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Rafforzare il valore del Made in Italy tra gli obiettivi primari di Italia Madre

Un Brindisi Natalizio ed Augurale per un “NUOVO RISORGIMENTO” ispirato al MADE IN ITALY

 Si è svolto a Milano il 19 dicembre presso la sede di “Italia Madre Milano” il brindisi di Natale con la Presidente Irene Pivetti, che ha incontrato tantissimi dei suoi sostenitori, accogliendoli insieme al Coordinatore Provinciale di Milano Marco Civiltà con un caloroso saluto e brillante discorso di benvenuto. A condurre la serata, la giornalista tv Ketty Carraffa che ha inizialmente presentato lo staff regionale e provinciale milanese, per poi cedere la parola alla Presidente di Italia Madre Irene Pivetti, mentre nella seconda parte della serata ha lasciato spazio a una sfilata di alta moda che ha visto protagonisti abiti di estrema classe e bellezza, in piena rappresentanza del nostro inimitabile made in Italy.

Per la Presidente Pivetti il made in Italy assume diverse sfumature: “Made in Italy è sì moda, ma anche cultura lavoro e politica. Made in Italy, ad esempio, è la grande gestione intelligente della crisi mondiale dell’immigrazione. L’Italia per anni ha fatto da argine all’Europa, sopportando il peso di questa situazione, lo ha sempre fatto con grande umanità fino all’abnegazione. Se oggi vogliamo mettere uno stop a tutto questo, non è perché vogliamo smettere di essere generosi, ma per il motivo contrario, continuare ad esserlo senza risultare ipocriti. Se arriviamo al punto di impoverirci tutti senza, garantire una condizione di vita dignitosa in primis ai nostri italiani, non vedo come potremmo essere un luogo soddisfacente né blandamente umanitario per loro.

DSC_2475psPer risollevarci da tutto questo, dobbiamo avere coscienza della nostra identità e importanza strategica nel mondo. Italia Madre nasce anche per questo: per risollevare il made in Italy, tutelarlo, ricordare al mondo la grandezza italiana, negoziando delle quote di mercato e appalti, avendo la determinazione di dire: io ci sono, ci voglio essere perché sono italiano e posso dare un prodotto unico che il mondo non ha.

Italia Madre vorrebbe dunque, come forza politica collettiva, riaffermare un po’ di buona creanza e onestà intellettuale, ristabilire delle buone regole di educazione politica ed istituzionale, sapendo collaborare e imporsi nelle sedi giuste con determinazione. La guerra non può e non deve più essere tra poveri, perché è con questo atteggiamento che determinate logiche europee vogliono farci fuori per metterci ai margini della società e del processo politico ed economico globale, non facendoci contare più nulla! Ma noi siamo troppo occupati a combattere tra noi italiani, contro falsi nemici.

CosalogoPres276-1 ci proponiamo di fare con Italia Madre nel 2019 ? Inizieremo da subito ad esprimere dei contenuti per portarli sul tavolo di chi conta, facendo una politica intelligente, fatta di strategia, alleanze e confronti. Vogliamo dare vita ad un moderno patriottismo e risorgimento, per tornare ad essere orgogliosi della nostra italianità.

L’augurio è quello di donarci l’uno con l’altro una più seria e forte coscienza di sé, regalandoci un abbraccio, un sentire comune che ci faccia stringere ed emozionare. Mai, come in questo momento, l’Italia ha bisogno degli italiani: vediamo di essere degni di questo nome.”

a cura di  Serena Trivelloni – Ufficio Stampa  di Italia Madre

(credits by Massimiliano Bordignon)

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NOTE A MARGINE della REDAZIONE di “CONSUL PRESS “ –  L’Italia può vantare decisamente alcuni primati che la differenziano da altri Paesi e di questo noi dobbiamo essere consapevoli e fieri.  Infatti il nostro Popolo, con alle proprie spalle una storia millenaria, ha senz’altro conquistato nel corso dei secoli quei meriti che risultano scolpiti sul Palazzo della Civiltà e del Lavoro all’ Eur, denominato anche Colosseo Quadrato o il “Colosseo della Terza Roma”.

Palazzo-della-civiltà-di-Roma-MediumSe Roma, ai suoi tempi, era riuscita ad edificare un Impero – non solo con le sue Legioni e le sue Leggi, ma anche fondando Città, costruendo reti viarie ed acquedotti, esportando Civiltà, Cultura, Idee e Miti, oggi l’Italia – grazie al patrimonio tangibile ed intangibile ereditato da Roma e grazie al Rinascimento che da Firenze si è propagato nella intera Europa, può e deve ritornare ad essere anche un Faro per tutti i paesi e popoli d’ Europa e del Mondo.

I punti di forza dell’ Italia d’oggi, nonostante alcuni suoi difetti, sono rappresentati complessivamente: a) dal patrimonio delle sue bellezze naturali e territoriali, nonché dei suoi gioielli monumentali,  architettonici ed artistici; b) dal genio italico, dalla vitalità, laboriosità ed imprenditorialità della sua gente; c)  dal Made in Italy.

Questa nostra Testata, da tempo impegnata in campo economico, professionale e culturale, ha sempre creduto in alcuni principi etici, tra cui la “funzione sociale” dell’Impresala “centralità dell’ Uomo” nell’Azienda ed in ogni fase di qualsiasi rapporto lavorativo o processo produttivo, nonché nei principi della cooperazione e della solidarietà umana. La nostra Linea Editoriale da tempo persegue l’obiettivo di evidenziare e far emergere le eccellenze del “Sistema Italia” rappresentato dalle micro, piccole e medie imprese operanti nei più diversificati settori, dai manager, professionisti, ricercatori e uomini d’ ingegno operanti nei settori pubblici e privati, da artisti e stilisti, grandi e piccoli artigiani.

Al riguardo desideriamo segnalare solo due episodi …. ma potrebbero essere 2.000:  – 1) il primo computer fu ideato dalla Olivetti e non dalla IBM; 2) Donald Trump (pur se a noi non molto simpatico, perché spesso grezzo e rozzo), grande estimatore della “moda made in Italy”, nel  giorno del suo  insediamento alla Casa Biana indossava una camicia bianca disegnata e realizzata da una “sartoria artigianale italiana” di Ginosa, un piccolo Comune in provincia di Taranto.

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Siamo ben consapevoli che il numero di esportatori risulta ancora troppo basso, così come i valori globali del nostro export, rispetto al potenziale che il nostro Paese potrebbe esprimere, proprio per le “proprie eccellenze”. Ma purtroppo gli apparati e le istituzioni dello Stato non aiutano, né sostengono come dovrebbero le nostre imprese, né effettuano tutti quei necessari ed importanti investimenti  per contrastare la contraffazione e l’Italian  Sounding. Pertanto e purtroppo, di fronte ad una parziale latitanza e inefficienza di “Apparati” e di “Istituzioni”,  Noi – in quanto Cittadini, Popolo, Comunitàe al di là di ogni personale ideologia – dobbiamo ritornare a camminare con la schiena dritta, a rimboccarci le maniche, per rinnovare quel miracolo economico che nel periodo 1950/1965 seppero realizzare i nostri nonni e  i nostri genitori.  (G.M.)