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Le tele del “Leonardo Atlantico” all’Istituto Italiano di Cultura di Tunisi

Una mostra pittorica di Corrado Veneziano in Tunisia per celebrare il 500° anniversario della morte del genio di Leonardo, con un’esposizione sul “Codice atlantico”, la più ampia raccolta di disegni e scritti di da Vinci. Con il Patrocinio del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

TUNISI – Dopo l’inaugurazione ad Amboise (sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica francese, e con il sostegno del Museo del Louvre), e dopo le mostre nell’Osservatorio astronomico di Firenze per conto del Comune di Firenze, e a Matera Capitale italiana della Cultura 2019, nel Museo nazionale, le tele del “Leonardo Atlantico” di Corrado Veneziano “emigrano”, per la prima volta fuori dall’Europa, nella città di Tunisi. E tale confronto si preannuncia estremamente interessante: da un punto di vista estetico e culturale.

La curatela della mostra è firmata dai critici e dagli storici dell’arte Niccolò Lucarelli, Francesca Barbi Marinetti e Raffaella Salato.

Il progetto “Leonardo Atlantico” è composto da trenta opere (tutte a olio) che tengono assieme, sovrapposte, alcune frasi (spesso da destra a sinistra, come nella stimolante abitudine leonardesca) e una serie di immagini disegnate da Leonardo nel suo celeberrimo “Codice Atlantico”. Parole e disegni, frasi e schizzi sono evocati, ripresi, estrapolati dalle pagine di Leonardo; e tutti sono poi sospesi(viaggiando, riposando, volando) in un azzurro-blu-celeste che di volta in volta è universo impenetrabile e moderno, cielo poeticamente spirituale, firmamento notturno e fiabesco.

I disegni riprendono ruote, ali, archi e cannoni di artiglieria; e poi appunti personali, operazioni matematiche e alchemiche. E tutto questo, nel tappeto bluastro dello sfondo di Corrado Veneziano, si fanno oggetti metafisici: astratti e fascinosi. Tutte le immagini e le parole disegnate, comunque e in ogni caso, testimoniano il continuo lavorìo dell’uomo sulla terra; l’ostinazione e la forza nel cercare e perfezionare; la volontà di superare steccati tra tecnica, scienza e arte; il lucido desiderio – la “libertà” – nel sentirsi ideatori ed esecutori, ingranaggi, motori e arbitri di un ciclo inesauribile che nessuna stasi può rallentare e fermare.

La mostra, patrocinata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, e sponsorizzata dalla Scuola di Lingua italiana Leonardo da Vinci (Roma-Milano-Firenze-Siena), rimarrà aperta dal 10 ottobre 2019 al 10 novembre 2019, tutti i giorni dal lunedì al sabato dalle 10:00 alle 13:00.

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