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Piccoli Governi

Siamo sicuri che si tratti di ONESTÀ? 

Che il Movimento 5-Stelle abbia raggiunto un grande successo è cosa indiscutibile. Che i suoi elementi sappiano perché siano arrivati così in ribalta è cosa, al contrario, alquanto nebulosa. Felici e contenti, si sono seduti sulle poltrone di tanti Municipi romani e, invece di programmare azioni dovute e più che necessarie per la città: campi nomadi, sicurezza, buche, mobilità, rifiuti, e vari eventi per metterla al meglio a disposizione di cittadini e turisti, che fanno? Si mettono a litigare per avere questa o quella posizione, questo o quel settore. Risultato: cadono i minigoverni e si rifanno le minielezioni.

Che la disperazione, dopo trenta anni di governi marci e slabbrati, di buchi nei bilanci e corruzione fin sopra i capelli, abbia portato a buttarsi giù la gente dalla rupe Tarpea ed a votare M5S, con il contorno di chi preferisce farsi assistere piuttosto che lavorare (…ne è prova il rullare di tamburi sul reddito di cittadinanza), la disperazione, dicevamo, è cosa comprensibile, ma, a questo punto, occorrerebbe meditare e nel mare di melma che è diventata la mentalità italiana trovare quella lucina accesa che si chiama etica ed amor di prossimo e ricominciare a votare chi ha merito, dedizione ed esperienza per potere guidare piccole e grandi entità, come una Capitale di Stato.

Onestà, sincerità il M5S? Si spera, se tutto questo ardore di spartizione non sembra avere voglia di dire di farsi da parte, per agire peggio dei precedenti ed ottenere il potere, che, stando ai caratteri che vivono in questo gruppo, sembra piuttosto dittatura.

Ripensare ad Aristotele non è male: dal particolare si conosce l’universale.

Marilù Giannone 

P.S. Ed infatti, ricollegandoci ad Aristotele ed esaminando quanto sta avvenendo nei “Mini-Governi-Municipali” in Roma, ma sopratutto considerata tutta la inettitudine dimostrata da una ex collaboratrice dello Studio Legale Previti, divenuta poi “Sindaco” di Roma Capitale, come si può pensare di affidare il Governo dello Stato ad un “Giggino” qualunque? Come è stato possibile decretare un successo elettorale ad un Movimento in cui  la maggior parte degli esponenti politici – salvo rare eccezioni – risultano essere genericamente Impreparati, Incapaci ed Incolti? Quasi rievocando una sciocca declamazione sulle “3 I” effettuata molti anni fa da altro personaggio, oggi impegnato in nuovi teatrini. D’altra parte anche il “Guru” del Movimento 5-Stelle proviene dal mondo dello spettacolo… e crede di essere un Vate! Pertanto bisognerebbe rammentare la “famosa rana” della favola di Fedro che voleva diventare grande come un bue, anche se l’animaletto di nome Beppe risulta essere un incrocio tra un grillo ed una cavalletta. Ma, volendo essere concretamente seri, bisognerebbe mettere sul banco degli imputati una certa “Democrazia – Para Parlamentare” ed internettiana, che dovrebbe essere semplicemente …..rottamata  (G.M.)