
PIER PAOLO PASOLINI, “LA FINE DEL DIVERSO”. IL MISTERO DELLA MORTE IN UN LIBRO DI MARITATO.
Un personaggio controverso che ancora oggi, a cento anni dalla nascita, suscita dibattiti e discussioni. Un grande artista italiano Pier Paolo Pasolini, poliedrico nella sua opera di scrittore e poeta, regista, sceneggiatore e attore. La sua fine è ancora avvolta dal mistero e si ricevono minacce di morte se si prova a scrivere della sua drammatica scomparsa. Le stesse minacce che ha ricevuto l’autore del libro, Michel Emi Maritato, presidente di Assotutela, che nei panni di giornalista, drammaturgo e scrittore, venerdì ha presentato la sua ultima fatica letteraria.
Cornice della serata la prestigiosa Villa Altieri dove il prof. Rino Caputo, presidente del Comitato Scientifico Nazionale per il centenario della nascita di Pasolini, con la consueta classe ed eleganza, ha presentato gli interventi dei relatori intervenuti: Florinda Nardi, direttore del Centro di lingua e cultura italiana (Clici) e Paolo Cochi, documentarista e scrittore (ricordiamo il suo “L’ultima notte di Pasolini”). I vari interventi sono stati intramezzati dalle musiche di Bach, tanto care a Pasolini e che non potevano non rimandare al suo “Il Vangelo secondo Matteo”, eseguite dal Maestro Mario Alberti, compositore e flautista, presidente dell’Associazione culturale “La Terzina”. Una serata accuratamente organizzata col patrocinio della Città Metropolitana di Roma Capitale e del comitato nazionale per il Centenario dalla nascita di Pier Paolo Pasolini.
Maritato ha realizzato un “romanzo d’inchiesta” in cui “verità scomode” e “sospetti inquietanti e intriganti” vengono rilanciate dai protagonisti di questa narrazione che muove proprio dalla fine violenta, e ancora ammantata di mistero, dell’intellettuale. Un intellettuale di assoluta levatura, non convenzionale, che ha lasciato anche contributi quale pittore e romanziere, saggista e traduttore; da qui l’appellativo di “diverso” che soltanto in chiave superficiale e miope può rimandare alla sessualità dall’artista. Dietro la realizzazione del romanzo c’è un accurato studio dei fatti e un’accurata lettura di tutti gli aspetti che hanno contornato il delitto. Un delitto entrato da subito nel complesso dei grandi misteri italiani con la pubblicazione di tesi che oggi chiameremmo “complottiste” ma che trovarono linfa, tra l’altro, nelle inchieste di Oriana Fallaci per l’Europeo così come nella ritrattazione della propria confessione di Giuseppe “Pino” Pelosi.
“Quando si scrive o si indaga sulla morte di Pasolini, non è così raro ricevere minacce di morte”, denuncia Maritato che non è il tipo da farsi intimidire, anzi, con piglio deciso ha annunciato che le stesse sono finite in un fascicolo della Procura. Anche per questo, in chiusura, Maritato ha voluto ringraziare la Herald Editore, sia per il coraggio dimostrato nel pubblicare un libro che può risultare ‘scomodo’, sia per l’aspetto sociale legato alle vendite dello stesso: tutti i ricavi sono destinati a importanti realtà quali l’ospedale Bambin Gesù, la fondazione Santobono di Napoli e la casa famiglia Acero rosso di Rocca di Botte.