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Regione Lazio prevenzione e repressione dei reati ambientali

Nel 2019 un bilancio positivo delle attività del Gruppo Roma Arma dei Carabinieri Forestale

MASSIMILIANO MORREALE 

L’anno appena trascorso ha confermato ottimi risultati nel Lazio sul fronte tutela e salute ambientale, e noi cittadini e lettori della buona notizia non possiamo che essere fieri e garantiti da tanto lavoro portato ad effetto. L’impegno per l’Arma si è portato su più fronti. Prevenzione, al primo posto, e repressione dei reati, questo secondo punto è un fronte ben maggiore in quanto richiede professionalità sempre maggiore. Infatti ogni cittadino bene informato è a conoscenza della continua evoluzione tecnologica ed il conseguente mutare dello scenario degli illeciti da contrastare. Importante e indispensabile, d’altra parte è stata la vicinanza all’Arma dei Carabinieri ai cittadini per rispondere alle crescenti esigenze di sicurezza ambientale e legalità.

Riportiamo nella nostra nota di divulgazione, qui di seguito, l’importante e positivo bilancio, con cifre e numeri di fatto, inerenti le molteplici attività del Gruppo Carabinieri Forestale – Roma svolte nello scorso anno a tutela della nostra salute e dell’ambiente.

Sono stati effettuati complessivamente 24.538 controlli rilevando molte violazioni alla normativa ambientale. Sono state contestate 1.216 violazioni amministrative pecuniarie, per un importo complessivo notificato ai trasgressori di 912.671,67 Euro, pari al 35,77 % delle sanzioni amministrative contestate in tutta la Regione Lazio dai Carabinieri Forestale.

In crescita costante, l’attività si è incrementata del 31 % rispetto al 2017 e del 20 % rispetto al 2018; in netto aumento anche i sequestri amministrativi, 45 nel 2019, (35 % di quelli operati sull’intero territorio regionale), rispetto ai 21 del 2018 ed ai 37 del 2017.

Sono state segnalate a vario titolo all’A.G. 545 persone note, pari al 35 % del dato complessivo regionale e con un incremento del 35 % rispetto al 2018 e del 42 % rispetto al 2017.

I sequestri operati sono pari a 278 e 43 le perquisizioni; 40 gli arresti pari al 61 % del dato relativo all’intero territorio regionale con un incremento del 316 % sul 2017 e del 471 % sul 2018. Le maggiori violazioni si riscontrano negli ambiti tradizionali; discariche e rifiuti, tutela del territorio e tutela della salute ove si rilevano illeciti amministrativi e penali.

Non meno importanti la tutela della flora e della fauna che costituiscono ambito privilegiato e di intervento specifico della specialità. La costante crescita dei dati relativi all’attività evidenzia, tuttavia, una costante aggressione alle matrici ambientali ed alle singole componenti dell’ecosistema e stimola un sempre maggior impegno da parte dei militari, affinché il numero degli illeciti a carico delle singole componenti ambientali si riduca a pochi e sporadici casi.

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