Il 28 Marzo 2023 ricorre il Centenario della costituzione dell’Aeronautica Militare, istituita come Arma autonoma nel 1923 con il nome di Regia Aeronautica. L’Arma Azzurra è la più giovane delle quattro Forze Armate Italiane, e insieme all’Esercito Italiano, alla Marina Militare e all’Arma dei Carabinieri, viene a costituire la Difesa Nazionale. Per ricordare questo importante anniversario nel 2023 sono previste in Italia numerose iniziative a carattere conoscitivo.
“I vestiti degli altri” di Calla Henkel, edito Guanda, è un romanzo che diventa un giallo mentre ci si addentra nella lettura. L’inizio potrebbe ingannare perché un po’ lento, ma già dopo una ventina di pagine si ha la sensazione che c’è molto di più da scoprire. Il finale lascia a bocca aperta e potrebbe far pensare a un seguito.
Sicuramente la notizia pesa e induce a riflettere: il peso sta nel colpo di spugna che ha archiviato l’accusa; la riflessione, invece, s’impone su quanto sia stato, ancora oggi, opportuno, intelligente accanirsi con faziosità ideologica e tanto sordido rancore contro la dignità, il rispetto della morte.
Proprio due giorni fa, il Giudice per le Indagini Preliminari, Andrea Galanti, ha accolto la richiesta di archiviazione della Procura di Ravenna per alcuni iscritti alla legittima Associazione degli Arditi d’Italia, accusati di apologia del Fascismo per lo svolgimento di quel momento celebrativo e di preghiera in memoria dell’eroe Ettore Muti, ogni anno ricorrente nel mese di agosto sotto le mura del cimitero di Ravenna. Infatti, nella condotta del ritrovo annuale in ricordo del ravennate Muti non si sono ravvisati gli estremi di alcuna violazione della cosiddetta legge Scelba del 1952 contro la ricostituzione del disciolto Partito nazionale Fascista.
Così, con le pive nel sacco è rimasta la coriacea Consulta Antifascista ravennate, promotrice dell’azione legale. Così, gli Arditi d’Italia si sono visti riconosciuti liberi di ricordare e pregare per Ettore Muti, tuttora e, soprattutto, non pretestuosamente il militare più decorato d’Italia, quindi oggettivamente valoroso gerarca fascista. Così, l’avvocato forlivese Francesco Minutillo, difensore degli Arditi, altrettanto coriaceo al pari della irriducibile Consulta, essa, sì, nostalgica di una, ormai logora, epopea resistenziale, può, soddisfatto, accogliere l’archiviazione quale riconoscimento “della legittimità del diritto di pregare per l’anima della medaglia d’oro Ettore Muti e di farlo rispondendo Presente”: riconoscimento che, a questo punto, costituisce un valido precedente per la memoria di quanti, oggi parimenti meritevoli di memoria, rimasero e si schierarono dalla parte fascista nell’ambito di una terribile, sciagurata guerra civile che taluni, come la Consulta Antifascista di Ravenna, sono ancora tanto riottosi a considerare chiusa, senza più alcuna astiosa e anacronistica caccia al fascista.
Sicuramente la notizia pesa e induce a riflettere: il peso sta nel colpo di spugna che ha archiviato l’accusa; la riflessione, invece, s’impone su quanto sia stato, ancora oggi, opportuno, intelligente accanirsi con faziosità ideologica e tanto sordido rancore contro la dignità, il rispetto della morte.
Proprio due giorni fa, il Giudice per le Indagini Preliminari, Andrea Galanti, ha accolto la richiesta di archiviazione della Procura di Ravenna per alcuni iscritti alla legittima Associazione degli Arditi d’Italia, accusati di apologia del Fascismo per lo svolgimento di quel momento celebrativo e di preghiera in memoria dell’eroe Ettore Muti, ogni anno ricorrente nel mese di agosto sotto le mura del cimitero di Ravenna. Infatti, nella condotta del ritrovo annuale in ricordo del ravennate Muti non si sono ravvisati gli estremi di alcuna violazione della cosiddetta legge Scelba del 1952 contro la ricostituzione del disciolto Partito nazionale Fascista.
Così, con le pive nel sacco è rimasta la coriacea Consulta Antifascista ravennate, promotrice dell’azione legale. Così, gli Arditi d’Italia si sono visti riconosciuti liberi di ricordare e pregare per Ettore Muti, tuttora e, soprattutto, non pretestuosamente il militare più decorato d’Italia, quindi oggettivamente valoroso gerarca fascista. Così, l’avvocato forlivese Francesco Minutillo, difensore degli Arditi, altrettanto coriaceo al pari della irriducibile Consulta, essa, sì, nostalgica di una, ormai logora, epopea resistenziale, può, soddisfatto, accogliere l’archiviazione quale riconoscimento “della legittimità del diritto di pregare per l’anima della medaglia d’oro Ettore Muti e di farlo rispondendo Presente”: riconoscimento che, a questo punto, costituisce un valido precedente per la memoria di quanti, oggi parimenti meritevoli di memoria, rimasero e si schierarono dalla parte fascista nell’ambito di una terribile, sciagurata guerra civile che taluni, come la Consulta Antifascista di Ravenna, sono ancora tanto riottosi a considerare chiusa, senza più alcuna astiosa e anacronistica caccia al fascista.
Il 28 Marzo 2023 ricorre il Centenario della costituzione dell’Aeronautica Militare, istituita come Arma autonoma nel 1923 con il nome di Regia Aeronautica. L’Arma Azzurra è la più giovane delle quattro Forze Armate Italiane, e insieme all’Esercito Italiano, alla Marina Militare e all’Arma dei Carabinieri, viene a costituire la Difesa Nazionale. Per ricordare questo importante anniversario nel 2023 sono previste in Italia numerose iniziative a carattere conoscitivo.
Domani 14 marzo, alle 18.30, si terrà presso la Biblioteca Casanatense nel centro storico di Roma, la presentazione del saggio “Il Capo dello Stato dalla Monarchia alla Repubblica (1848-2022)” Herald Editore 2023, curato per l’età regia, dal prof. Aldo Mola, storico della Monarchia e docente universitario a Milano e a Bruxelles; per l’età repubblicana, dal prof. avv. Tito Lucrezio Rizzo, già Consigliere Capo Servizio della Presidenza della Repubblica e docente universitario.
La valutazione dei requisiti psico-fisici nell’attività certificativa:
adempimento burocratico o strumento di medicina preventiva?
Questo è il focus del 4° Congresso organizzato dalla S.I.M.C.E., Società Italiana Medicina Certificativa, il 14 e 15 ottobre 2022 a Roma.
La S.I.M.C.E. è la prima associazione scientifica italiana rivolta agli specialisti di medicina certificativa e si pone come obiettivi quelli di valorizzare la figura del medico certificatore, contribuire alla formazione e l’aggiornamento degli associati e di collaborare con enti pubblici e privati alla stesura e revisione dei protocolli d’intesa dell’attività certificativa.
CONVEGNO DI STUDI SULL’ANTIRICLAGGIO
ed ELEZIONI NUOVO CONSIGLIO PROVINCIALE
Mercoledì I° Giugno, organizzato dal Consiglio Provinciale LAPET -Roma, si è svolto presso il Centro Convegni Villa Palestro un seminario incentrato su “Antiriciclaggio e Compliance” nell’ambito di una serie di eventi formativi per i Professionisti e Tributaristi associati alla Lapet.
COMMERCIALISTI E GIUDICI TRIBUTARI: L’ A.N.C. CHIEDE
LA REVISIONE DELLO SCHEMA DEL DECRETO DI MODIFICA
La Riforma del processo tributario sembra finalmente avviarsi alla sua realizzazione, non fosse altro per rispettare gli impegni presi con il PNRR. Lo schema di disegno di legge di prossima approvazione da parte del Consiglio dei Ministri, se da un lato evidenzia molti punti da sempre caldeggiati anche dalla nostra associazione, dall’altro presenta criticità che sono state prontamente evidenziate e il cui superamento è indispensabile ai fini del buon esito della riforma, tra queste, in particolare, una riguarda un punto che riteniamo essere altamente discriminatorio, oltre che contraddittorio.
Sicuramente la notizia pesa e induce a riflettere: il peso sta nel colpo di spugna che ha archiviato l’accusa; la riflessione, invece, s’impone su quanto sia stato, ancora oggi, opportuno, intelligente accanirsi con faziosità ideologica e tanto sordido rancore contro la dignità, il rispetto della morte.
Proprio due giorni fa, il Giudice per le Indagini Preliminari, Andrea Galanti, ha accolto la richiesta di archiviazione della Procura di Ravenna per alcuni iscritti alla legittima Associazione degli Arditi d’Italia, accusati di apologia del Fascismo per lo svolgimento di quel momento celebrativo e di preghiera in memoria dell’eroe Ettore Muti, ogni anno ricorrente nel mese di agosto sotto le mura del cimitero di Ravenna. Infatti, nella condotta del ritrovo annuale in ricordo del ravennate Muti non si sono ravvisati gli estremi di alcuna violazione della cosiddetta legge Scelba del 1952 contro la ricostituzione del disciolto Partito nazionale Fascista.
Così, con le pive nel sacco è rimasta la coriacea Consulta Antifascista ravennate, promotrice dell’azione legale. Così, gli Arditi d’Italia si sono visti riconosciuti liberi di ricordare e pregare per Ettore Muti, tuttora e, soprattutto, non pretestuosamente il militare più decorato d’Italia, quindi oggettivamente valoroso gerarca fascista. Così, l’avvocato forlivese Francesco Minutillo, difensore degli Arditi, altrettanto coriaceo al pari della irriducibile Consulta, essa, sì, nostalgica di una, ormai logora, epopea resistenziale, può, soddisfatto, accogliere l’archiviazione quale riconoscimento “della legittimità del diritto di pregare per l’anima della medaglia d’oro Ettore Muti e di farlo rispondendo Presente”: riconoscimento che, a questo punto, costituisce un valido precedente per la memoria di quanti, oggi parimenti meritevoli di memoria, rimasero e si schierarono dalla parte fascista nell’ambito di una terribile, sciagurata guerra civile che taluni, come la Consulta Antifascista di Ravenna, sono ancora tanto riottosi a considerare chiusa, senza più alcuna astiosa e anacronistica caccia al fascista.
ECCO IL 19 MARZO, ………IN ATTESA DEL 14 MAGGIO
Quanto mi accingo a scrivere non sarà molto condiviso, anzi sarà osteggiato fino ad alienarmi la simpatia di tanti, ma poco importa: non mi è mai interessato fare il piacione, rinunciando, anche solo parzialmente, alla mia libertà d’espressione. Domenica 19 marzo ricorre in tante nazioni la Festa del Papà e, forse, un bambino, suo malgrado figlio di una famiglia omosessuale maschile o femminile, preso da dubbi, si chiederà “Chi dei due o delle due è il mio babbo?” Non solo, analogo interrogativo potrà, sempre negli stessi paesi, riproporsi il prossimo 14 maggio, Festa della Mamma, per l’indecisione dello stesso bimbo a chi attribuire il ruolo materno:
Ciao Alessandro, vorrei che tu parlassi un po’ di del tuo nuovo brano dal titolo “Piove” Ho sviluppato un’idea che avevo già in mente da un anno ma, per vari motivi “tecnici”, ho preferito aspettare il momento più opportuno e propizio per inciderlo: mi sono poi deciso quest’inverno quando, per caso, sono stato contattato dai ragazzi della TECHNOPRO RECORDS, che sono dei grandi professionisti, in particolare GAZU, il produttore, mio carissimo amico e dal cuore d’oro.
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