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GIUSTIZIA & SOCIETA’: Quale Futuro ?
a Roma, un duplice evento culturale presso Hora Felix

“Non Amo Questo Tempo”  “Liberi pensieri e riflessioni sparse di un avvocato. Dalla Giustizia alla politica” sono  due recenti volumi, freschi di stampa, a firma rispettivamente di Francesco Ricci, professore fiorentino di letteratura italiana e latina ma residente a Siena, e di Massimo Rossi, avvocato penalista senese.
I due volumi sono stati presentati anche a Roma, presso il Caffè Letterario “Hora-Felix”, direttamente dagli stessi Autori,  tra loro amici ed entrambi ‘Toscanacci’.

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MAGISTRATURA: le riforme necessarie post la “Separazione delle Carriere”

 RIFORME NECESSARIE SULLA SEPARAZIONE DELLE CARRIERE, DOPO LA MODIFICA COSTITUZIONALE  

IN UN RECENTE INTERVENTO ”Scontro tra Magistratura e Carta Costituzionale?” (su Consul Press /13.03.25) abbiamo rappresentato e dimostrato che la riforma della Costituzione relativa alla separazione delle carriere ed alla istituzione di due CSM ed una Alta Corte di Giustizia non ha alcun intento di sottoporre il Pubblico Ministero all’Esecutivo (cosa, peraltro, non del tutto antidemocratica visto che è propria di democrazie, quali la Francia).

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Bancarotta: non tutti scappano con la cassa – Intervista a Vincenzo Vitalone

Bancarotta, Legge Fallimentare ed una breve intervista con il Consigliere Giuridico Vincenzo Vitalone 

Il termine bancarotta veniva originariamente utilizzato per indicare la condizione in cui versava un banchiere quando non era più in grado di assolvere ai propri impegni pagando i propri debiti. In tali circostanze pubblici funzionari rompevano con un’ascia il banco impiegato nell’esercizio della sua attività sottoponendolo così ad una grande umiliazione pubblica. Era il più grande disonore a cui poteva essere sottoposto il debitore inadempiente ed insolvente, una macchia profonda ed indelebile che ricadeva non soltanto su di lui ma anche su tutta la sua famiglia.

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Scontro tra Magistratura e Carta Costituzionale ?

OVVERO : Una lesione della Costituzione alla base della protesta della Magistratura

I magistrati in coccarda tricolore nella toga e la copia della Costituzione in mano hanno mandato un messaggio chiaro (almeno per loro): siamo i difensori della Carta Costituzionale. Difendere la Carta Costituzionale non significa non poterla modificare o migliorarla, ma esattamente il contrario. Difendere la Carta Costituzionale non è prerogativa dei soli magistrati: questo il cittadino comune deve saperlo.

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