si lega a un’iniziativa “storica” del COOU: il primo “CircOLIamo” fu realizzato nel 1994 e quella del 2015-16 è la prima campagna a zero emissioni, perché la quantità di CO2 generata sarà compensata attraverso interventi di forestazione in grado di assorbire la CO2 immessa in atmosfera. Un viaggio che sarà anche social con aggiornamenti in tempo reale che dalle strutture gonfiabili saranno inviate con l’hashtag Twitter #circoliamo2016. Grazie al lavoro del Consorzio, attivo dal 1984, in Italia si recupera circa il 98% dell’olio usato raccoglibile. “La piccola parte che sfugge ancora alla raccolta – spiega il presidente Paolo Tomasi – si concentra soprattutto nel ‘fai da te’: per intercettarla abbiamo bisogno del supporto dalle amministrazioni locali per una sempre maggiore diffusione di isole ecologiche adibite anche al conferimento degli oli lubrificanti usati, e di sensibilizzare al contempo gli operatori dell’informazione e i cittadini sui danni ambientali derivanti da uno smaltimento scorretto di questo rifiuto pericoloso”.
Si svolgerà a Gaeta uno dei più importanti eventi a livello mondiale in tema cocktail e acrobazie. Quarantadue sfidanti, provenienti da tutto il mondo, si contenderanno il primo posto come miglior barman del “Gaeta Passion Flair Competition” , la manifestazione che animerà, il 5 e 6 maggio, il comune laziale. Ilpiazzale antistante il Christian Bar, scelto pr ospitare la sesta edizione della competizione mondiale, si trasformerà in un palco a cielo aperto dove si esibiranno in show acrobatici, big del settore come Tom Dangerous Dyer, Tomek Malek, Alexander Shtifanov e Antonio Mantelli. Densissimo il programma della due giorni che si aprirà martedì 5 maggio con la registrazione dei partecipanti, prima di lasciare lo spazio a un momento dedicato alla moda, un’esibizione di danza che faranno solo da apripista al vero spettacolo delle 20:00: la prima competizione, l’attesissima “Barman mixology”. Il giorno successivo i partecipanti si sfideranno a partire dalle 10 del mattino, eliminandosi l’un l’altro fino al gran finale previsto per le ore 21:00.
«Sin dall’inizio– racconta Francesco Santillo, fondatore della rinomata scuola di barman Passion Flair Bartender di Gaeta e ideatore dell’evento – il nostro obiettivo è stato quello di dare vita ad un progetto di caratura internazionale. Un traguardo raggiunto, oltre che tramite i partecipanti provenienti da molte nazionalità diverse, grazie all’adesione della commissione giudicatrice nominata dalla “WFA World Flair Association”, il massimo organismo del settore. Da allora la competizione ha conquistato una certa fama tra gli addetti al mestiere con nostra grande soddisfazione; oggi puntiamo a fare un ulteriore passo in avanti, ovvero a trasmettere la passione per il bartending ad un pubblico più vasto, cosicché sempre più persone possano apprezzare questo settore in continua espansione».