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DP Magazine: l’intervista alla sua ideatrice Paola Piscopello

Digital Professional Magazine è una rivista online che si occupa di notizie, eventi formativi, workshop e comunicazione dell’area digitale, fiscale per il mondo imprenditoriale, le PMI e gli studi professionali. DPM è anche uno spazio dedicato allo storytelling ed al brand-journalism, della comunicazione e formazione digitale per le aziende e gli studi professionali.

Riportiamo un’intervista fatta alla sua ideatrice Paola Piscopello, Dott. commercialista ed esperta in Comunicazione.

1. Cosa l’ha portata a ideare Digital Professional Magazine, e com’è nata l’idea di un magazine interamente al servizio del professionista?
La trasformazione digitale ed il cambiamento conseguente per le professioni (come da me definite: liberi professionisti ed imprenditori) richiedono un costante aggiornamento e dunque l’idea è nata da questa “necessità”.

2. Dpm nasce con l’intento di creare uno spazio dedicato allo storytelling ed al brand-journalism in cui raccontare attraverso articoli, interviste ed interventi le nuove realtà professionali ed imprenditoriali. Qual è il valore aggiunto di Dpm per il professionista, che vantaggi questo trarrebbe dalla condivisione digitale?
Il valore aggiunto per le “professioni” è trovare uno spazio e dunque una “zona di comfort” in cui raccontare la propria impresa: non ci dimentichiamo che le “professioni” sono delle imprese. Raccontare l’impresa significa comunicare la propria attività, condividere progetti ed idee.

3. Oltre alla condivisione di idee e di esperienze professionali, Dpm si occupa anche di formazione digital. Secondo lei quanto incide la formazione digitale, e quali sono i rischi per chi non rimane aggiornato?
La formazione digitale è l’essenza della nostra realtà: chi non si aggiorna è “fuori” nel breve periodo.

4. L’internet è pieno d’informazioni, Dpm si propone, avvalendosi di un team di giornalisti e di professionisti del digitale, di fare da filtro. Quali sono gli argomenti a cui verrà dato più rilievo? Verranno forniti aggiornamenti continui sulle novità del digitale, l’intelligenza artificiale, la formazione anche online ma soprattutto offline.

5. Una parte fondamentale di Dpm come abbiamo detto è la condivisione. A tal fine Dpm si avvale dei social. In che modo verranno gestite le informazioni raccolte attraverso i social media?
Le informazioni gestite attraverso i social “sbarcheranno” in progetti condivisi, per coloro che avranno una vision a 360° e proiettata nel futuro. Ogni figura “professionale” farà parte della digitalfactory, un ambiente unico in cui si intesseranno relazioni per potenziare la comunicazione, la formazione e l’espletamento di progetti comuni.

6. Rivista di settore o piattaforma formativa, Dpm sembra essere entrambe le cose, lei come lo definirebbe?
Assolutamente così!

Paola Piscopello

Dott. Commercialista – Revisore Legale (paolapiscopello.it)
Laurea in economia aziendale. Mi occupo di consulenza fiscale per PMI e ditte individuali. Professionista delle relazioni pubbliche e della comunicazione. Direzione eventi aziendali.

Manuela Rella

Laureata in lettere moderne, con specializzazione in comunicazione.Giornalista professionista. Ufficio Stampa ed Eventi. Appassionata di comunicazione digitale e social, offro consulenze come web content editor e web writer per aziende e professionisti.

 

nella foto di apertura da sinistra Luigi De Seneen, Paola Piscopello, Manuela Rella, Maurizio Pimpinella, Staff DPM e Elena Matteucci

 


Edoardo Maria Franza

Giornalista Pubblicista e Praticante Forense