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Elezioni europee: in aumento le fake news sul web

Aumenta del 28% rispetto al bimestre precedente la disinformazione online sul tema delle elezioni europee che si terranno il prossimo 26 maggio. E’ quanto rivelano i dati del secondo numero dell’Osservatorio sulla informazione e disinformazione online pubblicato dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AgCom).

Lo spazio riservato al tema delle elezioni europee sia dalle fonti di informazione che da quelle di disinformazione si attesta su valori superiori rispetto ai bimestri precedenti, e presumibilmente aumenteranno ancora una volta giunti in prossimità del voto di maggio. I contenuti della disinformazione rispetto a quelli informativi (soprattutto di Tv e radio) “tendono a concentrarsi su tematiche con un forte impatto emotivo (incluse quelle di rilevanza europea) piuttosto che sullo specifico argomento delle elezioni europee”. I dati sono il risultato dell’esame di milioni di documenti “generati da migliaia di fonti che mostrano un incremento dello spazio complessivamente dedicato al tema sia dall’informazione che dalla disinformazione”. 

Nello specifico, tra i temi di rilevanza europea, l’Eurobarometro ha osservato che criminalità, immigrazione e disoccupazione continuano ad essere i più trattati in Italia dalle fonti di disinformazione. La disoccupazione è il tema più trattato da televisione, radio, quotidiani e fonti editoriali online; mentre la criminalità (11%) è la tematica più trattata sia dai siti che dalle pagine/account social di disinformazione. Infine, l’immigrazione (9%) è quella su cui la disinformazione incide maggiormente.

Non solo elezioni europee, l’Osservatorio si occupa di monitorare il livello della disinformazione in generale. Nel primo bimestre 2019, si registra un aumento totale della disinformazione online prodotta in Italia da siti web, pagine e account social (+10% nel giorno medio di gennaio, +4% nel giorno medio di febbraio). Crescono, rispetto al 2018, i contenuti dedicati ai fatti di cronaca, seguiti dalla politica e dalla scienza e tecnologia. Nello specifico, si riscontra inoltre una sempre più marcata concentrazione della disinformazione in relazione agli argomenti di cronaca e politica, che congiuntamente rappresentano il 56% del totale dei contenuti fake, 3 punti percentuali in più rispetto alla media del 2018. 

L’analisi del contenuto testuale di tutti gli articoli prodotti dai siti di disinformazione nei primi due mesi dell’anno evidenzia inoltre l’emergere di 5 principali tematiche oggetto di trattazione, quali cronaca nera e giudiziaria, politica e affari di governo, lavoro e stili di vita, questioni economiche e condizioni meteorologiche.