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L’aereo Futurismo di Sibò

 

E’ come ricominciare a percorrere un bel viale alberato

a cura di Giancarlo Carpi

La mostra propone 20 opere del pittore futurista Pierluigi Bossi, detto Sibò, presentandone l’attività artistica negli anni Trenta. Per ora poco noto alla critica, Pierluigi Bossi fu in realtà un pittore originale se paragonato agli altri aeropittori.

Ispirato dalla bonifica dell’agro pontino e dalla nascita delle città nuove, collegò la prospettiva mobile dal cielo a un territorio in trasformazione. La sua rappresentazione è quindi legata al dato fenomenico anche nelle alterazioni ottiche e prospettiche e trasfigura l’attività dell’uomo come se stesse trasformando la Terra e mutando se stesso. Le città nuove e il territorio dell’agro appaiono a volte quasi un ponte verso il cosmo, che appare come lo sviluppo futuro della nostra realtà, e gli uomini tramutati in macchine e entità arborescenti, fertilizzate: una soluzione inedita e narrativa che connette l’aeropittura e l’idealismo cosmico prampoliniano.

Affiancano le opere di Sibò in mostra tre lavori di altri futuristi, Enrico Prampolini, Tato, Renato Di Bosso, dedicati a Littoria e alla bonifica.

Il catalogo, ricco di materiale documentario e di alcuni scritti inediti, ricostruisce anche le partecipazioni alle mostre e il contesto pubblicistico dell’epoca, dall’esordio nella I mostra della provincia di Littoria nel 1936 alla II Mostra di Plastica Murale nel 1936 alla XXI Biennale di Venezia nel 1938.