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Dal 664 al 666 moderno

LE ORIGINI DEL SATANISMO 
Da Caterina de Medici alla corte del re Sole,
fino all’attuale Satanismo Spirituale.

Il Satanismo è in aumento e non risulta più legato alle sette. La maggioranza delle varie correnti attualmente diffuse sono state sviluppate negli USA degli  anni ’60 del ‘900. Ma le origini sono molto più antiche.

Risalgono al XVII secolo e anche prima, alla corte del Re Sole Luigi XIV e circondano la figura di Catherine La Voisin. Il suo vero nome era Catherine Deshayes e iniziò a dedicarsi alla chiromanzia e alla fisiognomica quando la gioielleria di suo marito fallì. Successivamente sviluppò la pratica di chiaroveggenza. La maggioranza delle richieste della clientela si incentravano su riti d’amore e sulla morte di familiari per eredità. La Voisin era una brava avvelenatrice e non mancò nel suo obiettivo. Iniziò anche a creare afrodisiaci. Organizzò le prime messe nere, per far sì che la clientela potesse chiedere a Satana la realizzazione dei propri desideri. Una donna faceva da altare con una ciotola  dove veniva messo un bambino che veniva sacrificato. La popolarità della Voisin crebbe ed ebbe molti clienti appartenenti alla nobiltà francese. Tra cui Madame De Montespan, l’amante del re Sole. La quale chiese alla Voisin di essere amante del Re e riuscì ad esserlo dopo messe nere e afrodisiaci vari somministrati. Nel 1673 quando il re Sole sembrò trascurare la Montespan altre messe furono fatte per l’unione che durò fino l 1679, quando la Montespan chiese a La Voisin la morte sia del re che della sua nuova amante Angelique de Fontanges. Non era l’unica avvelenatrice dell’epoca e un’inchiesta contro gli avvelenatori la portò in stato d’arresto. Non fu mai torturata sebbene avrebbero potuto farlo e La Voisin non fornì nessun nome tra i suoi clienti anche se affermò in cosa consistesse il suo lavoro. Nel 1680 fu processata a morte per stregoneria e la figlia, quattro mesi dopo la sua morte dichiarò tutte le vicende che riguardarono il tentato omicidio al re e alla sua amante, che per ragioni particolari e del tutto fortuite per il re non avvenne mai. La Voisin uccise, tra le mille e le duemila e cinquecento persone.

La vicenda di La Voisin non è la più antica, le messe nere del barone Gilles de Rais, durante le quali si dice che stuprò e uccise 140 bambini e adolescenti con metodi perversi,  portarono anche  lui alla morte per esecuzione nel 1440, duecento anni prima della nascita di La Voisin.

Nel 1574 Caterina de Medici organizzò una messa nera, in cui venne sgozzato un bambino e interrogò Satana tramite testa mozzata del bambino.

Il Satanismo non era solo fatto di omicidi e orge. Frazer scrisse nel Ramo d’oro della messa nera di Saint-Sécaire, come una semplice parodia blasfema della messa, un tipo di celebrazione per preti. Come anche le messe nere del ‘700 di Sir Francis Dashwood, barone di Le Despencer presso il suo Hellfire Club.

Il satanismo, sia in forma violenta che parodistico è stato per centinaia di anni elitario. Nella visione popolare invece c’era il sabba, in riferimento ai riti pagani andati perduti. Come il processo di Zugarramurdi in Spagna nel 1610 e svariati processi in tutta Europa e anche nel nordcontinente americano citando appunto il processo di Salem.

Erzsébet Báthory, la sanguinaria contessa magiara della Transilvania a cavallo tra il ‘500 e il ‘600 in nome della magia nera uccise centinaia di persone, amava farsi il bagno nel sangue delle vergini, credendo che fosse un rimedio per la giovinezza, manifestando il suo affiatamento per Satana inteso come massima autorità della magia nera.

I criminologi hanno definito le sette sataniche contemporanee deviate e fanatiche, spiegando che se non ci fosse il Satanismo si sarebbero appellati ad altro per giustificare le proprie perversioni sanguinarie. Il resto del Satanismo attuale, in crescita nei giovani ha origine negli USA degli anni ’60, in maniera molto spirituale. Ma le origini delle pratiche nascono dai ceti alti, in maniera elitaria, non come anticonformismo ma come inumanità. Omicidi, sangue e sesso non più come rituali semi pagani delle streghe popolari, ma come mezzo per ostentare il proprio potere già affermato nella società. Come una vera rivoluzione delle norme sociali, una sostituzione a Dio, padrone della vita e della morte.

Per centinaia di anni parti della nobiltà hanno consumato segretamente rituali satanici del genere, tanto da fare sviluppare teorie complottistiche della nobiltà nera. Come ogni parodia ha sempre un fondo di verità. La megalomania del potere, simile a quella  negli anni ’70 del dittatore della Repubblica Centro Africana Bokassa, si manifesta nell’ auto incoronarsi Imperatore come Napoleone e nel mangiare la carne umana. Se Bokassa fosse stato un nobile di quegli anni avrebbe fatto le stesse cose, usando il Satanismo dell’epoca per amplificare le proprie azioni su un obiettivo: sostituirsi a Dio.

Satanismo inteso come antagonista della chiesa che raffigura il bene, malgrado i Borgia e papi che scrissero grimori per evocazioni demoniache, fino ai giorni d’oggi, in cui il Satanismo è quasi visto come il lato libertario della chiesa cristiana.

Il problema è che il ruolo dell’archetipo di Satana, lo hanno sempre scelto gli uomini e le donne per lui, e ognuno ha sempre contribuito a graziarselo nella maniera a lui o a lei congeniale. Omicidi, orge, blasfemie parodistiche o semplici atti di fede spirituale accompagnano ciò che è stato definito anticamente come l’Avversario per eccellenza.

Eppure il Satan ebraico della Bibbia, appunto l’avversario, era una sorta di pubblico ministero di un processo d’oltretomba in cui l’accusato era l’uomo e il giudice era Dio.

                                                                                                                                            om   Enrico Paniccia

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