
“Marzo, mese della donna”, il servizio di prevenzione. L’intervista alla dott.ssa Chiara Cefalo, medico Chirurgo Specialista in Endocrinologia e Diabetologia
Il progetto “Marzo è il mese dedicato alla donna” nasce con l’intento di mettere al centro la salute della donna valorizzando l’importanza della prevenzione e della cura. A raccontarci dell’iniziativa è la dottoressa Chiara Cefalo, medico Chirurgo Specialista in Endocrinologia e Diabetologia presso il Policlinico A. Gemelli di Roma.

La dottoressa ha conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma dove ha dimostrato sin dai primi anni del corso di laurea interesse e partecipazione allo studio e alla gestione delle patologie endocrinologiche.
Ha successivamente intrapreso il corso di Specializzazione in Endocrinologia e Malattie del Metabolismo. Da giugno 2015 a dicembre 2016 ha completato una fruttuosa fellowship presso il Joslin Diabetes Center in Harvard University di Boston nel laboratorio di “Islet cell and rigenerative medicine” sotto la guida del prof. Rohit N. Kulkarni, qui si è dedicata a studi di trascrittomica e proteomica su isole pancreatiche isolate da pazienti sottoposti ad asportazione parziali di pancreas.
Attualmente svolge attività clinica ambulatoriale presso il Policlinico A. Gemelli di Roma, dove si occupa in particolare modo della diagnosi e della gestione della Neuropatia diabetica e del dolore neuropatico e collabora con vari studi polispecialistici come specialista in malattie della tiroide e del metabolismo osseo. Inoltre, svolge molte attività, anche sociali, per la diabetologia, partecipando attivamente alla Giornata Mondiale del Diabete in Italia.
Che cosa è esattamente il progetto “Marzo il mese dedicato alla donna” e quali obiettivi persegue?
Si tratta di un servizio di promozione rivolto a tutte le donne per il mese di marzo. Nello specifico si offre uno sconto del 30% su tutte le prestazioni per sensibilizzare alla prevenzione e alla cura: visita endocrinologica, visita diabetologica, ecografia tiroide, ecoColorDoppler tiroide.
Già il 24 febbraio scorso ho svolto una giornata di screening gratuito alla tiroide ottenendo un ottimo successo, sono state molto le donne che hanno usufruito di questa possibilità. Penso che servizi come questo siano fondamentali per prevenire le patologie legate alla tiroide.
Quali difficoltà vive e ha incontrato a causa della pandemia nello svolgere il suo lavoro?
La pandemia è stata disastrosa nell’ambito sanitario sia nel servizio pubblico che privato. Il 2020 è stato un anno tragico, c’è stato un vero e proprio stop dell’attività ambulatoriale.
Le visite ai pazienti si sono fermate, avvenivano tramite telefono e la valutazione delle analisi si effettuava tramite mail. Questo ha comportato un peggioramento delle condizioni di salute dei pazienti, sia da un punto di vista metabolico che psicologico.
Nel 2021 invece, c’è stato un adattamento all’emergenza sanitaria. Spero che pian piano si esce da questa condizione e si torni a lavorare in serenità per tutelare la salute di tutti.