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Italiani Combattiamo. CoronaVirtus VS CoronaVirus

CORAGGIO ITALIA
MOSTRA LA TUA BELLEZZA 
DIMOSTRA LA TUA GRANDEZZA

Ci risiamo. Ancora una volta l’Italia si trova ad affrontare una situazione limite. Negli anni scorsi abbiamo ricordato il Centenario della Grande Guerra e di momenti difficili in una guerra, che viene definita “Grande” ne abbiamo rammentati tanti. Caporetto è diventato un termine sinonimo di tragedia e a poco vale ricordare la vittoriosa Battaglia di Vittorio Veneto, a un anno esatto, quel che si fissa nella mente sono sempre le sventure. Finita la Grande Guerra cento anni fa si diffondeva una gravissima epidemia influenzale, la “Spagnola” che colpì tutto il mondo e trovando un’umanità debole e provata dallo sforzo bellico, fece più morti della guerra stessa.

Si superò. Ma dopo poco tempo scoppiò la Seconda Guerra Mondiale, ancora più “Grande” e disastrosa della prima, coinvolgendo il mondo intero, militari e civili. Si chiudeva con l’atomica, con danni e debiti incommensurabili, non solo materiali, ma soprattutto morali.

Si superò, anche quest’ennesima prova, ma naturalmente com’è consono nella storia dell’umanità e della Civiltà, il Bene e il Male si alternano e il più delle volte coesistono. E’ pur vero, da buoni cattolici, che ci hanno insegnato che nei momenti difficili lo Spirito si tempra, dando prova di coraggio ed eroismo, che non ci sarebbe la Resurrezione senza la Croce e che nulla si ottiene senza Sacrificio.

Basti pensare alla parola Guerra, in latino Bellum, ha la stessa radice di Bello. Nella Bellezza è insita una lotta; il dio Marte, il dio della guerra a cui è dedicato il mese di Marzo, è anche il Principio Ordinatore, che prepara e annuncia la venuta di Venere, la dea dell’Amore, che rigenera e feconda, a cui è dedicato il mese di Aprile, dal latino Aperire, che significa aprire, fiorire, ritornare a nuova vita. Quindi Aperire con la sua particella privativa A-Perire significa anche Non Morire, sta come un vincere la morte, un’evocazione e un’esortazione dell’eternità. Ecco perché il Natale di Roma, tra tanti altri motivi, è stato fissato dalla Tradizione nel mese di Aprile, per evidenziare l’Eternità della Città di Roma, capace ogni anno di rigenerarsi.

Nella Nostra Tradizione Romano-Cattolica vanno riscoperti gli anticorpi per far fronte a questa nuova prova, affrontarla e superarla. Ci troviamo nuovamente coinvolti tutti indifferentemente in un’ennesima guerra mondiale, una nuova forma di guerra, la Guerra del Terzo Millennio, Virtuale, Fluida, Invisibile, apparentemente senza eserciti e senza avversari, ma tutti siamo chiamati a combatterla, ciascuno deve fare la sua parte. Il nemico è un VIRUS, è invisibile, è ovunque e da nessuna parte, si rende presente quando è già dentro di noi, ma non è mai troppo tardi, si può e si deve combattere e si può e si deve vincere. E VINCEREMO.

VIRTUS VINCIT

Ne usciremo rafforzati e UNITI da questa ennesima prova, che ci impone ORDINE e DISCIPLINA, concetti che da decenni sono stati troppo spesso trascurati, in nome di una libertà  e di una emancipazione (progresso), che ai fatti si sono dimostrati nel significato più deleterio di confusione e degenerazione.

Come si può pensare di essere liberi senza essere ordinati
Come si può pensare di emanciparsi senza disciplinarsi?

Alla base di ogni crisi materiale, c’è sempre stata una crisi morale. La Storia insegna, ma chi la studia più?

Gli appelli che provengono dalle Autorità (altro concetto quello di AUTORITA’ completamente trascurato o mal riposto) invitano al rispetto delle regole uguali per tutti, all’unità, alla responsabilità, alla collaborazione, al senso civico, mettendo da parte “egoismi, personalismi e pressappochismi”. E’ il momento di dimostrare quanto siamo legati a questa Nostra Terra e a questa Nostra Italia, e quanto siamo uniti come Italiani.

Vorremmo ricordare una felice coincidenza storica. Quest’anno nel 2020 ricorrono due Centenari molto importanti nella Storia dell’Unità d’Italia: Il Bicentenario della Nascita del Re Vittorio Emanuele II, il Primo Re d’Italia che portò alla Proclamazione del Regno d’Italia il 17 Marzo 1861 e a Roma Capitale, di cui quest’anno ricorrono i 150 Anni della Breccia di Porta Pia, il 20 Settembre 1870. E’ un’occasione unica e importante, l’Evento Storico e l’Evento Attuale sono connessi, l’uno può e deve costituire gli anticorpi per affrontare l’altro, ma solo se lo vogliamo.

Fatalità: Dopo tutti questi anni ancora gli Italiani sono divisi tra savoiardi e borbonici, tra nordisti e sudisti, tra clericali e anticlericali, tra liberali e socialisti, tra fascisti e antifascisti, tra sovranisti e globalisti, tra occidentalisti e orientalisti, tra atlantisti e antiatlantisti, e intanto mentre si continua a cavillare sui Se, i Forse e i Ma, il mondo viene inghiottito da un nemico piccolissimo e invisibile, il Coronavirus, e sì il nome è proprio questo, secondo il principio che il nemico va sempre nobilitato. Il nome scientifico è però un altro, “Covid 19”, riferendosi probabilmente all’anno di diffusione. Vogliamo ricordare che secondo l’antico calendario cinese il 2020 è l’Anno del Topo, animale che è sempre stato considerato portatore della peste. Ci auguriamo che all’anno del Topo della Tradizione Cinese, non segua l’anno dello sciacallo della più recente e superficiale speculazione finanziaria, economicistica e mondialista.

Un sistema di pensiero a cui ha fatto seguito un progetto politico che ha minato le nostre salde basi, sta tentando di isterilire le nostre radici, di inquinare le nostre fonti Tradizionali, Storiche, Culturali, Religiose, Linguistiche, indebolendo il nostro edificio valoriale e sostituendo la nostra Formazione Classica e Universale, con una formazione sempre più tecnicistica e particolaristica. Fino ad arrivare al punto che di fronte a questa emergenza sanitaria mondiale l’unica domanda che prende il sopravvento su tutto è: “O LA BORSA O LA VITA”. Dal dubbio amletico “Essere o non essere” alla certezza del Candido “Ci sei o ci fai?

Possibile che l’Italia, terra di poeti, pittori, inventori, scienziati, che gode di primati in campo tecnico-industriale non riesce a produrre delle semplici e banalissime “mascherine”? Vogliamo continuare a elemosinare in attesa delle briciole? O sopraggiunta questa consapevolezza vogliamo risvegliare il nostro GENIO e Orgoglio Italiano e dire BASTA? E’ ora di farla finita, facciamo di un Male, un Bene. Trasformiamo questa Caporetto in una gloriosa Vittorio Veneto, modifichiamo questo Coronavirus in un CORONAVIRTUS.

Approfittiamo di questo momento difficile per mettere da parte le cattive abitudini, i vizi malsani e gli stravizi, che ancora hanno intaccato solo la superficie, siamo ancora in tempo per riscoprire la profondità e la serietà, che costituiscono l’essenza del nostro ESSERE ITALIANI, custodi di Valori Antichi e sempre Attuali.

N.B. In Italia per una guida sicura si devono osservare due regole fondamentali:

Mantenere la destra e mantenere la distanza di sicurezza.

Buon viaggio e Tiriamo dritto

                          Massimo Fulvio Finucci e Clarissa Emilia Bafaro

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