Skip to main content

Da Filadelfia, una solidarietà senza confini
con la Drexel Universty grazie all’ Italian Pride

Popoli e Paesi diversi e lontani, uniti nella Solidarietà,
tutti insieme contro un nemico invisibile e insidioso

da un Comunicato degli Studenti della Drexel University  (*1)

Anche coloro che oramai vivono da anni negli U.S.A. non dimenticano la propria identità, non esitando – in questo momento così drammatico per l’Italia – a coinvolgere i due Paesi in una campagna di solidarietà per combattere un nemico comune con il  linguaggio universale della speranza.
Questa è la storia di Mario De Lorenzo, un ragazzo  romano di 20 anni che da oltre cinque anni vive in America con altri studenti italiani, ove ha completato il liceo ed ora è iscritto al terzo anno di ingegneria informatica alla Drexel University di Filadelfia (da notare che in greco antico significa amore fraterno), la prima capitale dove fu firmata la Dichiarazione di Indipendenza degli Stati Uniti (4 luglio 1776) e la Costituzione degli Stati Uniti (1787).

Nella foto una classe di Italiano organizzata dall’Italian Pride alla Drexel University. L’organizzazione utilizza dispositivi di Duolingo per aiutare la conversazione e di Kahoot per cementare la conoscenza della lingua e cultura italiana, tramite attività anche divertenti.

***** *** *****

Mario rappresenta la nuova generazione di emigranti italiani, i nuovi cervelli in fuga (*2) che negli ultimi anni hanno scelto per vari motivi di studiare all’estero, per fare un’esperienza di studio e di vita diversa. Il giovane romano nel 2018 ha fondato una organizzazione studentesca denominata “Italian Pride” per far apprezzare la cultura, la storia e la lingua italiana. Il Club, tra i ragazzi dell‘università americana, ha subito riscosso un entusiastico consenso e da qui è scattata l’idea di sviluppare, una volta tornato in Italia, una raccolta fondi riunendo le due Comunità per aiutare l’Italia.

Sono davvero orgoglioso di essere italiano, orgoglioso di questa Italia dove nessuno si risparmia. I nostri medici italiani, gli infermieri e tutti gli operatori sanitari sono da settimane impegnati senza sosta per aiutare i pazienti colpiti da Covid 19 – così ci racconta Mario – rischiando la loro vita. L’organizzazione studentesca Italian Pride ha lanciato questa raccolta fondi per aiutare tutti i medici ed i loro collaboratori – veri eroi di questa tragedia senza confini – con dispositivi idonei, tute e mascherine per tutelare la loro sicurezza, nonché per procurare ventilatori polmonari all’ospedale di Bergamo Giovanni XXIII e al Policlinico di Tor Vergata, con cui affrontare l’emergenza in corso.”

Qui di seguito le nostre coordinate per destinare quanto raccolto all’emergenza #coronavirus:
https://www.gofundme.com/f/dragons-with-italy

https://dragonlink.drexel.edu/organization/italian-pride

https://www.gofundme.com/f/dragons-with-italy?utm_source=customer&utm_medium=copy_link-tip&utm_campaign=p_cp+share-sheet

***** ***** *****

L’ Italia, uno dei paesi più belli del mondo è ora il secondo paese più colpito dal coronavirus. Ogni giorno, anche se attualmente la situazione sembra accennare ad un minimo miglioramento, si registrano ancora moltissimi nuovi casi e spesso gli ospedali non riescono a tenere il passo con i pazienti da ricoverare, non essendoci abbastanza ventilatori per tutti. Durante questo periodo terribile, molti dei nostri studenti di medicina sono diventati medici per servire i bisognosi. Anche da Cuba, dalla Russia e dall’Albania sono venuti medici e ausiliari per aiutarci in questo momento difficile.
La vita è cambiata: da un walking museum, l’Italia è ora in completo blocco. Tutti i negozi e gli uffici sono chiusi, ad eccezione di supermercati e farmacie. Tutti gli italiani sono in quarantena, non potendo uscire dalle proprie case senza un permesso e un motivo valido. Si debbono attendere lunghe file prima di entrare nei supermercati, tra l’altro con un alto rischio di infezione.

Noi italiani siamo stati i primi ad avvertire l’Europa dei pericoli del virus, ma tutta l’Europa non ha preso sul serio l’avvertimento. I francesi hanno realizzato un video con il nome di  “corona pizze” per prendere in giro gli italiani e l’Inghilterra ha addirittura cacciato una donna da un supermercato, perché italiana.
Ora, tutta l’Europa ci sta ascoltando e chiede il nostro aiuto. Ora è il momento di agire.

Stiamo seguendo le regole che il governo ci ha dettato; stiamo seguendo la quarantena nelle nostre case, uscendo solo per emergenze, ma tutti possiamo essere più attivi durante questa epidemia. I nostri medici, infermieri e molti altri cittadini stanno sacrificandosi per aiutare i pazienti colpiti dal virus e stanno rischiando la vita per farlo. Possiamo aiutarli…. possiamo aiutare l’Italia.
L’organizzazione studentesca Italian Pride sta portando avanti un’iniziativa di crowdfunding a favore dell’Ospedale di Bergamo e del Covid Hospital 4 Tor Vergata di Roma per aiutare i medici e per procurare i respiratori per tutti i degenti. 

Bergamo è tra le città più colpite in Italia, durante la notte abbiamo visto immagini di lunghe file di veicoli militari per trasportare via i cadaveri dal cimitero, non essendoci più spazio per seppellire altri corpi ed aumentando le lunghe liste d’attesa per le cremazioni. Grazie agli Alpini, come sempre in prima linea, a Bergamo è stato comunque aperto un nuovo ospedale da campo.

A Roma (*3) l’Università di Tor Vergata ha predisposto un nuovo centro di emergenza, il Covid Hospital 4 Tor Vergata, dopo che anche l’Università Cattolica aveva riconvertito – sempre per tale emergenza – la Clinica Columbus accanto al Policlinico Gemelli.  
L’Italian Pride si assicurerà di ripartire i fondi tra l’Ospedale di Bergamo, l’Ospedale Covid 4 di Tor Vergata e l’università di Drexel. I fondi destinati alla Drexel University verranno utilizzati per aiutare gli studenti nelle loro necessità di base durante l’epidemia e per pagare i dormitori o alloggi, qualora non potessereo ritornare a casa.

Coloro tra noi che sono potuti rientrare in Italia stanno tutti seguendo la quarantena rispettando le regole per superare questa epidemia il più presto possibile. Ma non è abbastanza. Molte persone sono là fuori a rischiare la vita per proteggere i nostri connazionali meno fortunati di noi.
È il nostro momento di proteggere l’un l’altro, finchè perdurerà questo virus. È tempo di preservare l’Italia: per favore, l’Italian Pride chiede anche a Voi che ci leggete di partecipare con una piccola donazione, che sarà di grande impatto in questa guerra.

Sarà un lungo viaggio, ma tutti insieme ce la faremo….. #celafaremo

NOTE A MARGINE
(*1)
il presente testo è pervenuto ieri lunedì 6 aprile alla Redazione della Consul Press e da noi pubblicato per il notevole valore positivo che emerge dallo stesso messaggio, a prescindere da un periodare a volte incerto. Si è ritenuto opportuno non riportare le  cifre sui casi di contagi, ospedalizzazioni e decessi, in quanto riferentesi presumibilmente a circa 2 settimane fa, quindi ora notevolmente variate. Sono stati invece inseriti alcuni aggiornamenti, come ad esempio l’entrata in funzione del nuovo Ospedale di Bergamo, approntato con esemplare efficienza dal Corpo Militare degli Alpini, nonchè un “Grazie”anche al Governo dell’ Albania  
(*2) – l’argomento dei “cervelli in fuga” è stato più volte afffrontato dalla Consul Press, pubblicando dibattiti, tavole rotonde nonché docu-film proiettati presso il Caffè Letterario HoraFelix, visionabili sul sito internet di questa Testata giornalistica.
(*3) – La “situazione Ospedaliera” di Roma e Provincia è stata già nel mese di marzo ampiamente analizzata dalla Consul Press, senza risparmiare critiche alle Oligarchie Regionali Politiche, con particolare riferimento all’episodio dell’ Ex Ospedale Forlanini, tema su cui presto desideriamo ritornare. E, polemiche a parte, un “Grande GRAZIE” va a tutti i medici, ricercatori, assistenti, personale infermieristico, cappellani ospedalieri e a tutti coloro che  si sono impegnati sul campo ! _____________G.M.

Lascia un commento