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Scuola e Droga ….

SE CIRCOLA LA DROGA ….. LA SCUOLA NON E’ “BUONA

di LIDIA D’ANGELO  *

Il nuovo anno scolastico ha appena preso il via e già nelle scuole si torna a parlare di droga, il binomio scuola e droga non passa mai di moda; purtroppo il fenomeno, ogni anno, è sempre più diffuso e ciò desta preoccupazione nelle famiglie che non sanno come rispondere; le motivazioni per le quali i giovani si avvicinano alla droga sono molteplici e soggettive, comunque è possibile indicarne alcune, comuni a tutti, tra cui la mancanza di interessi, gli amici sbagliati, il carattere debole.

Il primo consumo avviene per sperimentare nuove sensazioni o per facilitare l’integrazione nel gruppo dei coetanei; una volta presa l’abitudine, resistere alla tentazione di ricorrere a questi agenti esterni, risulta difficile, sia per la dipendenza, sia per le pressioni sociali a cui i giovani sono esposti.

Le scuole debbono essere sicure non solo dal punto di vista strutturale-architettonico, ma anche dal punto di vista del bene-essere dei ragazzi che le frequentano, pertanto ben venga il Piano straordinario presentato dal Ministro dell’Interno Matteo Salvini tendente a contrastare lo spaccio delle sostanze nocive nelle vicinanze delle scuole e all’interno di esse.

Il Piano lanciato dal Viminale riguarda le principali città italiane che avranno a disposizione un fondo di 2,5 milioni di euro per incrementare i controlli, assumere agenti di polizia, coprire i costi degli straordinari, installare impianti di videosorveglianza.  Naturalmente il Ministro dell’Istruzione non può che approvare tale Piano che purtroppo non piace a tutti;  infatti i detrattori, non sapendo a che cosa appigliarsi, sostengono che, con  questi strumenti, si verrebbe a  instaurare uno “Stato di Polizia” che prenderebbe il posto dello “Stato di Diritto”…. quante assurdità si elaborano pur di mettere in cattiva luce un ministro che, finalmente, mette al primo posto nella scala dei valori, la sicurezza. Chi avvalora questa tesi assurda è il CO.GE.DE (Comitato Genitori Democratici) nato come una onlus nel 1976 sull’onda della partecipazione e del rinnovamento democratico delle istituzioni tradizionali; un’altra associazione di genitori, invece intelligentemente, il MO.I.GE. (Movimento Italiano Genitori) plaude all’iniziativa del ministro chiarendo che è un primo passo nella lotta alle tossicodipendenze.

Le scuole, comunque, non debbono perdere di vista la loro principale mission che è quella educativa e pertanto va preso in considerazione l’aspetto formativo e quello della prevenzione che è più potente della repressione. Infatti, la scuola potrebbe mettere in campo progetti di prevenzione con l’intervento di medici, psicologi, operatori sanitari, per convincere i ragazzi – dati alla mano – dei danni provocati dalla droga.

Se poi tutto ciò risulta inefficace, si ricorre ai rimedi forti, cioè interventi repressivi, sopralluoghi improvvisi mediante unità specializzate, strategie di azione sul territorio da realizzare con le amministrazioni locali e la condivisione dell’autorità scolastica, installazione di telecamere nelle immediate vicinanze delle scuole. 
La videosorveglianza all’interno degli ambienti scolastici e nelle aule contrasta con la legge della privacy, così come viene affermato dal Prof. Mario Rusconi, Presidente della Associazione Nazionale Presidi, nel corso di un’intervista pubblicata su IL MESSAGGERO di venerdì 21.9. Ciò in quanto le telecamere potrebbero creare un clima di intimidazione, oltre che violare la privacy dei docenti e degli studenti….  però se si sospettassero attività illecite, dovrebbe essere l’autorità giudiziaria a valutare  le linee d’azione da intraprendere.

* già Docente e Dirigente Scolastico

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NOTE A MARGINE  Personalmente ritengo – con buona pace del “Co.Ge.De. e dei Genitori Democratici” – che in situazioni di emergenza le così dette Libertà Personali possono e debbono essere limitate a favore delle Libertà Collettive e di un più vasto “Bene Comune” …. ma ciò ai tanti democratici e liberisti- libertari apparirà senz’altro politicamente scorretto
A  mio giudizio, invece, uno “Stato Etico” (altro concetto non tollerato dagli odierni assertori del pensiero unico e dominante) – od almeno uno “stato serio” – dovrebbe impedire o, quanto meno, limitare il libero uso, abuso e spaccio di droga, così come l’uso e l’abuso del fumo e dell’ alcol, così come il gioco  d’azzardo. 
Ma questo “Stato Democratico”, guarda caso, lucra sul fumo grazie al Monopolio sui Tabacchi, lucra sugli alcolici con accise e tributi ed inoltre, come una vecchia Maitresse, gestisce tutti i giochi d’azzardo, introitando redditi stellari ___________ Giuliano Marchetti