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Pedofilia o del Mysterium Iniquitatis

Reato contro l’Umanità
perseguibile ad “Ira Divina” senza condizioni

Raffaele Panico

                                                                             Preambolo e Premessa

Il mistero dell’iniquità è un’idea tremenda anche al solo pensiero. È oscurità totale assoluta senza via d’uscita. Pensiamo solo ad accostare un concetto di questo male assoluto, che diviene esperienza e non solo un’idea malefica, come se da un romanzo di Edgard Allan Poe, durante la lettura in una tetra sera d’inverno sotto il tetto tempestato dalla pioggia battente, apparisse concreto l’abominio descritto nelle pagine di un libro. Esperienza, non solo idea malefica, per intenderci, è un concetto terrificante di fatto, di cronaca in corso o avvenuto che, pur si deve trattare per informare che l’abominio esiste, non è tetra immaginazione.


I cristiani spesso sono buonisti, e sfoggiano di essere progressisti, ma così facendo dimenticano l’ira di Dio, riconoscibile tanto nel Vecchio quanto nel Nuovo Libro. L’Antico, almeno allo scrivente, sembra più promettente in fatto di giusta pena con la cancellazione assoluta di tali soggetti – pedofili – dal Libro della Vita. Di loro non resterà più nulla. Come trattare il nato da una Donna, da una Madre, poi divenuto un umano-bestia così malvagio? Trattare costui come incarnazione della fine dei tempi col sopraggiungere dell’Anticristo? 

Eppure nelle avanzate società civili, della cara Vecchia Europa, in Italia, nel Veneto si era giunti ad un farmacus, ad un vaccino, cioè ad un codice di altissimo profilo: la Carta di Treviso, curata e redatta nel 1990. La Carta di Treviso è del 10 ottobre 1990, poi integrata da un ulteriore documento deontologico – Vademecum Treviso 1995 – nel quale il tema della tutela dei minori nei media è stato il focus di numerose iniziative, istituzionali ed associative, con la creazione di codici di autoregolamentazione che diverse categorie di operatori specifici hanno emanato.

La Carta di Treviso recita all’art. 8) “se, nell’interesse del minore, esempio i casi di rapimento o di bambini scomparsi, si ritiene indispensabile la pubblicazione di dati personali e la divulgazione di immagini, andranno tenuti comunque in considerazione il parere dei genitori e delle autorità competenti”  subito dopo aver precisato nel punto precedente ovvero l’articolo 7 che nel caso di minori malati, feriti, svantaggiati o in difficoltà occorre porre particolare attenzione e sensibilità nella diffusione delle immagini e delle vicende al fine di evitare che, in nome di un sentimento pietoso, si arrivi ad un sensazionalismo che finisce per divenire sfruttamento della persona;

 Il fatto e l’Innocenza – Madeleine McCann una bambina di tre anni, scomparve da un appartamento per vacanze nel resort in Portogallo di Praia da Luz: era il 3 maggio 2007. I suoi genitori stavano cenando con gli amici in un ristorante nelle vicinanze. Nessuno pensi a commenti, in un Paese civile la tutela e la sicurezza sono fondamentale retaggio e garanzia di esistere, altrimenti basta che un piccolo in un mercato, in un parco pubblico, in un supermercato lasci la mano al genitore per finire in pochi secondi nelle mani di un orco.  

L’Immondo – Martin Ney anni 43 è un pedofilo tedesco condannato all’ergastolo per la morte di tre bambini; l’identikit corrisponde a quello di un uomo visto aggirarsi nei pressi del resort, poco dopo la sparizione della bambina. Ney l’immondo aveva vissuto in una casa a Praia de Luz fra il 2005 e il 2007 e guidava un camper nel resort nei giorni precedenti la scomparsa di Madeleine secondo la polizia. Il tale è stato condannato per numerosi reati sessuali contro minori.  
In questa settimana, le autorità britanniche e tedesche hanno dichiarato di aver trovato il potenziale sospettato, anni 43 che, attualmente sta scontando una pena detentiva per un crimine sessuale non correlato e ha due precedenti condanne per abuso sessuale di minori. I pubblici ministeri tedeschi che indagano sulla scomparsa della piccola Madeleine McCann hanno asserito presumere che la piccola sia morta. 
Il procuratore generale che si occupa del caso ha affermato in una dichiarazione che il tale di 43 anni è il principale sospettato e ora viene indagato per sospetto di omicidio. 
Ney l’immondo era stato arrestato a Milano fin dal 27 settembre del 2018. Tale pedofilo preso e ristretto per materiale pedopornografico e abusi su minori, poi tradotto in carcere in Germania. Era stato fermato nel capoluogo lombardo in esecuzione di un mandato di arresto internazionale per fatti di droga e consegnato alle autorità tedesche il 10 ottobre del 2018.

Norme e indirizzi e Vademecum della Carta di Treviso

I giornalisti italiani, d’intesa con Telefono Azzurro, a cinque anni dall’approvazione della Carta di Treviso (approvata nel 1990; Ndr), ne riconfermano il valore e ne ribadiscono i principi a salvaguardia della dignità e di uno sviluppo equilibrato dei bambini e degli adolescenti – senza distinzioni di sesso, razza, etnia e religione -, anche in funzione di uno sviluppo della conoscenza dei problemi minorili e per ampliare nell’opinione pubblica una cultura dell’infanzia pur prendendo spunto dai fatti di cronaca.

In considerazione delle ripetute violazioni della “Carta”, ritengono utile sottolineare alcune regole di comportamento, peraltro non esaustive dell’impegno, anche in applicazione delle norme nazionali ed internazionali in vigore”.

In base e a fondamento di tali norme e indirizzi si è preferito inserire in questo testo una sola foto: la favola d’avvertimento. L’innocente Cappuccetto Rosso e il Lupo Cattivo, storiella portata e raccontata di generazione in generazione fin tanto che, il globalismo e la tutela ad oltranza senza se e senza ma del diritto del lupo, un canide già addomesticato in cane domestico dalla notte dei tempi, quando le società erano ancora formate da cacciatori e raccoglitori. Lo stesso lupo che poi entra nella storia come la Lupa di Roma che adotta i due gemelli, Romolo e Remo, quando l’età tribale era sul termine col nascere delle società incivilite, le culture e la Civiltà.  

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