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l’ Associazione (della) “Speranza”

Comunicato  Stampa  a cura dell’Associazione “Speranza”

Si è svolto domenica 9 novembre in Roma, presso la sala della Chiesa di S. Francesca Cabrini, un convegno indetto dall’Associazione degli immigrati dell’Est Europeo denominata “SPERANZA” allo scopo d’informare ed illustrare la situazione nell’Ucraina orientale, definita regione del Donbass, dove le locali popolazioni di origine russa combattono per la loro indipendenza da oltre sette mesi subendo quattromila morti, centinaia di feriti e distruzioni di abitazioni private, installazioni civili, infrastrutture. Questo convegno fa seguito alla manifestazione svoltasi la precedente domenica 2 novembre in Piazza del Colosseo dedicata alla commemorazione delle decine di persone uccise (anche bruciate vive!) nel Palazzo dei Sindacati di Odessa in Ucraina il 2 maggio 2014 da parte delle milizie irregolari del governo ucraino, al fine d’intimorire la popolazione della città.

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La Divina Marchesa in mostra a Venezia

La Divina Marchesa – Arte e vita di Luisa Casati dalla Belle Époque agli Anni folli è la prima mostra dedicata alla leggendaria figura della marchesa Casati, fino all’8 marzo 2015 a Palazzo Fortuny a Venezia.

Alta, sottile, con splendidi occhi verdi e una massa di ricci rossi, Luisa Amman divenne Luisa Casati nel 1900, sposando il marchese Camillo Casati Stampa.  Protagonista indiscussa della mondanità di inizio secolo, la naturale inclinazione alla stravaganza la rese una icona di femminilità inconsueta per i tempi.

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War & Art

The National World War I Museum at Liberty Memorial,  The Embassy of Italy in Washington, D.C,

The Consulate General of Italy in Chicago and The Honorary Vice Consulate of Italy in Kansas City

cordially  invite you to a champagne toast with the Ambassador of Italy to the United States, Claudio Bisogniero.

The event is to celebrate and preview War & Art, a new exhibition opening at the National World War I Museum curated by the Istituto per la storia del Risorgimento italiano in Rome featuring photographs never before exhibited outside of Italy. The event marks the first time in more than 50 years that the Ambassador of Italy to the United States will visit Kansas City.  Event participants will be provided with a sneak preview of the exhibition before it opens to the public.

Date: Monday, November 17, 2014 > Time: 6-8 p.m.

Remarks at 6:30 p.m. – Location: National World War I Museum at Liberty Memorial

Please join us!

 Sincerely,

 Matthew Naylor -President and CEO

The National World War I Museum at Liberty Memorial

 Gino Serra – Honorary Vice Consul of Italy in Kansas City

by Cristian ARNI  (Washington) 

Progresso e crisi nella coscienza della legge naturale

Progresso e crisi nella coscienza della legge naturale _______________________________________ di Don Walter TROVATO *

Di fatto si assiste oggi a un movimento di ristabilimento dell’ordine giuridico nazionale e internazionale, ma nel tempo stesso a un relativismo nell’interpretazione del diritto naturale (per esempio in campo sessuale, nella comunità matrimoniale e familiare ecc.), senza parlare delle sue violazioni che vengono codificate specialmente nei regimi collettivisti e materialisti, ma a volte anche a quelli che si appellano ai principi dell’etica naturale e cristiana e della democrazia, per esempio in materia di diritto familiare, quando i traducono il divorzio o permettono l’aborto.

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Tour Nazionale di ProVita

Inizia oggi il tour nazionale di ProVita con Komov, l’ambasciatore del WFC all’ONU!

La Russia diviene di mese in mese un punto di attrazione sempre più interessante per i movimenti che si schierano indifesa della Vita nascente e della famiglia naturale. Per questo motivo, e considerato l’enorme successo riscontrato nei precedenti eventi organizzati da ProVita onlus sul tema, è stato deciso di organizzare un nuovo tour italiano di Alexey Komov, Presidente di Familypolicy.ru, portavoce della Commissione sulla famiglia del Patriarcato di Mosca ed Ambasciatore del WFC all’ONU.

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Il sociale è un tema attuale, difficile da affrontare…

Un personaggio scoperto per caso un anno fa, a Palestrina, durante il MOVIE CLUB FILM FESTIVAL, un personaggio riservato, difficilmente parla di se, se lo fa è per portare testimonianza del suo lavoro a favore del sociale. Si chiama Fernando Mariani, ha messo la sua passione a disposizione di chi molto spesso è costretto con la forza a tacere…Le ho chiesto di scrivermi la sua storia, per farvela conoscere… FERNANDO MARIANI

Son o un M.llo della Polizia Locale di Velletri, da 35 anni in servizio. Da circa 23 anni inoltre sono entrato nel mondo dello spettacolo per passione, prima da generico poi con figurazioni speciali e piccoli ruoli. Durante il mio tempo libero, ho partecipato a tanti film, fiction, pubblicità, programmi televisivi RAI, fotoromanzi, ecc.- Avendo molta creatività, negli anni ho spaziato nelle varie arti nei momenti d’ispirazione, disegni, poesie (pubblicate anche dalla rivista “ORIZZONTI”), varie; circa otto anni fa, quasi per gioco con degli amici e colleghi, iniziai con banali apparecchiature digitali compatte non professionali, a girare un primo thriller di 45 minuti; feci una prima proiezione evento in un teatro a Velletri con altro evento in un famoso ristorante. Un successo, raccolsi quindi dei fondi con il D.V.D. e li donai ad un’associazione di accoglienza (La Casa del povero di Roma); a grande richiesta dei miei concittadini  feci un seguito di questo primo thriller che mi impiegò per circa un’anno, altro successo, altro evento ed altra solidarietà a favore di CASA NAZARETH (casa di accoglienza della Diocesi  di Velletri -Segni) . Decisi quindi di raccogliere alcune scene del primo film ed altre del secondo, in un altro lavoro finale, ma nel frattempo realizzai un corto dal titolo “DENTRO LE MURA” (per intero anche visibile  su YOUTUBE). Con questi lavori partecipavo a varie manifestazioni, programmi radio e tv private, come ospite sulla tematica della violenza ed in particolare quella su bambini , donne ed anziani, dando anche il mio contributo personale e professionale. L’ultimo lavoro che ho appena concluso, fa parte del progetto “APILUS” tre thriller su alcuni aspetti della violenza sulle donne come il cortometraggio ; in tutti questi lavori ho coinvolto circa mille persone per la maggior parte concittadini che nella quasi totalità dei casi, non avevano mai avuto esperienze di riprese cinematografiche, ma nell’ultimo thriller vi sono tanti cammei di volti famosi, registi, attori, e personaggi di varia tipologia, dai f.lli Avati, Pippo Franco, Lando Buzzanca, il Principe Carlo giovanelli, il criminologo Prof. Vincenzo Mastronardi, e tanti altri più o meno importanti. In questi lavori ho curato l’idea, la sceneggiatura, la recitazione, l’organizzazione generale e la regia, con molto spreco di danaro personale e di energie, tutto questo per dare il mio piccolo contributo sul sociale che continuerò a dare con nuovo impegno e partecipazione a nuovi eventi e forse a nuove idee cinematografiche. Su questa mia attività da anni sono stati scritti fiumi di articoli su giornali locali, ma anche qualche articoli su quotidiani: IL MESSAGGERO, IL TEMPO , LA VOCE DI ROVIGO

Adelfia Franchi

Givenchy: gli abiti più celebri in mostra a Madrid

“I vestiti di Givenchy sono gli unici nei quali mi sento me stessa. Lui è più di un designer, è un creatore di personalità” diceva Audrey Hepburn del suo couturier preferito, Hubert de Givenchy,

91 abiti, 17 dipinti, bozzetti e  foto saranno esposti in mostra fino al 18 gennaio 2015 nel Museo Thyssen-Bornemisza di Madrid. La mostra, ideata e curata personalmente da Hubert de Givenchy (classe 1927) ripercorre mezzo secolo di storia, dall’apertura della maison nel ’52 (ceduta nell’1988 al Gruppo LVMH) al ritiro dalle scene nel ’96. In scena tutte gli abiti più significativi realizzate come l’abito nero lungo indossato da Audrey Hepburn in Colazione da Tiffany e quelli regali realizzati appositamente per Grace di Monaco.

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Omaggio a Giuseppe Fava

Per onorarne la memoria nel trentesimo anniversario del vile e feroce assassinio del giornalista e drammaturgo perpetrato dalla mafia. Si terrà a Roma accolto dal Mibact -sala la Crociera – via del Collegio Romano,28 alle ore 21:00 l’evento speciale. Omaggio a Guseppe Fava.

Presenti gli amici commossi della edazione de I siciliani tra cui Riccardo Orioles e Miki Gambino, la figlia Elena che ha scelto i brani della lettura, che compongono questo viaggio nelle idee e nelle emozioni dei testi che Fava ci ha lasciato.

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Riccardo Cavosi presso la Galleria Il Collezionista

Galleria Il Collezionista
Via Rasella 132 – 00187 – Roma

Dal 3 al 14 novembre presso la Galleria il Collezionista, nel centro storico di Roma, verrà ricordato, attraverso una significativa mostra antologica, uno fra gli artisti più riconosciuti in Italia e all’estero: Riccardo Cavosi .
Il suo stile, che si può definire impressionista con diversificate suggestioni d’animo, esprime attraverso il contesto storico-naturale ritratto, delle autentiche atmosfere mentali che richiamano ad ogni fruitore un personale risveglio sensoriale. Dai paesaggi cittadini agli sterminati campi arati in cui il dettaglio è sinonimo di uno sguardo acuto e complice, Cavosi ha saputo animare, con le sue opere, monumenti, chiese, alberi, oceani, barche, fiori, animali, in pratica tutto ciò che di naturale ed artistico circonda il creato attraverso una pennellata incisiva ma riflessiva, interloquendo col reale per esprimere uno stato d’animo lirico e in grado di scaturire, di riflesso, pensieri poetici profondi.
Sensibile ai temi ecclesiastici, Cavosi è stato apprezzato perfino da Papa Wojtyla per il quale ha illustrato parte della Bibbia da lui commentata e che ha voluto la sua Crocefissione esposta nelle stanze vaticane.
Una retrospettiva che mira a ripercorrere le sfumature esistenziali di un artista che ha trasformato con la sua arte le percezioni di un esteso e diversificato mondo esterno in un nascosto impulso interiore avvalendosi di articolate digressioni cromatiche e inseguendo ogni pennellata per entrare nell’universo sentimentale più intimo.
L’inaugurazione si terrà il 3 novembre alle ore 19 alla presenza del giornalista e critico d’arte venezuelano Antonio Mendoza che introdurrà al pubblico intervenuto l’opera dell’artista.


Ufficio stampa: Elisabetta Castiglioni

info@elisabettacastiglioni.it

Copertina collage RC


NOTE DEL CURATORE

“Non dipingo mai ciò che c’è fuori; dipingo soltanto ciò che c’è dentro di me”. Questa apparentemente contradittoria dichiarazione di Caspar David Friedrich -con Turner e Van Gogh uno dei punti più alti della pittura di paesaggio- descrive con giustezza l’atteggiamento davanti alla realtà concreta dell’artista visivo Riccardo Cavosi.

Nato in Agadir (Marocco) nel 1937 e morto a Bolzano nel 2011, Cavosi ha ricevuto durante la sua lunga carriera numerosi premi e onorificenze, oltre ad una positiva e meritata fortuna critica.  Opere sue illustrano la Bibbia voluta da Giovanni Paolo II, e la sua Crocefissione fu esposta nelle Stanze Vaticane. Questa mostra antologica a cura di Roberto Cavosi, figlio dell’artista, è un’occasione per conoscere e/o approfondire l’opera di un creatore che abbina una grande abilità tecnica con una personalissima visione del tema del paesaggio: l’approccio psicologico.

Il paesaggio nasce come background del ritratto (ricordate lo stupendo sfondo di “La Gioconda”, che tanti fiumi d’inchiostro ha fatto scorrere a Dan Brown e simili?) o come scenografia di eventi religiosi o politici: la “Battaglia di Isso” di Altdorfer, la “Epifania” di Bosch, le “Tentazioni di Sant’Antonio” di Patinir e Quentin Metsys. Il barocco olandese, con Ruysdael e Hobbema, fa sì che la geografia esca dai taccuini di viaggio e diventi se stessa protagonista della creazione visiva. Ma non si tratta di un semplice registro topografico: è un’esternazione dell’anima dell’artista,  proiezione di uno stato d’animo, psicologia concretizzata in dipinto. Già i disegni di Durer e di Leonardo enfatizzavano l’aspetto misterioso nascosto nella natura (“La Natura è un tempio in cui vivi pilastri/ fanno scappare talvolta delle voci confuse” diceva Baudelaire nel celeberrimo sonetto “Correspondances”), e la “Vista di Toledo” di El Greco ha un’atmosfera irreale, pressoché surrealista. Turner, Constable e Friedrich faranno tesoro di questa visione sentimentale e personalizzata del paesaggio, che gli impressionisti sposteranno verso una ricerca che voleva essere più visuale e oggettiva, più un dipingere la luce che un ritrarre i luoghi.  Monet non dipinge la cattedrale di Rouen: dipinge la luce che bagna la cattedrale. Sarà Van Gogh chi riprenderà, con capolavori a volte carichi di vibrante gioia e a volte tremanti di lacerante angoscia, quella idea del “paesaggio della mente'”che poi Kokoschka, Hopper e Dalì porteranno avanti in chiave moderna. E’ sotto questo contesto che bisogna analizzare e fruire le opere di Riccardo Cavosi.

La tecnica è impressionista. La pennellata è presente, possente. La inquadratura curata, diremmo fotografica. La tavolozza cromatica è sobria, contenuta ed elegante. Le atmosfere luminose riuscite brillantemente: penso alla luce fredda e argentea, caratteristica della laguna veneziana, che riempie il quadro “Spazi”. Ma Riccardo Cavosi va oltre. Contemplare una sua opera sveglia in noi la sensazione di qualcosa di misterioso, di trascendente. Alberi, cieli, mari e rocce vanno oltre la loro materialità e si/ci caricano di un messaggio spirituale inquietante ma confortevole. Cavosi ha messo la sua abilità tecnica al servizio di uno sguardo soggettivo, poetico e sublime della realtà concreta: “Solchi”, col suo coinvolgente punto di fuga centrale, è degno erede del Viale di Middelharnis di Meindert Hobbema. Come in questo caso, Cavosi predilige spesso l’utilizzo del formato piccolo, azzeccata scelta che invita lo spettatore all’avvicinamento fisico per indurlo ad una fruizione più ravvicinata e intima delle immagini, un po’ musicalmente parlando  alla maniera delle Canzoni senza parole di Mendelssohn o delle miniature vocali di Fauré e Reynaldo Hahn.

Riccardo Cavosi ci ha lasciato una visione del mondo che sintetizza abilmente le ricerche oggettive dell’Impressionismo con la vibrante tradizione del paesaggio concepito come concrezione di una geografia psicologica, geografia che ci accoglie e ci seduce tramite la sua francescana intensità intima e gentile, pervasa di saggia ma spontanea eleganza e di una complice, amorevole, umanissima delicatezza. Una visione nobile e sacrale dell’Universo.  L’opera di Riccardo Cavosi fa sua e concretizza  la frase di Napoleone: “Ogni cosa nel mondo acclama l’esistenza di Dio” .

Prof. Dott.  ANTONIO MENDOZA

 

Gente di facili costumi: omaggio a Manfredi


Omaggio a Nino Manfredi con lo spettacolo “Gente di facili costumi”
Per celebrare il decennale della scomparsa di Nino Manfredi la Lumax Production porta nuovamente in scena lo spettacolo “Gente di facili costumi”, scritto dallo stesso Nino Manfredi e Nino Rota, con due attori di grande talento ed esperienza come Luciana Frazzetto e Geppi Di Stasio, che già la scorsa estate hanno riscosso un grande successo di pubblico e di critica con questa piéce. Al Teatro delle Muse, via Forlì 43, l’omaggio all’indimenticabile Manfredi avviene attraverso la commedia che teatralmente lo ha più rappresentato e che è stata anche la sua ultima apparizione sulle scene.La perfezione drammaturgica, l’esperienza degli attori, la sensibilità e la competenza del regista Massimo Milazzo hanno contribuito a rendere questo spettacolo una perla rara nel panorama del teatro da camera adatto a tutte le aspettative del pubblico. La storia racconta le vicende di Anna, una ruspante e travolgente prostituta troppo rumorosa, e Ugo, uno scrittore insonne in crisi e disilluso dalla quotidianità, che danno vita ad una frizzante commedia sullo sfondo di una società in declino dove il rispetto per i valori umani non trova più spazio per affermarsi.

Ironica malinconica ed estremamente divertente.
Dal 30 ottobre al 16 novembre uno dei più riusciti omaggi alla memoria del grandissimo Nino Manfredi.

Jaeger-LeCoultre mecenate della Scuola Grande di San Rocco a Venezia

Per la salvaguardia del nostro patrimonio artistico, purtroppo sempre più decadente, dobbiamo ringraziare i nuovi mecenati ossia le grandi aziende private ed il loro imprenditori. Ricordiamo Diego della Valle (Tod’s) che finalmente dopo una lunga battaglia di appalti ha potuto cominciare il restauro del Colosseo, Fendi che con il progetto Fendi for Fountains si sta impegnando a restaurare le fontane di Roma a partire dalla Fontana di Trevi, Cucinelli con il borgo umbro di Solomeo, ed infine Renzo Rosso, patron di Diesel, con il Ponte di Rialto.

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La Winter School del Centro studi Tocqueville-Acton, Roma 18/12/2014 – Call for papers

La Winter School del Centro studi Tocqueville-Acton, Roma 18/12/2014 – Call for papers

Rubbettino Editore è partner del Centro Studi Tocqueville-Acton (CSTA) e della Fondazione Novae Terrae nell’organizzazione della prima Winter School  dedicata al tema “Potere e servizio nello spazio europeo”. L’evento si svolgerà a Roma giovedì 18 dicembre 2014 presso le aule della Pontificia Università Lateranense (piazza di San Giovanni, n. 4).

Dopo la sessione mattutina dedicata alle relazioni introduttive di accademici ed esperti, avrà luogo un workshop diviso in quattro aree di interesse (economico-sociale, politico-amministrativo,  comunicazione istituzionale, politiche familiari) cui potranno prendere parte giovani studiosi e ricercatori, previo invio di un abstract entro il 30 novembre 2014.

L’obiettivo della giornata di studi è quello di riflettere sulle evoluzioni istituzionali (passate, presenti e future) dello spazio politico europeo, analizzando i processi decisionali e gli attori che vi sono coinvolti, con particolare attenzione ai framework culturali e agli orientamenti di policy ispirati alla grande tradizione del popolarismo sturziano ed europeo.

L’iniziativa, organizzata in collaborazione con l’Associazione Prospettiva Europea, rappresenta un momento di alta formazione e di proficuo networking per tutti coloro che si riconoscono nelle coordinate-guida del CSTA, in particolare nella visione antropologica ancorata ai principi della Dottrina sociale della Chiesa, nella prospettiva teorica dell’economia sociale di mercato e del liberalismo delle regole.

Per maggiori dettagli e informazioni sul programma e per scaricare il bando di partecipazione cliccare qui o visitare il sito www.tocqueville-acton.org

La scuola del futuro

 SCUOLA  E  FUTURO____________________di Lidia D’ANGELO

La recente manifestazione di Palermo sulla “scuola del futuro”, svoltasi il 18 e 19 ottobre, ha richiamato  numerosi studenti, docenti, personalità del giornalismo e figure istituzionali tra cui il Ministro della Pubblica Istruzione, il Presidente della Regione Siciliana e il Sindaco di Palermo il quale, tra le varie cose, ha sottolineato l’importanza della conoscenza come strumento per la lotta alla mafia. Questo evento offre il destro a  una serie di riflessioni sulla scuola e sui nuovi scenari  del contesto sociale esterno alla scuola.

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Questa è un’Europa triste e senz’anima

Tutti gli errori della costruzione europea secondo Alain De Benoist. Il famoso giornalista e pensatore francese è arrivato venerdì a Chiavenna, ospite del circolo culturale La Torre che gli ha conferito il Premio Nietzsche giunto alla quarta edizione.

Di fronte ad una platea attenta, De Benoist ha spiegato cosa secondo lui non funziona nell’idea di Europa che stiamo costruendo. Proprio l’Europa e il suo destino è stato il tema scelto quest’anno per la tavola rotonda tenutasi a palazzo Salis: «La globalizzazione è lo stadio supremo dell’espansione capitalista.

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News dall’Accademia Auritiana

SI comunica che Domenica 9 novembre si terrà un “Convegno sull’Economia” a Montegranaro in provincia di Fermo, nelle Marche, al quale la Scuola di Studi Giuridici e Monetari è stata invitata a partecipare. Inoltriamo questo invito a tutti coloro che potranno raggiungere il luogo vista l’alta valenza dell’incontro e dei relatori

Per informazioni seguite il link: https://www.giacintoauriti.eu/eventi/icalrepeat.detail/2014/11/09/13/-/convegno-di-economia-a-montegranaro.html

La fondazione ultima dei diritti

LA FONDAZIONE ULTIMA DEI DIRITTI________________di Don Walter TROVATO *

I diritti dell’uomo oggi sono al centro della politica sociale  e si può dire di tutta la politica. Ma si presentano dappertutto gravi difficoltà di interpretazione e applicazione di tali diritti, per la mancanza di una nozione di fondo della natura umana e delle esigenze che da essa promanano, soprattutto alla dignità e libertà della persona e alla uguaglianza degli uomini, che impongono, al di là di una visione materialista e meccanicista della società, un ordinamento delle condizioni sociali tale, che in esse ogni individuo possa sentirsi libero e godere dei suoi diritti di cittadino, per il semplice fatto di essere un uomo, cioè una persona, che accetta di vivere in una società e di assumervi le responsabilità che le competono.

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Romeo e Giulietta arriva a Bari

GIOVEDI’ 4 DICEMBRE
ROMEO E GIULIETTA. AMA E CAMBIA IL MONDO
Il musical più applaudito di sempre arriva a Bari
@ Palaflorio

Prosegue la trionfale tournée di ROMEO E GIULIETTA. Ama e cambia il mondo, il musical prodotto da David Zard con la regia di Giuliano Peparini, le musiche di Gerard Presgurvic ed i testi in italiano di Vincenzo Incenzo.

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Baroque Brutal

“BAROQUE BRUTAL – 4 ARTISTE A ROMA” Mostra di fotografia contemporanea

 IsIstituto Balassi – Accademia d’Ungheria in Roma Via Giulia, 1 – Roma (Palazzo Falconieri) Inaugurazione: 21 ottobre 2014 alle ore 19.30

In occasione del Mese Europeo della Fotografia l’Accademia d’Ungheria in Roma presenta le opere di Roberto Vignoli e Hamarits Zsolt insieme a Steiner Villő.
L’oggetto e il soggetto della serie „Baroque Brutal” di Zsolt Hamarics è Villő Steiner, tessutaio. Sulle foto di Hamarics l’artista e le sue opere si dimenticano a vicenda. L’opera interpretata dal fotografo mostra come „le figure e il loro sognatore, la persona (corpo e anima) dell’artista possono incontrarsi con simbiosi perfetta grazie alla tecnica”.

I soggetti delle fotografie della serie „4 artiste a Roma” di Vignoli sono artisti – modelli per rappresentare una verità oggettiva spesso invisibile e perciò incomprensibile all’occhio umano.
Sia Hamarits che Vignoli hanno preso come oggetto e soggetto gli artisti che si mostrano che si svelano. Per esprimere questo svelarsi dell’artista i fotografi indirettamente o apertamente hanno scelto come genere il nudo.

Dall’altro canto però le due serie sono in forte contrasto tra di loro. L’attrice Steiner sulle foto del fotografo si nasconde nel suo mondo artistico sul telo bianco-nero. Vignoli invece richiama le luci della ribalta grazie alle opere colorate.

Il curatore della mostra è Pál NÉMETH.

La mostra rimarrà aperta fino al 28 novembre 2014 presso la Galleria dell’Istituto Balassi – Accademia d’Ungheria in Roma (via Giulia, 1)

Ingresso libero con il seguente orario:

lun-ven 10.00-19.00

sab 10.00-12.00 e 13.30-19.00

dom 10.00-12.30 e 13.30-17.30.

Per ulteriori informazioni: 066889671