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Italia Azzurra dal 1934 al 2017

Amarcord sulle “NOTTI MAGICHE”… &  Dintorni  

Lunedì 13 novembre, a Milano, nello stadio Meazza, si è consumata la squalifica della nazionale di calcio italiana, i nostri azzurri, dai campionati del mondo di Russia 2018.

Non è la prima volta che succede, dal 1934, anno di inizio della partecipazione della nazionale italiana, l’evento si è verificato soltanto nel 1958, quando il torneo si doveva svolgere in Svezia (1*), da allora sono passati una sessantina di anni e nel frattempo gli azzurri hanno conquistato la coppa nel 1982 in Spagna e nel 2006 in Germania.

Si sperava nella buona Ventura. C’erano degli scettici, ma molti erano gli ottimisti, secondo loro, a Milano, la nazionale avrebbe recuperato la sconfitta subita all’andata in Svezia ed avrebbe mandato a casa la nazionale giallo blu. Ma non è andata così. In novanta minuti, più cinque di recupero, gli azzurri, malgrado i tentativi, non sono riusciti a mettere almeno un pallino nella rete svedese.

Nel Meazza, un pubblico numeroso, quello che talvolta viene definito il dodicesimo giocatore in campo, in tutte le maniere ha cercato di scaldare i cuori degli azzurri, poi, quando il tempo stava per scadere, pochi minuti prima del novantesimo, dalle tribune, dalle curve, si è alzato un canto, un canto patriottico, risuonavano alcuni brani di “Fratelli d’Italia”. E’ durato pochi minuti, ma in quel momento è sembrato di vivere in diretta quelle scene che talvolta vediamo nei film, quelle scene un po’ risorgimentali, quando i patrioti, prima della loro esecuzione, intonano il canto di “Fratelli ‘Italia”. Non era certo il momento di un’esecuzione, ma era ormai la fine della partecipazione della squadra italiana ai campionati del mondo. (2*)

Non sono un tecnico e non voglio giudicare né tecnico e né giocatori, ma una riflessione bisogna pur farla, alla fine di questa avVentura, che gli italiani stanno vivendo come una grande sVentura, né il tecnico poco più giovane né il commissario poco più TaVecchio hanno avuto la buona creanza di annunciare, a fine partita, le loro dimissioni. La sVentura si è abbattuta sul tecnico poco più giovane che è stato dimissionato dal commissario poco più TaVecchio, ma anche per questo non tira una buona aria e dense nubi si scorgono all’orizzonte.

Il calcio è uno sport che coinvolge milioni e milioni di cittadini di tutte le età e di ambo i sessi, tante canzoni parlano di questo sport, mi piace citarne un paio, tanti anni fa la RITA PAVONE gridava “Perché perché/ La domenica mi lasci sempre sola/ Per andare a vedere la partita/ Di pallone/ Perché perché/ Una volta non ci porti anche me”, recentemente, poco prima di Italia’90, GIANNA NANNINI  ha raccontato le “Notti magiche/ Inseguendo un goal/ Sotto il cielo/Di un’estate italiana”.

Intorno al calcio si muovono enormi interessi, alti compensi per tecnici e giocatori italiani ma anche stranieri, comunitari ed extracomunitari, non c’è più il vecchio totocalcio con l’ x, 1, 2, ora ci sono le scommesse e qui la malavita ricicla il suo danaro sporco ed organizza partite truccate con giocatori che si prestano a garantire il risultato su cui si è scommesso. Gli stadi non sono più pieni come una volta, le partite si seguono comodamente davanti ad un televisore su un canale di una pay tv, ogni settimana, dal sabato al successivo lunedì, a tutte le ore, i canali tv consentono di vedere la squadra del cuore.

I giovani della mia età hanno tanti ricordi legati ai campionati del mondo, il 1966,  mondiali d’Inghilterra, gli azzurri con Albertosi, Mazzola, Rivera, allenatore Edmondo Fabbri, furono rimandati a casa da una squadra di dilettanti della Corea del Nord. Fu una sVentura.

Venne poi il 1970, mondiali del Messico, qui la squadra è con Albertosi, Mazzola, Rivera, allenatore Ferruccio Valcareggi, l’Italia è in semifinale con la Germania, in quella che è stata definita “la partita del secolo”: Stadio Azteca, Città del Messico, al novantesimo le squadre erano in parità, 1 a 1, iniziarono i tempi supplementari, prima un gol tedesco al 94°, poi uno di Burgnich al 98°, nuova parità, 2 a 2, al 104° va in vantaggio l’Italia con Riva, al 110° un nuovo gol tedesco riporta alla parità, 3 a 3, ma un tocco magico di Rivera al 111° chiude la partita sul 4 a 3.

partita del secolo

E’ 1982, mondiali di Spagna, gli azzurri con Zoff, Collovati, Scirea, Gentile, Cabrini, Oriali, Bergomi, Tardelli, Conti, Graziani, Rossi, sono in finale con la Germania, stadio Santiago Bernabeu, Madrid, al 56° il primo gol è di (Pablito) Rossi, pochi minuti dopo, al 68° è il gol di Tardelli, la vittoria era assicurata ed il giocatore si lanciò in una corsa sfrenata che è impossibile non ricordare, stessa corsa sfrenata, anche se un po’ più lunga, mosse Filippine da Maratona ad Atene per comunicare la vittoria sui persiani. A conclusione di quel mondiale, sull’aereo che riportava in Italia il Presidente Pertini, la squadra di calcio, la coppa, si svolse una calorosa partita di scopone, da una parte Pertini e Zoff, dall’altra Causio e Bearzot.

E’ il 2002, mondiali in Giappone e Corea del Sud, gli azzurri sono agli ottavi di finale con la Corea, questa volta è quella del Sud, con l’aiuto dell’arbitro Moreno per una gestione della partita molto scorretta a favore del paese organizzatore i giochi, l’Italia è sconfitta. La Corea del Sud riuscirà ad arrivare fino alla finale aggiudicandosi il quarto posto.

Il prossimo anno non avremo notti magiche, non avremo sempre trasmissioni ove partecipare come spettatori, dato il fuso orario, per seguire i nostri azzurri, non avremo i maxi schermi, non avremo le bandiere sui balconi, non avremo le maglie azzurre indossate davanti ai maxi schermi, non avremo, alla fine delle partite di calcio, le sfilate di macchine sventolando tricolori con suoni di clacson al massimo di decibel, non avremo tutto questo e un po’ ci mancherà.

Alla rinuncia della città di Roma a proporsi per le olimpiadi si aggiunge ora l’impossibilità di partecipare ai giochi di Russia 2018, il Paese sta perdendo la sua identità, da una parte la politica che ha paura di aver coraggio dall’altra una gestione commissariata incolore. Il Pese deve uscire da queste sabbie mobili, deve ritrovare la sua identità se è veramente, come pare che lo dicano le statistiche, la settima potenza del mondo.

Una settimana dopo, lunedì 20 novembre, venuti a mancare gli appoggi, dopo il tecnico poco più giovane che è stato dimissionato il commissario poco più TaVecchio ha finalmente deciso di dimettersi.

Alessandro Ricci

(1*) Nel 1958, quando la nazionale italiana fu squalificata, la Svezia, paese organizzatore dei giochi, giunse in finale e si scontrò con il Brasile che conquistò la coppa, marcatori per la Svezia furono Liedholm al 4° e Simonsson all’80°, e per il Brasile Vavà al 9° e al 32°, Pelè al 55° e al 90° e Zagallo al 68°.

(2*) Visto che la nazionale svedese parteciperà a Russia 2018 al nostro posto, faremo il tifo per la Svezia?