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23.5.2018, presentata “La Strenna dei Romanisti”

Per diffondere l’amore verso la nostra Città

Mercoledì 23 maggio – alle ore 17,00 a via Poli e con una vista di Roma dalla Fontana di Trevi, unica al mondo – è stato celebrato il compleanno di Roma millenaria e per questa ricorrenza è stato pubblicato un bellissimo volume, la classica e già nota “Strenna”, al suo settantanovesimo anno di edizione. La raccolta, di formato e carattere comodo, rilegata in brossura e con una bella riproduzione è stata illustrata da tre noti esperti di romanistica: Maria Antonella Fusco, Ugo Onorati, Francesco Piccolo.

Un lungo excursus dei numerosi capitoli ha tenuto ferma l’attenzione del pubblico presente in gran numero: esegeti amici e sconosciuti, chi amante dell’antico e chi dell’aneddoto, chi curioso di reperire novità e chi ripetitore di fatti e commenti già accolti e celebri: Pasquino, il Circo Massimo, qualche Santa Maria (che a Roma non si contano più). Qualcuno di questi capitoli è eccezionale per l’argomento, la ricerca, la scrittura, come il retroscena dietro la creazione di una grande scultura, il capolavoro  Resurrezione  di Pericle Fazzini, al quale fa da compagno “L’importanza del modello”. Questo scritto rileva anche senza volerlo la squisita abilità dello scultore, il quale, per rendere un’opera quanto più vicina alla vivezza della sua idea, dovendo eseguire un gruppo storico teneva come modello nello studio un cavallo per esso.

Il primo articolo è di Sandro Bari, Direttore di “Voce Romana”, del quale tutti conoscono la profonda cultura, le pubblicazioni ed un operetta piccola nel formato ma eccezionale , il Tevere esaminato e raccontato andandoci in barca: la svelta scrittura del narratore anche in questo capitolo ha fatto scoprire passo dopo passo come nasce un capolavoro e quanta applicazione anche fisica è necessaria per farlo tale.

“L’Importanza del modello” è di Francesca Di Castro, Vicepresidente di “Roma Tiberina”, autrice, poetessa, conoscitrice d’arte e di storia delle migliori. Autrice anche perché oltre a scrivere dipinge, e qui si sente, anche se ella non lo esprime chiaramente, per come mette in evidenza il sottile ed invisibile legame che si crea fra artista e l’oggetto del suo pensiero, del quale il modello è mediatore. E poi nella raccolta vi sono gare, controversie, archeologie, e il russo Gogol’ l’oscuro alle prese con la Cripta dei Cappuccini, che l’autrice, Rita Giuliani, commenta attraverso uno studio di Padre Rinaldo Cordovani, scrittore e cappuccino, squisita e coltissima persona.

Un clamoroso battimani ha salutato l’evento ed è piaciuto l’intervento di chiusura della studiosa Maria Antonella Fusco che ha incitato le Istituzioni a prendere più a cuore questa nostra invasa e trascurata Capitale. La coscienza di vivere in uno scrigno di preziosi in un contenitore di gioielli, come sono Roma e l’Italia, dovrebbe finalmente mettere al tappeto il buonismo e valorizzare giustamente i suoi cittadini.

Marilù Giannone

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www.gruppodeiromanisti.it