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SOCIAL l’evoluzione da semplice veicolo di comunicazione a mezzo di compravendita

“Social caput mundi” così esordisce l’articolo di Sabrina Nunziata scritto per Pambianco e riguardante come i social oggi siano anche diventati un mezzo di compravendita.

Da veicoli comunicativi a dei veri e propri mezzi proattivi per lo shopping, diventando una corsia preferenziale ed una cassa veloce per gli acquisti online.

Uno dei primi è stato Instagram, il social d’eccellenza per la condivisone di foto; se prima le sue pagine venivano usate dai brand come mero veicolo divulgativo, oggi c’è invece la possibilità di acquistare, senza intermediazioni, tutto ciò che è a portata di like. 

Nel marzo 2018 Instagram ha portato in Italia Shopping, funzione già introdotta negli USA, che permette ai brand di inserire speciali tag nei propri post attraverso cui gli utenti possono fare acquisti venendo indirizzati direttamente sulla pagina web del marchio. Il giugno successivo l’opzione Shopping è stata introdotta anche nelle Stories e nella sezione Esplora, semplificando ulteriormente la possibilità di fare acquisti. Con i suoi  130 milioni di utenti mensili che cliccano sul tag dei prodotti nei post di Shopping, Instagram adesso ha fatto un passo in più lanciando una nuova  opzione chiamata Checkout  e offrendo così la possibilità di acquistare direttamente all’interno dell’app, senza dover aprire alcun browser. Dopo il primo acquisto, i dati personali vengono automaticamente memorizzati all’interno del sistema, agevolando ulteriormente gli acquisti successivi.

Anche Facebook ha fatto spazio alla sua sezione di shopping chiamata Marketplace, un luogo virtuale in cui gli utenti del social possono effettuare una vera e propria compravendita di merci; infatti qui è possibile sia acquistare che vendere articoli,  con un’offerta che spazia dall’abbigliamento e accessori, ai veicoli, agli elettrodomestici, fino alla vendita di case, agli affitti ai servizi per la persona.

Un passaggio naturale questa evoluzione dei social, che rivestono sempre più un ruolo chiave nelle scelte d’acquisto dei consumatori. Tutto è partito dalla Cina con Baidu e Weibo e come evidenzia il report ‘What’s hot in China on social media?’ stilato da Morgan Stanley, l’84% dei consumatori cinesi basa le proprie decisioni di acquisto su ricerche condotte online e ben il 67% ricorre ai social media.

Ultimo social che si aggiunge a questi è WeChat, un’applicazione di messaggistica che, dalla Cina, ha pian piano catturato l’interesse anche di consumatori e brand più occidentali. Sviluppata dalla società cinese Tencent, WeChat, nel corso del tempo, però, ha allargato le proprie funzionalità, oltre a mandare e ricevere messaggi e chiamate, sono state introdotte anche opzioni per effettuare pagamenti, le quali lo hanno trasformato in una sorta di portafoglio digitale. Visti i suoi mille usi, e la larga diffusione in Cina (oltre 1 miliardo di utenti attivi al giorno), la piattaforma è uno dei veicoli imprescindibili per i brand occidentali che vogliono entrare sul mercato cinese. Attraverso un account WeChat, infatti, i brand del lusso possono non solo presentare se stessi tramite un profilo dedicato, ma anche veicolare ed incrementare le proprie vendite attraverso attività promozionali studiate ad hoc, le quali indirizzano i consumatori tanto sui canali di vendita online dei brand quanto sui loro stessi store di WeChat che, spesso, ospitano prodotti in edizioni limitata creati appositamente per la piattaforma.

 

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