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Rilievo nelle tradizioni culturali ed economiche del Vino

Scritto da Danilo Pette il . Pubblicato in .

L’incontro di Porto segna una svolta nella cultura vitivinicola europea, promuovendo il consumo responsabile, l’educazione dei giovani e la salvaguardia dell’ambiente come valori fondanti della produzione vinicola del futuro.

Il mondo del vino, che affonda le sue radici nelle antiche tradizioni culturali ed economiche di molti Paesi europei, si trova oggi di fronte a sfide senza precedenti. La crescente attenzione alla salute e al benessere psicofisico ha portato a una riflessione più profonda sul consumo responsabile delle bevande alcoliche, ma anche sulla tutela dei territori vitivinicoli e della biodiversità che li caratterizzano. Una nuova visione che non riguarda più solo il piacere legato all’esperienza enogastronomica, ma che abbraccia un concetto di consumo consapevole e rispettoso delle risorse naturali, unito all’obiettivo di preservare la salute pubblica.
In questo contesto si inserisce l’iniziativa “Wine in Moderation – Art de Vivre” (WIM), promossa dall’Associazione Internazionale Wine in Moderation (WIM Aisbl), che ha recentemente coinvolto la Rete Europea delle Città del Vino in un incontro internazionale tenutosi a Porto, in Portogallo. L’evento ha visto la partecipazione di numerosi esperti e operatori del settore vitivinicolo, con l’intento di sensibilizzare i consumatori e i professionisti del settore su tematiche cruciali, tra cui la sostenibilità, l’educazione al consumo responsabile e la valorizzazione delle tradizioni locali. La campagna WIM non si limita a promuovere un consumo moderato di alcol, ma si fa anche portatrice di un messaggio che abbraccia la difesa delle tradizioni vitivinicole, l’ambiente e la salute dei cittadini, con particolare attenzione ai giovani, una delle categorie più vulnerabili in questo ambito.
La missione di Wine in Moderation è chiara: contrastare l’abuso di alcol, promuovere una cultura del bere responsabile e valorizzare la sostenibilità delle pratiche agricole legate alla produzione del vino. In un contesto europeo sempre più orientato verso la salute e la prevenzione, l’iniziativa si inserisce in un quadro di politiche pubbliche che, oltre a difendere il patrimonio culturale legato al vino, si preoccupano di ridurre i rischi associati a un consumo eccessivo di alcol, in particolare tra i giovani. Il vino, infatti, è da sempre simbolo di identità culturale, ma quando consumato in modo irresponsabile può diventare una minaccia per la salute pubblica. Da qui la necessità di promuovere una cultura del vino che metta in primo piano la moderazione e la consapevolezza.
Uno degli obiettivi principali della campagna WIM è quello di sensibilizzare sulla prevenzione dei danni legati all’abuso di alcol. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha più volte sottolineato come l’abuso di alcol rappresenti uno dei principali fattori di rischio per una vasta gamma di malattie, tra cui quelle cardiovascolari, epatiche, neurologiche e psicologiche. Le statistiche sono preoccupanti: ogni anno, milioni di persone muoiono a causa di malattie legate al consumo eccessivo di alcol, e i giovani sono tra i gruppi più vulnerabili. L’uso improprio del vino, spesso visto come un atto di piacere senza pensare alle sue implicazioni, è una delle principali sfide da affrontare in questo contesto.
La campagna WIM cerca di far comprendere l’importanza di un consumo consapevole, che non solo migliora la qualità della vita, ma previene malattie e riduce il rischio di dipendenze. Sensibilizzare il pubblico sull’importanza di bere con moderazione, abbinando il vino al cibo in modo equilibrato e rispettoso, diventa quindi una priorità. Non si tratta solo di promuovere una corretta educazione alimentare, ma di insegnare alle generazioni più giovani come avvicinarsi al vino in modo sano, apprezzandone la qualità e la tradizione senza mai perdere di vista il concetto di responsabilità.
Il concetto di sostenibilità è una delle fondamenta di Wine in Moderation. Infatti, oltre alla salute del consumatore, è fondamentale anche la salute dell’ambiente, che subisce gli effetti dei cambiamenti climatici e delle pratiche agricole non sostenibili. L’industria vinicola, da sempre legata alla terra e alle stagioni, è particolarmente sensibile a questi cambiamenti. La produzione del vino è, infatti, strettamente legata alla qualità del suolo e del clima, e un’alterazione di questi fattori può compromettere la qualità del prodotto e la redditività per i produttori. Le sfide ambientali, come il riscaldamento globale, l’aumento delle temperature e i cambiamenti nei modelli di precipitazione, sono preoccupazioni reali che minacciano la viticoltura in molte regioni europee. In risposta a queste sfide, i produttori di vino stanno adottando pratiche sempre più sostenibili, che non solo migliorano la qualità del prodotto, ma riducono anche l’impatto ambientale.
In questo quadro, la Rete Europea delle Città del Vino, che comprende enti locali e regioni vinicole di tutta Europa, gioca un ruolo fondamentale nel rafforzare la consapevolezza collettiva sulla necessità di tutelare sia il patrimonio enologico che l’ambiente. La Rete delle Città del Vino, presieduta da Pietro Iadanza, si è fatta promotrice dell’incontro di Porto, contribuendo a sensibilizzare i partecipanti su tematiche legate alla sostenibilità, alla biodiversità e alla preservazione dei paesaggi vitivinicoli. Queste città non solo sono custodi della tradizione vinicola, ma rappresentano anche il futuro di una viticoltura che sa coniugare modernità e sostenibilità. L’obiettivo è quello di costruire un futuro in cui il vino possa continuare a essere una risorsa per le comunità locali, contribuendo al benessere economico e sociale, ma senza compromettere la salute dei territori.
Uno degli aspetti più innovativi della campagna Wine in Moderation è il suo impegno nel coinvolgere le generazioni più giovani, sempre più distanti dalle tradizioni enologiche e poco consapevoli dei rischi legati al consumo eccessivo di alcol. I giovani, infatti, sono spesso alle prese con l’abitudine di bere in modo irresponsabile, senza avere una piena consapevolezza delle implicazioni per la salute. I consumatori di oggi si trovano ad affrontare un mercato che offre una vasta gamma di opzioni alcoliche, ma anche una continua disinformazione o mancanza di educazione su come consumare responsabilmente.
Wine in Moderation si propone di colmare questa lacuna attraverso programmi educativi mirati, rivolti principalmente ai giovani, per sensibilizzarli sull’importanza di un consumo responsabile. Questi programmi non solo si concentrano sul rischio di abuso di alcol, ma promuovono anche la cultura del “bere bene”, ovvero gustare un bicchiere di vino con moderazione, abbinato ai cibi giusti, come parte di una convivialità che valorizza la qualità rispetto alla quantità. L’obiettivo è educare i giovani a godersi il vino come parte di un’esperienza sociale e culturale, non come una fuga dalle difficoltà quotidiane.
Inoltre, la campagna punta a formare anche i professionisti del settore vitivinicolo, come sommelier, ristoratori e produttori di vino, affinché possano fungere da ambasciatori di un consumo equilibrato. La formazione di questi professionisti è un elemento fondamentale per trasmettere ai consumatori l’importanza di una cultura enologica che sappia bilanciare il piacere con il rispetto della salute.
In un contesto europeo sempre più attento alla sostenibilità e alla salute pubblica, l’iniziativa Wine in Moderation rappresenta un punto di riferimento per un nuovo modo di intendere la viticoltura. La Commissione Europea, attraverso il Programma di Sostenibilità, ha già messo in atto misure volte a promuovere la responsabilità sociale e ambientale delle aziende vitivinicole. Queste misure includono direttive riguardanti la regolamentazione della pubblicità e della vendita di alcolici, la prevenzione dei rischi legati all’abuso e la promozione di un comportamento responsabile tra i consumatori. La Politica Agricola Comune (PAC) ha inoltre incrementato i fondi destinati a pratiche agricole sostenibili, favorendo la biodiversità e la qualità del paesaggio vitivinicolo. L’Unione Europea sta accelerando il passo verso la transizione ecologica, creando condizioni favorevoli alla crescita di un settore vitivinicolo sempre più verde e innovativo.
Il vino, simbolo di tradizione e cultura, è oggi più che mai un campo in cui la modernità e la sostenibilità si intrecciano. Le pratiche agricole sostenibili, il rispetto per il territorio e la salute dei consumatori sono al centro di un processo che punta a preservare il patrimonio enologico europeo, ma anche a garantire che il vino continui a essere una risorsa di valore per le generazioni future.
Wine in Moderation rappresenta quindi una vera e propria filosofia, un impegno che unisce produttori, consumatori, professionisti del settore e istituzioni, affinché il vino rimanga non solo una delle eccellenze della cultura europea, ma anche un prodotto che sa essere responsabile, consapevole e rispettoso dell’ambiente e della salute pubblica.

©Danilo Pette

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