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Intervista a Francesca MARTI: “Recitando trovo la mia vita e incontro la mia persona”.

Un’artista completa e poliedrica, ballerina, cantante, attrice teatrale e televisiva. Francesca MARTI  ci racconta la sua storia.

Francesca, com’è nata la tua passione per lo spettacolo?
“Da piccolina ho studiato danza classica e alcuni successi in dei concorsi per teen-agers mi hanno dato lo stimolo a cimentarmi in questo mondo e a perseguire i miei obiettivi. Quindi ho iniziato a studiare recitazione (Accademia “Enzo Garinei”, n.d.r.) e, fortunatamente, ho iniziato subito a lavorare al Teatro “La Chanson” di Roma, con Isabella Biagini, ed è stata una grande opportunità, per la mia formazione, poter studiare e lavorare contemporaneamente.

Ballerina, doppiatrice, cantante, attrice teatrale e televisiva, tra tutti questi, qual è il talento che più senti tuo?
“Ciò che amo del mio lavoro è il potermi esprimere, quindi il canto, il ballo, la recitazione che mi danno la possibilità di farlo in maniera completa. Non sento mio, invece, il posare come modella o sfilare. Mi è capitato di farlo tempo fa ma non sono state esperienze che mi hanno appagato. Invece, recitando, vivo il personaggio ed è come se vivessi un’altra vita: è una cosa che mi intriga e mi affascina. Il recitare mi soddisfa più di ogni altra cosa perché mi permette di esprimermi.

I personaggi che interpreti, quanto “ti rimangono dentro”? Quanto assimili dalle loro storie?
“Diciamo che assimilo quasi tutto dai personaggi. Li studio, “li faccio miei”. Finché un personaggio non lo sento mio, non riesco ad interpretarlo nella maniera giusta. Ho interpretato ruoli drammatici e comici, ho lavorato molto con Silvio Spaccesi, eppure il ruolo che interpretai in uno spettacolo su Anna Frank, drammatico ovviamente, mi ha lasciato dentro qualcosa in più. Si, preferisco i ruoli drammatici a dispetto del fatto di aver lavorato tanto di più in commedie e aver interpretato tanti ruoli “brillanti”…”

Quale spettacolo ti ha lasciato il ricordo più forte? Ce n’è uno in particolare che pensi abbia segnato la tua storia?
“Mi viene di rispondere ‘tutti’. Quando recito sono felice, recitando trovo la mia vita e incontro la mia persona. Potrei raccontarti di quando ho lavorato con Giorgio Albertazzi e di ciò che lui mi ha lasciato. Un maestro! …ma farei un torto a tutti gli altri grandi con i quali ho lavorato. Comunque, ogni ruolo che interpreto, è per me una magia e non lo dimentico mai.

Tra le tue performance più recenti ci sono molte collaborazioni con la scrittrice e regista teatrale Laura MASIELLI che più volte ha portato il teatro ai sofferenti…
“Si, con lei abbiamo portato in scena Anna Frank e la maglietta della Roma, la tragica storia de La sposa bambina, e da ultima (andrà in scena il 14 agosto, n.d.r.), la più leggera L’abito fa la diva o no? incentrata sui sogni di una donna che non si rassegna al suo status di casalinga per poi scoprire il disagio, la tristezza e la sofferenza di grandi dive del passato…” 

Che rapporto hai con i Social?
“Non buonissimo, li trovo utili ma prediligo il contatto umano. Sono utilissimi ma preferisco usarli per quanto credo sia giusto, ad esempio con facebook ho rintracciato persone care con cui avevo perso i contatti ma niente di più…”

Lontano dalle scene, chi è Francesca, quali sono le tue passioni?
“Le mie passioni sono sempre intorno al teatro: amo leggere, prepararmi, studiare. Mi ritengo una persona semplice. Sono una donna molto timida. Anche tanti altri attori ho saputo essere terribilmente timidi, da Gigi Proietti – si racconta che non riuscisse ad entrare da solo nei bar – a Vittorio Marsiglia, bravissimo attore comico col quale ho avuto il piacere di lavorare.

Ringraziando Francesca, la salutiamo con un arrivederci ai prossimi giorni, quando ci presenterà i suoi prossimi impegni a teatro.

 

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