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Riforme dei Porti

RIFORME: le novità approvate. Ecco cosa cambia punto per punto

                                                                                                          ______________________ di  Mariano CARE’  *

 La riforma dei porti italiani, dopo essere passata in poco meno di 24 ore al Senato e alla Camera, è stata approvata a fine luglio dal Consiglio dei Ministri per la trasformazione in decreto come emendamento alla “legge Madia” (124/2015) sulla Pubblica amministrazione.  Essa prevede l’accorpamento delle autorità portuali in “autorità di sistema”, comportante ampie innovazioni ed il raggiungimento di specifici obiettivi.

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“Dei Delitti e delle Pene”

Furti e rapine: nuova legge, nuove pene –  Inasprimento di sanzioni per chi ruba negli appartamenti o scippa; prevista una causa di estinzione del reato per chi rimedia al danno

___________________________________________di Antonio Strangis *

Sanzioni più severe, a partire già da fine anno, per chi ruba negli appartamenti o commette uno scippo: un nuovo disegno di legge, che andrà a riformare il codice penale, prevede il rafforzamento delle sanzioni previste in caso di furti e rapine.

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In attesa di riprendere i Libri

ALCUNE RIFLESSIONI, POST ESAMI di MATURITA’

Alcune testate giornalistiche riportano la notizia, dimostrata, della crescita del numero di ragazzi promossi e con lode per la maturità di quest’anno, con una classifica regionale che vede il Centro Italia in ottima posizione.

Indubbiamente non si può restare distaccati dalla diffusione di questa piacevole novità (visto che sono decenni che la tendenza all’evoluzione culturale volge verso il basso) e, nel contempo, è immediato fare alcune considerazioni in proposito.

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L’Europa di Bruxelles

L’oblio di Marcinelle

Oggi, 8 Agosto, è la giornata dedicata al “Sacrificio del Lavoro Italiano nel Mondo”. Questo riconoscimento fu voluto da Mirko Tremaglia, l’indimenticabile primo ed unico Ministro per gli Italiani nel Mondo proprio nel ricordo di quel giorno in cui si consumò la tragedia di Marcinelle, la miniera belga in cui perirono centotrentasei nostri connazionali.

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Guerre & Religioni – 2^ parte

Dalla PAX ROMANA al PRIMATO della  SACRALITA’ 

Desidero ricollegarmi ad un precedente e circostanziato intervento di ALESSANDRO BENINI, già pubblicato il 28 luglio su tale argomento, nonché evidenziare – con un pacato ma orgoglioso compiacimento – come, sul nostro web, sia stato anticipato quanto successivamente affermato anche dal Pontefice FRANCESCO I sulle così dette “Guerre di Religione”.

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…. Guerre & Religioni

UNA GUERRA DI RELIGIONE ?  …. NON ESISTE

Numerose sono state le guerre di religione e quante rovine hanno causato all’umanità: queste cruente lotte, questi scontri che per secoli hanno funestato il mondo, in realtà, di religioso hanno ben poco, al massimo il fanatismo dell’ignoranza che ha spinto milioni di persone ad agire nella convinzione di essere nel giusto.

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“Busti Femminili”

Le innovazioni conformiste di Laura Boldrini

Che la Presidente (e dico così) della Camera LAURA BOLDRINI voglia riconoscere alle donne la giusta parità d’onore, esprimendo l’interesse di collocare busti di donne celebri a Montecitorio, accanto a quelli maschili che fanno la parte del leone nelle sale, è assolutamente da elogiare, sebbene ci si auguri che questi busti possano rappresentare vere grandi donne, del livello di MARIA MONTESSORI, ANITA GARIBALDI, la Madre ciociara e simili, e non personaggi di moda, o straniere, o di parte.

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dopo Nizza …..

   Sicurezza e Terrorismo

I fatti di Nizza ripropongono un tema che coinvolge la stabilità emotiva, politica e sociale dei popoli europei. Il falso buonismo, il voler ritenere “l’altro” da aiutare solo lo straniero e non mai i nostri in difficoltà, il considerare un morto durante una  rissa, sorta da insulti verbali, degno di funerali di stato, solo perchè di colore, come nel caso di Fermo, mentre gli 9 italiani assassinati a Dacca non sono stati degni di un tale onore, sono alcune delle ragioni per cui ci sentiamo insicuri ed indifesi.

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Uomini & “bestie”

Un vero Martire a Dacca

I “musi neri” eliminati dalla Forze Armate del Bangladesh, dopo aver torturato ed ucciso i “crociati” che non conoscevano il Corano, sono l’ennesima dimostrazione della catastrofe che può fare una qualunque religione quando diventa estremismo. Nessun paese ne è esente, sia in questo secolo, che nei secoli passati, fin dai Fenici che buttavano i bambini, per onorare il loro Dio, fra le braccia caustiche del suo simulacro.

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4 Luglio …. The Indipendence Day

 “NON SI POSSONO IMPUNEMENTE DEPREDARE I RISPARMI DEI CITTADINI ” – un pezzo  di GIAMPAOLO PANSA, ripreso da Liberoquotidiano.it  di Lunedì 4 luglio * … con alcune note della Consul Press 

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Non credevo di invecchiare con la paura di diventare povero. Invece sta accadendo proprio questo. Quando ero più giovane, l’ultimo dei miei pensieri riguardava la mancanza di denaro. Non me ne preoccupavo. Lavoravo per grandi giornali che non avevano problemi di cassa. E offrivano a chi era ritenuto utile e bravo stipendi generosi che i miei giovani colleghi di oggi non percepiranno mai.

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…Nel “LVI Anniversario”

       NOIPERCHE’ L’EUROPA VIVA !!!

Orgoglio ed emozione, in una gioiosa atmosfera, hanno caratterizzato il 56° Anniversario  della Fondazione di Avanguardia Nazionale.

Numerosissima la partecipazione di Veterani e Giovani  Camerati  che hanno voluto condividere  la vivacità di questa ricorrenza con i componenti delle delegazioni di ex militanti di Avanguardia Nazionale provenienti da tutta Italia.

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Il CESI ed il Referendum Costituzionale

La nostra Redazione ha ricevuto dal CESI – Centro Nazionale Studi Politici ed Iniziative Culturali – il Manifesto sul referendum costituzionale, con le motivazioni ufficiali in merito alle posizioni assunte per il NO, come elaborate dal proprio Comitato Direttivo, d’intesa con il Comitato Scientifico e che viene qui di seguito integralmente pubblicato. (*)

Come  ben noto, il CESI è da tempo impegnato sul campo nell’elaborazione di posizioni comuni e di coordinamento di attività con altri comitati per il NO, già costituiti o costituenti.. Il Manifesto sintetizza la specificità delle motivazioni del CESI,  contribuendo così a chiarire senza ambiguità le proprie ragioni, in un contesto in cui ogni sostenitore del NO ha le proprie, non sempre articolate e motivate come quelle espresse  dal CESI.  Tale Manifesto non dev’essere considerato un mero prodotto di studio, bensì un contributo vivo e articolato da spendere durante la campagna referendaria in atto. E’ con questo spirito che la Segreteria del Cesi invita i propri Soci a diffonderlo quanto più possibile nella cerchia delle personali conoscenze, così come nel frattempo verrà fatto nell’ambito dei vari gruppi di coordinamento dei diversi comitati cui il CESI sta partecipando.

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Libia: una riserva di sicurezza per tutta l’Europa

Riflessioni a margine del Convegno dell’Istituto Affari Internazionali

Ancora una volta, qualora ce ne fosse il bisogno, dobbiamo rilevare come la capacità d’analisi geopolitica dell’Istituto Affari Internazionali abbia centrato l’obbiettivo: la dimensione internazionale di quanto è accaduto e di quanto accade in Libia.

Innegabile la ripercussione ad onde concentriche delle crisi nordafricane, prima fra tutte quella libica, che colpisce nell’immediato l’Europa ed in particolare l’Italia ed è foriera, nel futuro di tutti i paesi del Mediterraneo e non solo, di sviluppi di grande impatto negativo, qualora non si riesca a raggiungere la necessaria stabilizzazione di quell’area.

Presso la Residenza di Ripetta, per l’iniziativa dell’I.A.I., martedì 14 giugno si è svolto il convegno “crisi Libia, una mappa per uscirne”, nel corso del quale, con l’intervento preciso e dettagliato del Ministro degli Affari Esteri, Paolo Gentiloni, si è messo a fuoco quell’insieme di contrasti interni che, a tutt’oggi, hanno in grande parte , impedito la normalizzazione del Paese. Il Governo Serraj, salvo alcuni progressi, meglio piccoli passi verso l’affermazione di una propria autorità non ha ottenuto quel consenso sperato quando nel Dicembre 2015, si giunse agli accordi di Skhirat, in cui, la diplomazia italiana si fece parte dirigente nella complessa mediazione.

Ma a rendere la partita ancor più ostica di quanto si fosse presentata sono le diverse posizioni degli attori esterni: oltre all’appoggio a quella o quell’altra delle fazioni libiche di alcuni Stati della regione, non manca il contrasto fra le potenze esterne al Nordafrica; Europa Stati Uniti e Russia, sebbene abbiano fornito l’appoggio necessario alla soluzione ONU per l’insediamento del Governo Serraj. Ciascuna delle parti, a giudicare dalla lentezza con la quale si procede al superamento delle controversie, mira alla più favorevole, per loro, sistemazione, rendendo il teatro politico e militare quantomai frammentato.

Effettivamente un governo come quello di Serraj, monco di sovranità in quanto legittimato dalle decisioni delle Nazioni Unite, senza un animus riscontrabile all’interno della Libia. Lo stesso Trattato Italo-Libico di amicizia e cooperazione stipulato nell’ormai lontano 2008, sembra non trovare più sostegno utile per la sua permanenza in vigore. Dobbiamo, dunque, come Italia, procedere ad una verifica su tutti gli accordi diplomatico-commerciali sottoscritti bilateralmente nel tempo ? Pensiamo sia necessario senza omettere la priorità della salvaguardia del Paese nordafricano.

Nell’attuale “ balance of power”, la Libia corre il pericolo della divisione: forze esterne, alcune europee, mirano alla frammentazione che potrebbe concretizzarsi nella costituzione di tre stati indipendenti, corrispondenti alle regioni della Tripolitania, della Cirenaica e del Fezzan favorendo alternativamente, gli interessi di potenze esterne in particolare nel campo economico-commerciale.

Questo porterebbe ad una insanabile contrapposizione ed ad una impossibile concertazione diplomatica, dando campo libero allo scontro delle molteplici radicate e potenti tribù locali. Attenzione, la Libia, nel momento più difficile per questa Europa in bilico per direttive germanico centriche e pressioni separatistiche, è un caposaldo di sicurezza, una irrinunciabile fonte di mantenimento dell’economia continentale, visto come la storia europea non transita più dal Nord, ma dal Sud verso il Nord, ponendo il bacino mediterraneo al centro di ogni problematica, dal terrorismo all’emigrazione, dall’alternativa bellica alla pace.

Alessandro P. Benini

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Un doloroso problema della scuola

………QUANDO LA FAMIGLIA  E’  LATITANTE  

Tutti i quotidiani d’Italia hanno un articolo sulla scuola,sui programmi di studio, sull’educazione scolastica, ecc., ecc.,. E’ deprimente osservare che se ne parla soltanto, senza programmare e, soprattutto, senza indicare un vero e proprio rimedio. Che si aspetta? Si attende solo superficialmente un orientamento politico e non si affronta il problema che non è politico, ma è civile. Se si vuole un cittadino preparato ed onesto, se è vero che questo – come si diceva nel secolo scorso – si forma sulle ginocchia della madre, la causa dell’eterna lamentela sulla scuola è da ricercare anche nella famiglia.

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un “Referendum” ed un “Trattato”

SCENARI EUROPEI  del prossimo referendum costituzionale

Alla vigilia del grande dibattito sul referendum  del prossimo ottobre è opportuno inserire una considerazione sugli scenari europei in cui s’ inquadra l’attuale riflessione costituzionale. In altre parole quello che sembra un appuntamento ispirato al rispetto  della dialettica democratica e parlamentare, non può non misurarsi con i cambiamenti sopravvenuti nella nostra Carta costituzionale con l’entrata in vigore del Trattato di Lisbona. Al popolo italiano  infatti viene consentito di esprimersi sulle modifiche apportate dal governo Renzi al dettato di una Carta costituzionale che nei fatti è superata da quanto disposto dal Trattato di Lisbona.

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L’Era del “Post Umano” dopo circa 15 mesi dal Convegno de “L’Intellettuale Dissidente”

Senza  la  LUCE  del  SOLE

Il CORRIERE della SERA ha riportato il giorno 3 giugno, a firma da MONICA RICCI SARGENTINI, un lungo articolo su un incontro in un Hotel in Roma che ha visto un gruppo di esseri, si crede, umani riuniti per avere un figlio da una madre surrogata.
Quello che spiace di questa amara esposizione è che per l’uomo della strada è tutto normale, è tutto liscio: vale solo ciò che si vuole, e pazienza se il modo è agghiacciante.

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