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Patologie Moderne……..Ansia e Depressione

Depressione e ansia

17 milioni di Italiani soffrono di malattie mentali.

 

Nelle fasce d’età in cui avvengono i cambiamenti di vita, si insinuano i disturbi mentali. Crescono in maniera alta dai 10 ai 24 anni di vita e negli anziani. Sono circa 17 milioni gli italiani che soffrono di malattie mentali, il numero supera i malati cardiovascolari, che avevano il primato.

La metà delle malattie mentali si manifesta intorno ai 14 anni e nella maggioranza dei casi essi sono sottovalutati, tanto che diventano e la seconda causa di morte tra i 15 e i 29 anni. Le tare ereditarie delle malattie mentali come bipolarismo e schizofrenia invece rimangono invariate.

 

La depressione e l’ansia dominano su tutta la popolazione, indistintamente dal livello sociale ed economico. Tre quarti dei malati sono le donne che lavorano e mantengono figli, non riescono a sentirsi all’altezza, sono convinte di non portare a termine le due mansioni. Anche gli uomini soffrono per il calo di prestazione sul lavoro, non sentendosi adatti a mantenere una famiglia.  Negli anziani il malessere può sfociare in demenza senile a differenza dei giovani che sono più propensi al suicidio per non riuscire a sostenere tali ritmi d’ansia nella scuola.

Alcune malattie sono dovute alla somministrazione di droghe sintetiche o a traumi mai superati: impoverimento, condizioni di emarginazione, violenze, maltrattamenti, carichi finanziari e aumento dello stress. Cresce tra i giovani il deficit dell’attenzione di iperattività. La capacità di non riuscire a concentrarsi e annoiarsi anche nello svolgimento di hobby ritenuti interessanti. Tra le cause c’è anche un uso smoderato di social network che immettono in una mente molto malleabile e non ancora formata dei modelli alterati di climax iperattivi, giocando subdolamente come le pubblicità sui bisogni primordiali, appagandoli al punto da renderli istintivi e rifiutare di ragionare. Come i messaggi subliminali sessuali degli spot commerciali.

Di questi malati circa il 75%  non riceve cure adeguate. Finiscono per essere curati da medici generici per la mancanza di comunicazione tra aree e settori diverse nell’ambito sanitario. Tra le varie motivazioni delle mancate cure c’è la disinformazione e il fatto che il numero dei malati è cresciuto. Le strutture sanitarie non sono abituate a questo numero così alto. Fino a qualche anno fa si credeva che la depressione non fosse una malattia, ma uno stato d’animo;gli stati d’ansia poi erano totalmente trascurati dalla medicina. Le fobie non erano affrontate in maniera scientifica e le crisi di panico pure. Non erano considerate malattie mentali, come  da parte di molti non lo sono ancora  oggi.

Alla base ci sono forse molti sogni infranti e mancanza di accettazione della realtà. Cresce la pressione, sempre più competitività sul lavoro, nelle amicizie e in ogni contesto. Una realtà maledetta  a cui nessuno riesce a sottrarsi, nemmeno i giovani, sempre più chiusi in casa con il cervello modellato dai meccanismi dei social network, tra lo stress dello studio e delle attività sportive volute dai genitori.

Quello che emerge alla base è la fragilità. Malattie mentali del genere sono esistite dall’alba dei tempi, ma ciò che rende malati a tal punto da renderle così comuni è il non volerle accettare, soprattutto per la paura di non farcela in una società così veloce.

 

                                                                                                                                         om   Enrico Paniccia

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