Ideato dalla giapponese Intelligent Systems e pubblicato da Nintendo, quello di Fire Emblem è un franchise popolare e longevo che ci propone, in questi J-RPG, indimenticabili avventure cavalleresche da ormai più di 30 anni. Si, perché il primo episodio della fortunata serie Fire Emblem è stato pubblicato ad aprile 1990 e soltanto in Giappone. Abbiamo dovuto attendere novembre 2003 per vedere “FE” commercializzato negli Stati Uniti mentre in Europa abbiamo dovuto attendere fino a luglio 2004.
I franchise Nintendo sono garanzie di successo nel mondo videoludico. D’altronde, Mario, The Legend of Zelda e i Pokemon hanno raggiunto, o sono prossimi a raggiungere, le tre decadi di attività, sempre supportati dalle preferenze, se non addirittura dall’affetto, degli appassionati: li indico come “adolescenti di ogni età” per abbracciare gli adolescenti di oggi e gli adolescenti degli anni ’80 e ’90 che oggi adolescenti non lo sono più soltanto per una questione anagrafica, non di certo per lo spirito e l’anima.
In Engage si apprezza la linearità della storia. A differenza di alcuni capitoli precedenti (su tutti voglio ricordare “Fates”), le scelte nei dialoghi o nell’affrontare le diverse missioni, non influenzano il procedere della narrazione. Sicuramente una limitazione alla rigiocabilità che viene però compensata dalla nuova veste grafica e dai dettagli delle ambientazioni. I costumi dei personaggi sono sgargianti nei colori, con toni forti e contrasti marcati dove il rosso violento e il blu elettrico dominano la scena fin dalla copertina del gioco. L’introduzione, in computer grafica, si lascia guardare con soddisfazione: è fluida e senza scatti, come le scene animate con le evocazioni dei personaggi “storici”.
Con questo titolo, si continua ad apprezzare la potenza di una console, la Nintendo “Switch”, ormai sul mercato da quasi 6 anni ma che si mostra sempre all’altezza delle sue rivali, sia in termini di potenza che di grafica.
Tornando a Fire Emblem Engage, come tutti gli appassionati sanno, i combattimenti sono incentrati sul sistema di forza e debolezza tipico della morra cinese con la differenza che “sasso/carta/forbice” è sostituito da “spada/lancia/ascia” ed arricchito inoltre da unità di cavalleria, archi, pegaso e draghi a dare profondità e strategia all’esperienza con debolezze e resistenze reciproche.

Forse, proprio per celebrare il
quasi 30ennale della serie,
Engage ci ripropone personaggi iconici di Fire Emblem ma non come personaggi “attivi”: Marth (che fece il suo debutto nel primo capitolo della serie), Lucina (la mia favorita), Celica e tanti altri sono delle “guest-star” che appaiono in splendide animazioni quando evochiamo le loro abilità. E’ proprio questa la peculiarità di questo capitolo: attraverso degli “anelli emblema”, si possono evocare gli iconici personaggi per poter utilizzare le loro devastanti peculiarità in battaglia.
Starà all’abilità del giocatore individuare quale abilità assegnare ad un personaggio piuttosto che ad un altro affinché il repertorio di azioni di attacco sia il più completo e variegato possibile. Sicuramente, i giocatori che vorranno “platinare” il gioco (completarlo raggiungendo il 100% in ogni caratteristica ed aspetto) avranno il loro bel da fare nell’abbinare tutti i protagonisti del titolo ai vari combattenti facendo ruotare l’assegnazione degli “anelli emblema”.
Per la gioia dei collezionisti di “amiibo”, anche in questo capitolo è previsto l’utilizzo delle statuine dei personaggi dell’universo Nintendo; dotate di chip “NFC”, una volta accostate al sensore NFC della console, forniscono bonus, items utilizzabili nel gioco oppure sbloccano capitoli della storia principale. Nella fattispecie, parliamo di brani musicali e costumi nello stile del personaggio raffigurato dall’amiibo che si utilizza.

Certo, gli appassionati della saga, come quelli delle statuine “chippate” (ndr dotate di chip) staranno sicuramente trepidando e invocando la pubblicazione dell’amiibo di Alear (il/la protagonista di questo capitolo) ed in effetti c’è da chiedersi “come mai Nintendo non ha previsto la pubblicazione di qualche amiibo dedicato a FE:Engage direttamente per il day-one“? Probabilmente la “grande N” vorrà prima valutare i dati delle vendite del gioco… d’altronde anche l’amiibo di Byleth, il protagonista di FE:ThreeHouse fu messo in vendita diverso tempo dopo la pubblicazione del gioco, tra l’altro “affiliato” al titolo SuperSmashBros. Altra nota che lascia perplessi: a differenza di quanto avviene di solito, gli amiibo saranno utilizzabili, nel numero massimo di 5 per volta, ogni 24 ore e non più una volta al giorno, una sottile differenza che ha comunque scatenato polemiche sui social.
Dopo i capitoli per la console portatile di Nintendo, il “caro” 3DS che ricordo con nostalgia e che faceva della funzione street-pass un suo punto di forza, le interazioni on-line tra utenti sono state decisamente trascurate se non abbandonate ma, in Engage, una volta sbloccata la “Torre delle Prove”, si potranno mettere alla prova le proprie abilità con gli altri giocatori, in maniera competitiva o collaborativa, cimentandosi nelle prove “Staffetta” e “Altrotempo”.
Nelle prove “Staffetta”, si affrontano scontri da 10 turni ma giocandone soltanto due per poi lasciare “il testimone” ad altri giocatori on-line oppure subentrare ad altri giocatori nelle sfide da loro avviate. In caso di successo ci sono ricche ricompense per tutti coloro che hanno partecipato alla battaglia. Le prove “Altrotempo” invce, permettono di affrontare scenari e squadre allestite da altri utenti e potremo, a nostra volta, preparare scenari e squadre per gli altri giocatori.
Quindi, finalmente, torna “l’on-line” anche se ci dobbiamo accontentare di modalità ascincrone di gioco.
In conclusione, Engage è un buon capitolo della saga, valido per i fans e gli appassionati del brand ma anche un valido punto di inizio per coloro che vorranno approcciarsi a Fire Emblem, avendo la possibilità di conoscere anche la maggior parte degli eroi che nel corso di questi ultimi trent’anni (!!!) hanno popolato gli schermi delle console Nintendo che si sono succedute nel corso degli anni.
Buona partita!