
MODELLISMO FERROVIARIO, LA MOSTRA E’ SOLO L’INIZIO
A COLLOQUIO CON VALENTINO LEONE PER GUARDARE OLTRE LA MOSTRA
E’ molto di più di una semplice Mostra, è un’occasione di inclusività e aggregazione quella che andrà in scena a Roma, il 3 e 4 dicembre presso l’Orphea’s Village. Abbiamo incontrato Valentino Leone, uno degli organizzatori per cercare di capire le finalità di questo evento che vedrà principalmente l’esposizione di plastici e diorami ferroviari ma anche vetture d’epoca e la scuola di volo dei droni.
Valentino Leone è un membro del Gruppo Romano Amici della Ferrovia, un’associazione storica nata nel 1969, che detiene, presso il binario 1 della Stazione Termini, un’eccezionale archivio storico cartaceo ferroviario di libero accesso (previo appuntamento). Animato da un sano e coinvolgente entusiasmo, Valentino distingue con equilibrio, quando parliamo di modellismo ferroviario, la componente storica da quella ludica che, normalmente, è quella a cui ci si approccia inizialmente. Senza dimenticare l’aspetto della socialità, che porta i modellisti ad aggregarsi per poter condividere le proprie abilità e ricevere aiuto nelle attività in cui si è più deficitari. Il 3 e 4 dicembre parteciperanno alla mostra una trentina di associazioni ed ognuna presenterà il proprio plastico sociale. E’ da anni che nel centro Italia non viene realizzato un evento con tali numeri.
La prima cosa che Valentino vuole sottolineare è come, attraverso il modellismo in genere, ci si possa approcciare a lavori manualistici che hanno a che fare con la carpenteria, l’elettronica, la falegnameria e la decorazione, una tipologia di attività che spesso è sconosciuta alla ‘generazione smartphone’ e che può svelare anche quali sono le nostre predisposizioni ed inclinazioni lavorative. Si parte dal modellismo ferroviario, il ferromodellismo, ma non si tralasciano tutte le altre forme di modellismo, da quello navale a quello aereonautico, sia dinamico che statico.
L’evento servirà anche a presentare quello che sarà il laboratorio di modellismo statico e dinamico che dovrebbe prendere il via entro febbraio 2023, dando la possibilità ai giovani di scoprire la manualità del lavoro e la socialità, operando su un plastico, di oltre 4 metri, già predisposto per far fare esperienza pratica ai futuri modellisti, dalla pittura, manuale e con l’aerografo, all’impiantistica elettrica ed elettronica. Sono stati coinvolti anche il VI Municipio e il Comune di Roma con la richiesta dei relativi patrocini e sono state coinvolte anche le scolaresche con presentazione del progetto e l’invito a partecipare ai Presidi e alle scolaresche del quadrante Est della città di Roma.
La passione per i “trenini” non si esaurisce con la modellistica e il nostro anfitrione ci racconta le pregevoli iniziative intraprese dal Gruppo di cui fa parte: il recupero e il salvataggio dalla demolizione, di alcuni vagoni storici; il recupero del materiale rinvenuto presso la stazione Colonna, della Linea Roma-Fiuggi, materiale bellico tedesco e americano che era ormai abbandonato all’inclemenza degli agenti atmosferici che è stato recuperato, restaurato ed è ora visibile nelle giornate di apertura al pubblico della stazione, in quantità e qualità da far invidia anche a ben più rinomati e blasonati musei.
“In toscana -ci racconta ancora Valentino- le ferrovie regionali LFI sono state acquistate dal gruppo TFT ed il Presidente, anche lui un appassionato di modellismo, ha provveduto al recupero e restauro di una locomotiva a vapore ‘Ernesto Breda 1909’ e noi del GRAF abbiamo partecipato al restauro di 4 carrozze centoporte e già da qualche anno, grazie ad accordi col dopolavoro ferroviario e con diversi tour operator internazionali, è possibile viaggiarci e visitare dei borghi suggestivi, tutto ad appannaggio dei turisti stranieri, principalmente tedeschi ed americani”.
La narrazione di Valentino Leone è degna di un palcoscenico, si può stare ad ascoltarlo per ore, senza accorgersi del tempo che passa. Gli aneddoti e le curiosità che ci riserva, ricche di dettagli e riferimenti storici, ci svelano anche che è stato premiato dall’Assessore della Regione Lazio Di Stefano, nel 2010, nella Sala Consiliare della Regione, per le iniziative modellistiche e di recupero rotabili storici sul territorio romano. Leone è stato anche protagonista, insieme con il GRAF, del recupero di un carro merci destinato alla rottamazione che, dalla carta di circolazione che lo accompagna, si è potuto identificare come usato per deportare gli ebrei romani verso i campi di concentramento in Polonia.
Appassionarsi “ai trenini” è semplice, linfa vitale per il “fanciullino” di pascoliana memoria che alberga in noi e che non dovremmo mai lasciar crescere. Scoprire quanto sia breve il passo dal modellino all’esemplare reale sarà sconvolgente per tutti. Non potremo avere un vero locomotore nel giardino di casa o in salotto ma queste meraviglie sono là fuori, sopite sui binari, che attendono amanti e semplici curiosi per regalare meraviglia e stupore.