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Boris Johnson alla ricerca di un portavoce con un tono presidenziale

Boris Johnson si è spinto oltre per dare alla sua amministrazione un tono presidenziale americano. Il premier britannico ha avviato la ricerca di un portavoce che emuli quello della Casa Bianca, protagonista di una quotidiana apparizione televisiva, per mostrare “un impegno più diretto” del governo al pubblico.

Boris Johnson  ha già suggerito tale intenzione all’inizio di luglio, ma solo questa settimana, è stato possibile conoscere il profilo che ci si aspetta dal candidato e le funzioni che questo assumerà. La persona prescelta sarà un professionista esperto nei rapporti con i media “che si sente al sicuro davanti alle telecamere”. Fonti vicine al processo di selezione hanno rivelato la preferenza di Downing Street per la posizione che sarà ricoperta da una donna.

 

La manovra è stata accolta con enorme sospetto. Le recenti dimissioni forzate del Consigliere per la Sicurezza e capo del corpo dei funzionari, Mark Sedwill, sono state interpretate in questo senso: da settembre sarà sostituito dal negoziatore britannico per la Brexit, David Frost, un eurofobo la cui lealtà a Johnson è il suo principale merito, come nel caso di diversi ministri del governo.

Il termine per i candidati alla nuova posizione di portavoce per presentare il proprio curriculum si chiuderà il 21 agosto, perché Downing Street prevede che il prescelto verrà rilasciato in carica con l’arrivo dell’autunno. L’incentivo sarà uno stipendio annuo di oltre 100.000 sterline e “l’opportunità di comunicare con la nazione a nome del presidente del Consiglio”. La sua missione principale sarà “rappresentare il Governo davanti a un pubblico di milioni di persone, attraverso i principali canali televisivi e social network, con la possibilità di influenzare e plasmare l’opinione pubblica”. Tradizionalmente, l’Amministrazione tiene due briefing quotidiani, guidati da un funzionario che risponde alle domande dei media a porte chiuse. I suoi commenti sono attribuiti dalla stampa a “fonti di Downing Street”. Dopo l’estate, rimarrà l’incontro mattutino a porte chiuse, ma il nuovo format prevede che il futuro portavoce prenderà le redini del secondo davanti alle telecamere. La conferenza stampa quotidiana si terrà al numero 9 di Downing Street, adiacente alla residenza ufficiale del primo ministro.

La pandemia di coronavirus ha portato ad apparizioni quotidiane trasmesse in televisione da diversi capi del gabinetto britannico, consulenti scientifici e, a volte, lo stesso Johnson, per più di tre mesi. “Alla gente è piaciuto questo modo diretto e dettagliato di informare il pubblico, e credo che continuiamo a chiedere una forma di comunicazione più stretta”, ha recentemente dichiarato il presidente riguardo a quelle trasmissioni iniziate il 16 marzo, dopo le critiche ricevute per la mancanza di trasparenza nella gestione della crisi. Sono state chiuse il 23 giugno, a parte sessioni specifiche da allora per fare un annuncio ufficiale. Torneranno a settembre o ottobre, ma questa volta ridisegnate per soddisfare le dimensioni e l’ambizione dell’occupante di Downing Street 10, che è stato descritto dalla stampa come un populista postmoderno.

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