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Violenza su bambine nei conflitti armati: il ruolo della giustizia penale internazionale

Si è svolto mercoledì 17 marzo in modalità virtuale, sulla piattaforma delle Nazioni Unite https://webtv.un.org/ l’evento intitolato “Violenza su bambine nei conflitti armati. Il ruolo del sistema della giustizia penale internazionale”.

Il Webinar è stato organizzato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale italiano insieme a Niger, Belgio El Salvador, Norvegia, Unione Europea, Ufficio del Rappresentante Speciale delle Nazioni Unite per i Bambini nei conflitti armati, Save the Children e il Global Coalition to Protect Education from Attack e Universities Network for Children in Armed Conflict.

E’ stato un dibattito aperto, una sfida aperta per la Comunità Civile, che si impegna a trovare nella giustizia penale internazionale la risposta efficace e univoca per la protezione delle bambine vittime di abusi e violenze in situazioni di conflitto, alla luce della storica Risoluzione 1325 del 2000 su “Donne, Pace e Sicurezza”, del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.

I relatori, nello specifico, si son soffermati sull’individuazione e sull’analisi delle proposte e delle misure di implementazione che possono contribuire, in maniera concreta, a ridurre le violenze di genere in conflitto armato. L’incontro è stato introdotto da Laura Guercio, Rappresentante Comitato Coordinamento Universities Network for Children in Armed Conflict.

La prof. Laura Guercio ha ricordato i dati riportati dalla Rappresentante Speciale del Segretario Generale ONU per i bambini nei conflitti armati: “Solo nel 2019 sono stati oltre 730 i casi di violenza sessuale su minori; 7.747 bambini sono stati reclutati e utilizzati dalle parti in conflitto; 10.173 minori sono deceduti, e più di 1.600 bambini sono stati accertati come rapiti. Sebbene questi dati – prosegue Guercio – colpiscano ugualmente bambine e bambini, le bambine in situazioni di conflitto armato soffrono certamente disagi differenti e hanno necessità diverse”.

Hanno aperto l’evento: Marina Sereni, Vice Ministra degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (Italia); Axel Kenes, Direttore Generale per gli Affari Multilaterali e la Globalizzazione del Ministero degli Affari Esteri (Belgio); Abdou Abarry, Rappresentante Permanente Nazioni Unite (Niger); Trine Heimerback, Vice Rappresentante Permanente Nazioni Unite (Norvegia); Virginia Gamba, Rappresentante Speciale del Segretario Generale ONU per i bambini nei conflitti armati; Eamon Gilmore, Rappresentante Speciale UE per i Diritti Umani.

Inoltre, sono intervenuti: Marc Perrin de Brichambaut, Secondo Vice-Presidente Corte Penale Internazionale; Fausto Pocar, già Giudice nei Tribunali Penali Internazionali Ex Jugoslavia e Ruanda; Daniela Fatarella, Chief Executive Officer di Save the Children Italia; Diya Nijhowne, Executive Director Global Coalition to Protect Education from Attack; Francesco Rocca, Presidente Federazione Internazionale e dell’Associazione Nazionale italiana della Croce Rossa; Patricia Comandari, Vice Ministro degli Affari Esteri (El Salvador).

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