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Giovanni Pastorelli, un eroe italiano dimenticato, nato nel Nizzardo 1859

Giovanni Pastorelli, Colonnello italiano caduto nei pressi di Tripoli durante la “Piccola guerra” 1911

Raffaele Panico

Per Piccola Guerra nell’Italia dei primi anni Venti del XX secolo si intendeva il conflitto italo-turco; oggi pochi ricordano, dopo la tragica ascesa al potere del fascismo e l’ingloriosa nefasta inutile entrata nella seconda guerra mondiale. La gloriosa guerra contro l’impero Ottomano del 1911 conclusa felicemente con la Pace di Losanna del 1912 era appunto la Piccola Guerra. Il Regno d’Italia dopo la Piccola Guerra a breve giro si trovava il 24 maggio del 1915 a schierarsi con La Francia, la Russia e l’Inghilterra nel conflitto già in corso d’opera, di fatto la IV guerra d’Indipendenza, detta Grande guerra.

Giovanni Pastorelli, “colonnello di origine brigasca, all’epoca La Brigue era italiana” era nato a Nizza da una famiglia brigasca, il 29 marzo 1859, poco prima del passaggio di gran parte del Nizzardo alla Francia, a seguito degli accordi di Plombièrers tra Cavour e Napoleone III. Col Trattato di Parigi del 1947 anche Briga e Tenda passarono alla Francia. Pastorelli prese parte alla guerra italo-turca in Libia e cadeva nella battaglia di Ain Zara, a 10 km da Tripolo il 6 dicembre 1911. Si era arruolato nel Regio Esercito italiano e prese il grado di colonnello. Nel suo paese d’origine gli venne dedicato un monumento. Nel 1947 a seguito del Trattato di Parigi il comune passavo alla Francia, con la clausola “optanti”, finiva per essere francesizzato con gli abitanti rimasti del municipio.

Il monumento a lui dedicato era opera del torinese Davide Calandra. Veniva inaugurato nel 1914 e fino all’annessione alla Francia 1947 si trovava in Piazza San Martino, davanti al comune di Briga Marittima. Venne poi spostato alla periferia del paese lungo il Levanza e il nome apposto nella targa del monumento del Colonnello venne francesizzato in Jean Pastorelli. Mentre in Libia ad Ain Zara dove è caduto in battaglia, la targa venne sostituita con un generico champ d’honneur. Al colonnello Giovanni Pastorelli sono dedicate una via nel quartiere periferico Barona a Milano, una via nel centro di Nizza Rue Jean Pastorelli; a Briga Marittima una via nei pressi di Avenue Général De Gaulle ha il toponimo Rue Jean Pastorelli.  In Italia  troviamo una palazzina di alloggi presso la Scuola di Fanteria dell’Esercito Italiano a Cesano, alle porte di Roma. La salma di Giovanni Pastorelli, come per Nazario Sauro sul confine orientale d’Italia, venne traslata dal cimitero di Ain Zara nel nuovo Sacrario Militare Italiano presso il Cimitero Cristiano di Tripoli costruito nel 1955 e dal 1969 riposa nel Sacrario dei Caduti d’Oltremare di Bari a seguito dell’esodo degli italo-libici.

In questa foto (tratte da wikipedia) notiamo la vecchia posizione del monumento a Giovanni Pastorelli davanti al municipio di Briga Marittima in una cartolina del 1925 e la cartolina commemorativa del 1914. Infine l’odierna targa francesizzata del monumento riposizionato dopo il 1947.

 

Si ringrazia il nostro lettore Maurizio Ghirotto latore di questa segnalazione e desiderata “per dare giusta considerazione e valore all’operato in vita del Colonnello Giovanni Pastorelli” con l’augurio, ci teniamo molto, che oggi in Europa con nuova sensibilità e rispetto la targa originale in italiano verrà ripristinata.

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