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Imprese e Solidarietà a Trieste

A.B.C.  – Associazione per i Bambini Chirurgici del Burlo onlus: 
una donazione da Confindustria Friuli Venezia Giulia

servizio a cura di Massimiliano Morreale

Trieste, 7 luglio 2020.

Nella foto in apetura: Massimiliano Ciarrocchi, Direttore Confindustria  Friuli Venezia Giulia e Giusy Battain, Presidente di ABC Onlus

A.B.C. l’Associazione per i Bambini Chirurgici del “Burlo onlus” ha ottenuto una donazione da parte della Confindustria Friuli Venezia Giulia. La dotazione è di 10.000,00 euro molto utili per sostenere le attività a favore dei bambini. Bambini che hanno affrontato, o stanno affrontando, un percorso chirurgico all’ospedale infantile di Trieste anche con la vicinanza e l’immancabile supporto delle rispettive famiglie.

In particolare, la donazione della Federazione Regionale degli Industriali ha già consentito all’associazione A.B.C. di portare avanti alcuni progetti avviati durante l’emergenza COVID. Si permetterà ora in questa nuova fase che i progetti vengano ulteriormente sviluppati per rispondere sempre meglio ai bisogni dei bambini con patologie chirurgiche seguiti dalle loro famiglie. 

Nel dettaglio, parte della donazione è già stata impiegata per l’acquisto di software che implementano la funzionalità dei respiratori per la terapia intensiva dell’IRCC Burlo Garofolo. Si tratta di due software “alti flussi”, che hanno consentito di migliorare la performance dei ventilatori in modo non invasivo (senza necessità di intubazione) e di un software “di reclutamento”, utilizzato nel caso di patologie polmonari più gravi. I software donati durante il lockdown-confinamento resteranno come dotazione del Burlo anche post-emergenza, ampliando quindi la strumentazione della Terapia Intensiva e di Rianimazione. (nella foto la Sala della conferenza stampa)

Il contributo di Confindustria Friuli Venezia Giulia andrà inoltre allo sviluppo del progetto “A.B.C. Ti ascolta”, una linea telefonica gratuita finalizzata all’ascolto e al supporto psicologico messa a disposizione delle famiglie che ne facevano richiesta. Un sostegno “a distanza” resosi necessario nei mesi della chiusura in cui le famiglie si sono trovate ad affrontare momenti particolarmente difficili e nuove preoccupazioni per la salute dei loro bambini, senza poter contare sul supporto degli incontri di persona. La situazione di emergenza generata dal Covid-19, infatti, ha generato ulteriore fragilità in chi stava già vivendo una situazione emotivamente delicata; pertanto A.B.C. si è attivata per offrire alle famiglie nuovi strumenti affidabili per aiutarle a mantenersi salde e calme. Dato il notevole apprezzamento raccolto, questo progetto sarà ora sviluppato per diventare in futuro un supporto continuativo che completi il sostegno emotivo svolto da A.B.C. durante la degenza. In futuro questo progetto potrà arrivare a oltre 200 famiglie all’anno.  

Infine, la donazione di Confindustria Regionale aiuterà l’Associazione ad accogliere nelle case A.B.C. le famiglie provenienti da fuori Trieste.

“Ringraziamo Confindustria Regionale e in particolare il suo Presidente, Giuseppe Bono per questo importante contributo – ha dichiarato Giusy Battain, Fondatrice e Direttrice A.B.C. Associazione per i Bambini Chirurgici del Burlo onlus – Oggi con questa donazione potremo fare nuovi e importanti passi avanti sviluppando il sostegno per tante famiglie che affrontano ogni giorno grandi difficoltà e che questi tempi hanno messo ulteriormente alla prova. Il contributo di Confindustria Regionale rappresenta una ripartenza, un modo per migliorarci e per essere ancora di più al fianco dei piccoli pazienti e dei loro genitori”.

“Di fronte alle situazioni di fragilità, in particolare in questo momento ancora più delicato per la vita di tutti, è necessario che ognuno faccia la sua parte, con responsabilità e gesti concreti – ha affermato Giuseppe Bono, Presidente Regionale di Confindustria – Per questo motivo, abbiamo voluto come Federazione Regionale degli Industriali agire per dare anche noi un sostegno a chi si prodiga attivamente nei confronti dei bambini con patologie chirurgiche e delle loro famiglie”.

 

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