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IL SEMAFORO (….”atto primo”) i partiti ad un incrocio pericoloso

AL SEMAFORO “INCANTATO”
…… la viabilità ingolfata dalla partitocrazia 

L’Italia si è fermata ad un semaforo allo scattare del colore giallo –  …. è ad un incrocio e deve trovare la via per proseguire la corsa. 
Diritto non si può andare, più avanti è crollato un ponte, la strada è interrotta,
si sta lavorando per ripristinare nel più breve tempo possibile la viabilità. La rimozione delle macerie ha richiesto molte giornate di lavoro, poi il sequestro posto dall’autorità giudiziaria ha ritardato l’inizio dei lavori, se tutto va bene, il prossimo anno, forse nel mese di agosto, si potrà circolare sul nuovo ponte.

Per ripartire dall’incrocio, al momento in cui scatterà il verde, ci sono due possibilità, prendere la strada sulla destra o, eventualmente, quella sulla sinistra. Per alcuni mesi, dopo il crollo del ponte, è stata utilizzata la strada di destra, ma la deviazione del traffico pesante l’ha resa quasi impraticabile, il manto stradale si è deteriorato, si sono create numerose buche, c’è stata una foratura, è stato chiamato il soccorso stradale e dopo quel fatto si ha un po’ di timore a riprenderla.

Gli abitanti della zona hanno richiesto la sistemazione del manto stradale, il ministro delle infrastrutture e dei trasporti ha subito nominato una commissione per verificare i costi ed i benefici, la commissione si è già riunita più volte e quanto prima renderà pubbliche le sue determinazioni, ma per il momento sulla strada non si vede l’inizio dei lavori, molti cartelli indicano rallentamenti o deviazioni, la viabilità appare insicura. 
La strada sulla sinistra non è stata mai utilizzata, non è in piano come quella di destra, sale in collina ed attraversa anche alcuni boschi. Prima che il ponte crollasse si era provato ad utilizzarla ma il tracciato un po’ impervio ne aveva sconsigliato l’utilizzo, ora che diritto non si può andare, che la viabilità sulla strada di destra risulta insicura, l’unica via d’uscita appare proprio quella di sinistra.

I colori del semaforo sono tre, ma stranamente corrispondono anche ai colori di tre forze politiche italiane, l’incrocio con la strada di destra e quella di sinistra poi definisce la collocazione di due forze politiche. 
Il giallo è il colore del M5S fermo al centro dell’incrocio, il verde è il colore della Lega in attesa sulla strada di destra, il rosso è il colore del Partito Democratico in osservazione sulla strada di sinistra.

Nel semaforo il colore giallo preavverte il cambio di stato, tra il verde e il rosso, è la situazione in cui si trova il M5S che uscito da un’esperienza con la Lega – colore verde – ne tenta una nuova con il Partito Democratico – colore rosso. 
Nel semaforo il colore verde indica la via libera, forte di un successo alle elezioni europee e di buone percentuali nei sondaggi la Lega chiedeva via libera per nuove elezioni politiche. 
Nel semaforo il colore rosso indica la fermata, una fermata di riflessione è quello che chiede il Partito Democratico, l’invito è rivolto al M5S, la strada sulla sinistra è impervia, si attraversano boschi, non si sa come andrà a finire.

Il francobollo “PRUDENZA SULLA STRADA” fu emesso il 7 agosto del 1957 e mostra il colore rosso dove sulle strade, nella realtà, c’è il colore verde, in Italia c’è molta confusione nei colori, soprattutto tra il verde ed il rosso nel mese di agosto,

Alessandro Ricci

 

 

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