Milano sempre pronta a valorizzare il ruolo del volontariato
Valorizzare il ruolo del volontariato che si impegna a favore delle persone con malattie in fase avanzata. E’ con questo obiettivo che Presenza Amica Onlus e Fondazione Don Gnocchi Onlus, legate da un rapporto di collaborazione consolidato, partecipano all’iniziativa Civil Week.
In programma a Milano dal 5 all’8 maggio 2022
La quattro giorni ha lo scopo di mettere le persone al centro del territorio della città metropolitana, dando spazio e visibilità al protagonismo e al valore della società civile.
300 gli eventi in programma, due gli incontri con cui Presenza Amica calcherà il terreno, di cui uno realizzato in collaborazione con Fondazione Don Gnocchi.
Due eventi correlati realizzati con il patrocinio di Federazione Cure Palliative – FCP.
La mission della organizzazione di secondo livello che conta oggi 103 ETS associati non lascia dubbi. “Una comunità attiva e solidale nella quale ogni persona con bisogni di Cure Palliative ha accesso a tali cure. Sempre e ovunque” è molto più di un auspicio.
Racchiude infatti la ferma volontà del Consiglio Direttivo di colmare la distanza tra regioni, per tipologia di malattia, per età.
Presenza Amica, pioniera delle Cure Palliative in Italia
«I nostri volontari – spiega Furio Zucco, presidente di Presenza Amica Onlus – sono donne e uomini di ogni età che sanno entrare in punta di piedi al domicilio della persona malata e stabilire un contatto empatico con tutto il nucleo familiare. Varcano con altrettanta umiltà – donando il loro tempo – anche la porta dell’Hospice dell’Istituto “Palazzolo-Fondazione Don Gnocchi” di Milano e dell’ASST Rhodense, per stare al fianco di chi soffre. La nostra è un’organizzazione non profit impegnata da trent’anni a tutela della dignità della persona malata in fase avanzata ed evolutiva di malattia, anche cronica, oncologica e non oncologica, a prognosi infausta».
«Rivolgiamo attenzione alla persona lungo tutto il tratto della vita, accompagnandola nel processo di acquisizione della consapevolezza che la morte ne costituisce un segmento».
Le scarpe piene di PASSI
Continua Monica Malchiodi, responsabile del Servizio volontariato della Fondazione Don Gnocchi. «Strutturato come un “laboratorio”, l’evento sarà in grado di far cogliere quali emozioni, limitazioni, difficoltà, impedimenti, frustrazioni prova chi vive la malattia – propria o di una persona vicina o cara – e chi assiste, cura, accompagna, educa».
Le scarpe piene di PASSI intende far incontrare e portare a percepire realmente i bisogni di chi sta a fianco di una persona malata e la accudisce, di chi è affetto da una malattia degenerativa, da una malattia neurologica o mentale.
Ma anche di chi sta bene e ha semplicemente un amico, un conoscente, un alunno, un vicino di casa che soffre e di cui non riesce a comprendere la sofferenza, mai solo fisica, ma anche psicologica, sociale, spirituale.
Cambiando posizione percettiva, migliorerà la capacità di ascolto empatico dei partecipanti, propedeutica a entrare in una positiva relazione di reciprocità con gli altri e a stimolare il passaggio dalla riflessione personale alla cittadinanza attiva.
«Ci piacerebbe davvero vivere questo appuntamento come un reale momento di confronto fra coloro che già si impegnano a livello di volontariato e quanti vorrebbero saperne di più e magari impegnarsi in questo senso», conclude Malchiodi.
Un modello
«I volontari di Presenza Amica Onlus rappresentano da molti anni un prezioso supporto per l’attività dell’Hospice per cure palliative dell’Istituto “Palazzolo-Don Gnocchi” di Milano». Lo afferma il dottor Fabrizio Giunco, direttore del dipartimento cronicità della Fondazione Don Gnocchi.
«L’Hospice milanese del Palazzolo dispone di 10 posti letto e garantisce un’assistenza di tipo medico-infermieristico, integrata dall’apporto di altre figure: psicologo, assistente sociale, fisioterapista, assistente spirituale», sottolinea. «Insieme, concorrono a costruire su misura di ogni malato un’intensa e complessa relazione di aiuto, a cui concorre in modo estremamente positivo anche il volontariato».
Raggiungimento della miglior qualità di vita possibile per i pazienti e le loro famiglie
L’assistenza è, dunque, nel contempo sanitaria e sociale, con l’obiettivo di far fronte ai molteplici bisogni delle persone malate. L’Hospice è la struttura dedicata al loro ricovero. Quando? Nel momento in cui la malattia non risponde più alle terapie e diventa predominante il controllo del dolore, dei sintomi, degli aspetti emotivi e spirituali e dei problemi sociali.
A Presenza Amica sta a cuore la consapevolezza
Che porta con sé anche a Civil Week. Un bene immateriale che non si compra. Ma che si raggiunge con un lungo percorso interiore che mette in stretto contatto con il sé più profondo. La consapevolezza può riguardare molti ambiti, tra cui quello del valore che diamo alle cose, alle situazioni, alle persone e alle relazioni.
Questo tipo di consapevolezza porta a sentire con più forza i propri sentimenti, a “chiarirsi le idee” riguardo alle scelte che vorremmo fare per il presente e, soprattutto, per il futuro.
{[(Parentesi di Conversazione)]}
«E’ per noi di grande importanza collaborare con realtà come la Fondazione Don Gnocchi – riprende Furio Zucco, tra i fondatori della Federazione Cure Palliative –. E siamo felici di proporre anche un altro laboratorio di grande efficacia. {[(Parentesi di Conversazione)]} permetterà di diffondere consapevolezza, divulgare i contenuti della legge 219/2017 e far conoscere a un pubblico più ampio – e forse inedito – il valore delle cure palliative».
E quello dei tanti volontari impegnati a fianco delle persone malate e dei familiari e caregiver.
Insieme, come alleati nell’affrontare tutti gli aspetti della malattia, si può fare di più e meglio.
Quindi consapevolezza | valori | diritti | scelte sono le parole chiave da non dimenticare o “mettere da parte”.
Tutto inizia con un’affermazione e una domanda
I giorni trascorrono freneticamente, ci stiamo finalmente riappropriando della nostra vita, che ora più che mai vogliamo vivere in pienezza. Mordendola senza pensare (almeno non troppo, tutto di questi tempi è molto incerto) al futuro.
Ma cosa ne sarebbe delle persone che amiamo, delle questioni finanziarie lasciate in sospeso, dei nostri oggetti del cuore se ci ammalassimo o se ci capitasse qualcosa? Proveremo a cambiare prospettiva insieme, mettendo a fuoco cosa per ciascuno tra noi è più importante.
Il teaser dell’appuntamento pomeridiano – sempre sabato 7 maggio al CSV Milano – pare funzionare. Stimola difatti la curiosità. Dopo essersi messi nelle scarpe dell’altro i partecipanti saranno chiamati a guardarsi dentro. E prendere decisioni sul loro futuro redigendo le Disposizioni Anticipate di Trattamento – DAT.
Recita così: Ti invitiamo a contemplare, articolare e realizzare la visione della vita che desideri vivere, provando poi a riavvolgere il nastro dalla sua fine a oggi. Insieme, troveremo le parole giuste per aprire una conversazione con le persone che ami sul tema della vita e della salute, del presente e del futuro che vorresti.
Civil Week 2022 è la manifestazione pensata proprio per fare tutto questo: mettere la persona al centro. E far vivere l’impegno civico a cittadini attivi, organizzazioni di terzo settore e scuole attraverso oltre 300 iniziative diffuse sul territorio metropolitano.
Chiara Francesca Caraffa