
L’Ordine di Sant’Elena Imperatrice:
spiritualità costantinopolitana e carità concreta
Scritto da Alessio Tommasi Baldi il . Pubblicato in Araldica, Cavalieri, Nobili e Templari.
Il 30 giugno 2025 – giorno in cui si celebrano i Santi Protomartiri Romani, i primi cristiani martirizzati a Roma – nella Basilica di Santa Maria in Montesanto a Roma, si è svolta una cerimonia solenne dell’Ordine Ospitaliero di Sant’Elena Imperatrice. L’evento ha visto l’investitura di nuovi Cavalieri e Dame, riaffermando l’impegno dell’Ordine nella sua missione di carità, ospitalità e testimonianza cristiana.
Nela foto, con la Principessa Laura Spreti ed il Principe Roberto Spreti, il Vescovo Mons. Antonio Staglianò
– presidente della Pontificia Accademia di Teologia
Una “Missione” che unisce fede e azione
L’Ordine, ispirato alla figura dell’Imperatrice Sant’Elena, madre di Costantino il Grande, si fonda su valori cristiani e bizantini. La sua vocazione ospitaliera si traduce in attività concrete: distribuzione di pasti ai poveri, sostegno a famiglie in difficoltà, progetti educativi e missionari. Le suore missionarie dell’Ordine rappresentano il cuore pulsante di questa opera, operando in Italia e all’estero con dedizione silenziosa e instancabile.
Tra le iniziative più significative vi sono:
- Mense per i poveri, come quella di Napoli, che serve fino a 500 pasti al giorno.
- Scuole per bambini bisognosi, in particolare a Roma, dove l’Ordine offre istruzione e supporto sociale.
Accoglienza di sacerdoti missionari, come nella casa sacerdotale “Sant’Elena Imperatrice” a Venezia.
L’Ordine non limita la sua azione al territorio italiano. Grazie alla rete di suore missionarie e volontari, sostiene scuole, orfanotrofi e centri di accoglienza in Africa, America Latina e Asia. In particolare:
- In Africa, l’Ordine finanzia progetti educativi e sanitari in aree rurali, offrendo supporto a bambini orfani e a famiglie colpite da guerre o carestie.
- In America Latina, collabora con missioni cattoliche per la costruzione di scuole e dispensari medici.
- In Asia, promuove programmi di alfabetizzazione e formazione professionale per giovani donne in contesti svantaggiati
Queste attività sono rese possibili grazie al contributo dei membri dell’Ordine, alle donazioni private e a eventi benefici organizzati in Italia e all’estero.
Il Principe Roberto Spreti Malmesi Griffo Focas di Cefalonia: la nobile stirpe degli Spreti Malmesi tra Ravenna, Baviera e Costantinopoli
La Famiglia Spreti è una delle più antiche casate nobiliari italiane, con origini documentate a Ravenna fin dal XII secolo. Il primo membro noto fu Arardo Spreti, vissuto intorno al 1130.
Nei secoli, la famiglia ha annoverato vescovi, studiosi, militari e funzionari imperiali.
Nel XVII secolo, un ramo della famiglia si stabilì in Baviera, dove Hieronymus von Spreti fu riconosciuto come conte e divenne ciambellano e maresciallo di campo alla corte bavarese. Il Marchese Vittorio Spreti, nel XX secolo, ha lasciato un’impronta indelebile con la sua Enciclopedia Storico-Nobiliare Italiana
Il Principe Roberto Spreti Malmesi, attuale Gran Maestro dell’Ordine, discende da questa illustre stirpe e ha unito il patrimonio culturale e spirituale della nobiltà italiana con l’eredità bizantina della famiglia Griffo-Focas, legata all’imperatore Niceforo II Foca.
La Principessa Laura Spreti: eleganza, tradizione e impegno sociale
Accanto al Principe, la moglie Laura, molto più di una first lady dell’aristocrazia bizantina. Nel panorama della moda italiana, la figura della Principessa Laura Spreti Malmesi Griffo-Focas di Cefalonia si distingue per la sua capacità di coniugare nobiltà, creatività e responsabilità sociale.
Il suo brand, Laura Spreti Luxury, è diventato sinonimo di alta moda sobria ed elegante, con collezioni che spaziano dagli abiti da sera e da sposa al beachwear di lusso. Le sue creazioni, presentate alla Milano Fashion Week, sono apprezzate per l’uso di materiali pregiati, la cura artigianale e l’equilibrio tra tradizione e innovazione
Ogni abito firmato Laura Spreti è pensato come un’opera d’arte: un viaggio tra le corti del passato e la modernità più raffinata. I suoi modelli evocano la grazia delle dame bizantine, ma con tagli contemporanei e dettagli sofisticati. La stilista è nota per la sua attenzione ai dettagli, l’armonia delle linee e l’uso sapiente dei colori
Oltre alla moda, la Principessa è attivamente coinvolta in iniziative benefiche e culturali. Ha partecipato a eventi a sostegno della tutela degli ulivi pugliesi, della promozione dell’artigianato italiano e di progetti educativi per giovani donne in contesti svantaggiati. La sua visione della moda va oltre l’estetica: è uno strumento per valorizzare la dignità umana, preservare la cultura e sostenere chi è in difficoltà
Ponte tra arte, aristocrazia e contemporaneità, Laura Spreti è anche protagonista di un rinnovato dialogo tra aristocrazia, arte e cultura, come dimostrano le sue collaborazioni con artisti, critici e personalità del mondo accademico. La sua amicizia con la contessa georgiana Lali Panchulidze, PR nel mondo dell’arte e della moda, ha contribuito a rafforzare la sua presenza sulla scena internazionale.
In un mondo spesso dominato dall’effimero, la Principessa Laura Spreti rappresenta un raro esempio di eleganza autentica, coerenza valoriale e impegno concreto. La sua figura incarna perfettamente lo spirito dell’Ordine di Sant’Elena Imperatrice: unire bellezza, servizio e spiritualità.
