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Roma in Stampa

Riviste di Cultura Romana oggi

Giovedì 18 ottobre presso la Sala del Chiostro di S.Maria sopra Minerva si è svolto un evento particolare, per nutrire una cultura di élite che ha Roma come punto focale: “Roma in Stampa”. Organizzato da editrici specializzate in argomento, Pagine ed Editalia, l’incontro ha avuto un buon numero di pubblico ed argomenti.

Si è evidenziata la presenza di diverse riviste che si occupano di arte, storia, archeologia, vita quotidiana, personaggi illustri della Capitale in Italia ed anche fuori dai confini :Voce Romana, Forma Urbis, Archeoroma, Lazio ieri ed Oggi, ed altre ancora di pari interesse, ognuna con propositi nuovi e consuntivi dei traguardi raggiunti. 

In particolare è stata seguita l’esposizione di Forma Urbis per la pubblicazione differenziata di temi prettamente romani ed altri di storia ed arte extraitaliane, la grande diffusione di Voce Romana, con una veste tipografica tradizionale ed attualissima nel contempo, secondo i canoni del fondatore Giorgio Carpaneto e dell’attuale poliedrico direttore Sandro Bari, coadiuvato da Francesca di Castro, esperta in eccellenze romane più o meno nascoste. A questi due nomi è dovuta l’attuale scoperta del secondo Ponte Milvio che Massenzio costruì per motivi strategici, e la descrizione di tutto ciò che di quel tempo gli stessi hanno trovato lungo le due rive del Tevere al Flaminio.

Si è notato l’aggiornamento di Lazio ieri ed oggi più focalizzato sull’Urbe, e la forza delle più antiche testate informative come Archeoroma ed il 996.

Non poteva mancare la Strenna dei Romanisti che raccoglie ogni anno, con una festa, i contributi di ricerca e di cultura su note ed aspetti insoliti o poco evidenziati della Città Eterna. E’ una ricorrenza a buon diritto attesa e onorata come una primadonna. Commenti sono stati ampi e svariati, alternati a doviziosi assaggi di una meravigliosa porchetta innaffiata da vino di Marino: un’agape rustica e soddisfatta dalla bellezza delle riviste e dall’eccellente atmosfera di amichevole cordialità perfusa ed encomiata dall’ideatore dei Salotti Romani, Frate Angelo di Marco.

Marilù Giannone