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“Sulle tracce del colore” la personale
di Massimi al Lacke & Farben di Berlino

Grande successo sabato 16 marzo alla Galleria Lacke & Farben in Brunnenstrasse 170, a Berlino, per l’inaugurazione della mostra personale di Claudio Massimi intitolata “Sulle tracce del colore”, a cura di Giammarco Puntelli. Oltre cinquanta persone hanno presenziato all’evento nel quartiere Mitte dove il maestro Massimi ha portato una ventina di opere dal 1974, anno in cui, giovanissimo, venne selezionato per la Quadriennale di Roma, a oggi, tra cui alcune incisioni.

La personale si colloca all’interno de “La solitudine dell’Angelo”, progetto ideato e diretto da Giammarco Puntelli che coinvolge opere di oltre 30 artisti contemporanei fra i più importanti in Italia, in un evento che si sviluppa in tre tappe: dal 10 marzo al 7 aprile alla Pinacoteca di Assisi, dal 1 settembre al 31 ottobre (con inaugurazione il 31 agosto alle ore 17) alla Galleria Lacke & Farben, a Berlino, e dal 19 ottobre al 3 novembre al Museo Nazionale di Tirana.
All’interno del progetto internazionale sono stati scelti sette maestri per essere protagonisti di mostre personali alla Lacke & Farben.

La personale di Claudio Massimi segue un percorso di mostra articolato sulla sua storia artistica, le collaborazioni eccellenti, la sua continua ricerca su una rappresentazione che risente, attraverso una sapiente tecnica, del movimento delle immagini e della perizia della realizzazione. Massimi unisce colore e tecnica, portando avanti più temi spesso legati alla cronaca o ai simboli tipici della storia dell’arte. Nella galleria, su due piani, si può vedere un continuo narrativo di uno degli artisti più internazionali per matrice creativa che ha il nostro Paese. <La mia pittura – spiega Massimi – racconta la natura e il difficile rapporto tra lo spazio ed il tempo. Un rapporto contemporaneamente d’amore e contrasto tra i due, perché lo spazio ha un tempo e il tempo ha uno spazio>. 
Il maestro nasce a Roma nel 1954 dove vive e opera. Nella sua famiglia, romana da generazioni, era consuetudine che ogni primogenito svolgesse il mestiere dello scalpellino: ciò ha fatto sì che molte delle sculture che ornano le facciate del tardo-ottocentesco Palazzo di Giustizia a Roma dell’architetto Guglielmo Calderini, popolare con il nome di Palazzaccio, siano state realizzate dai trisnonni dell’artista.

La precoce attitudine al disegno lo spinge a frequentare il liceo artistico, dove viene seguito dai maestri Gastone Biggi, Salvatore Meli e Mino delle Site. Conseguito il diploma, entrerà nell’Accademia di Belle Arti di Roma e qui ha modo di conoscere i maestri Marcello Avenali, Antonio Scordìa, Sante Monachesi e Guido Strazza. Conosce anche lo storico dell’arte Maurizio Fagiolo Dell’Arco, dalla cui linea teorica egli sarà influenzato, il quale istituisce confronti e nessi possibili tra gli artisti del Seicento e la visione delle Avanguardie del Novecento: in tale ambito di fermenti letterari Claudio Massimi si sofferma sullo studio del Cubismo, del Futurismo e della Metafisica, ma non disdegna di esplorare anche il territorio spazio-temporale contestuale, ossia di ciò che precede e di ciò che segue le avanguardie non figurative. Conseguita l’Accademia, inizia a insegnare materie artistiche e si protrae con la didattica sino al 1990. Dal 1975 al 1980 collabora con la fonderia artistica di Francesco Bruni e la scultrice Tilde Valentini. Nel 1979 riceve un premio dalla Comunità Europea dei Giornalisti. Molti giornalisti e critici hanno parlato di lui e molte sono le esposizioni dove ha partecipato (come la X edizione della Quadriennale di Roma 1975) e molte anche da lui curate in luoghi, pubblici e privati, di riconosciuto prestigio (musei, fondazioni, ecc) come il Chiostro del Bramante a Roma, Palazzo dei Papi a Viterbo e Museo Texeira a Salvador de Bahia (Brasile).

Nel 2012 entra, anche, a far parte della corrente dei NAJS (no art just sign). Dal 2017 a tutt’oggi affronta un percorso artistico curato e seguito dal critico e storico dell’arte Giammarco Puntelli. In Italia espone in molte località tra cui le città di Roma, Napoli, Terni, Genova, Palermo, Firenze, Padova, Orvieto, Tivoli, Rieti, Verona, Arezzo, Milano, Rovigo, Mantova, Viterbo, Giardini di Naxos, Taormina, Ragusa. In Europa espone a Londra (Inghilterra), Bruges e Aalst (Belgio), Utrecht (Olanda), Tivat (Montenegro), Parigi e Nizza (Francia), Monaco di Baviera (Germania), Dubrovnik (Croazia), Montecarlo (Principato di Monaco). Oltremare espone a Salvador de Bahia (Brasile). Nel 2018 ha riscosso grande successo la sua personale a Monaco di Baviera. Hanno presenziato la mostra una decina di giornalisti  di varie testate tedesche e corrispondenti italiani e personaggi noti a Berlino come  Massimo Mannozzi, patron de La Notte delle Stelle di Berlino, che aveva già invitato Claudio Massimi come ospite d’onore alla manifestazione. La mostra è corredata dal catalogo edito dalla Giorgio Mondadori e promossa da interviste e articoli realizzate sull’arte del maestro da Il Deutsch Italia.
La mostra, che è stata presentata da Giammarco Puntelli, sarà visitabile fino al 12 aprile, da lunedì a sabato dalle 15 alle 18.30 (domenica chiuso).

a cura di GIAN PAOLO MENEGHINI