
Giampiero Arci: tra impegno professionale, politico e personale humanitas,
nelle parole dei presenti alla funzione in sua memoria
Scritto da Cristian Arni il . Pubblicato in Roma Capitale e Regioni.
A 24 anni dalla scomparsa di Giampiero Arci, nel corso della commemorazione,
il ricordo sentito di parenti, amici e la presenza delle Istituzioni
A ROMA il 23 Luglio, circa 10 giorni fa in Piazza Buenos Aires, il caldo, il traffico e i preparativi per le vacanze alle porte non hanno impedito ai molti amici, ex-collaboratori di gremire la bellissima Chiesa Nazionale Argentina, per ricordare Giampiero; presenti anche le Istituzioni con il Presidente del Senato Ignazio La Russa, il Presidente Regione Lazio Francesco Rocca, il V-Presidente Regione Lazio Roberta Angelilli, il Presidente Commissione Giubileo Giorgio Simeoni, il Consigliere Comune Roma Stefano Erbaggi, il Capo Avvocatura Comune Roma Rodolfo Murra, l’Avv. Civita di Russo, V-Capo Gabinetto del Presidente Rocca, nonché il Senatore Domenico Gramazio.
Prima dell’inizio del Rito Religioso, i rappresentanti istituzionali con parole commosse hanno espresso un profondo senso di rispetto nei confronti dell’Avv. Giampiero Arci, a lui riferendosi per il suo stile, per il suo contributo umano e professionale, esempio di coerenza e competenza, così come calorosamente dal Presidente Ignazio La Russa: “Ditemi quante persone sono capaci di avocare amici in questo periodo dell’anno, come lo è Giampiero ancora oggi, dopo 24 anni. Io sono orgoglioso di rivestire un ruolo che è, al di là della persona, una conquista per tutti noi e Giampiero anche adesso ricopre un ruolo, quello di essere un esempio, un eroe nella sua tenace coerenza. Ringrazio Enrichetta per avermi invitato e per l’opportunità di parlare di Giampiero in Chiesa, poiché anche la Chiesa è un luogo fondante per la nostra politica e l’essere in tanti è un piccolo miracolo umano, proprio grazie a Giampiero. Egli era, come mi ricordava Roberta Angelilli, un Tatarella romano, che metteva pace, placava gli animi e le posizioni. Pur non essendo affatto moderato intellettualmente e culturalmente ma lo era nei modi, nel comportamento, sapeva riportare la concordia. Ed è anche ricordando queste maniere, che dobbiamo considerarlo un vero esempio”.
Non da meno sono le parole del Presidente Francesco Rocca: “Ricordo Giampiero in un momento di grande festa, quale fu la vittoria e poi il grande lavoro della Giunta Regionale nel 2000, che spero di eguagliare e di superare; con Giampiero che sapeva porre la pace, sapeva davvero mettere insieme le persone, sapeva dividersi, portando a compimento gli obiettivi comuni, semplificando una politica che è complessa. Giampiero era quella capacità di portare armonia, persino nelle diversità più radicate, muovendosi trasversalmente. Spesso prendo spunto da quella grandezza di stare sul territorio, di saper ascoltare, di saper unire, senza cedere nei propri valori ma portando sempre rispetto. Giampiero per me è tutto questo ed è un ricordo di festa. Penso di poter dire a nome di tutta la Regione Lazio, dove Giampiero ha ricoperto ruoli importanti, di quanto egli fosse un esempio e di come sia onorato nel raccontarlo. Ringrazio la sorella Enrichetta e tutti voi, che avete lavorato con lui così a stretto contatto, per averci saputo riunire oggi tutti insieme nel modello di Giampiero“.
Ed è proprio la sorella Enrichetta Arci a ringraziare prima il Presidente del Senato non solo per la sua presenza, nonostante i tanti impegni istituzionali in corso, ma soprattutto per le sentite parole di omaggio a suo fratello Giampiero, grata dell’affidabilità e della tenace volontà nel ricordare l’amico nella condivisione di una esperienza politica vissuta in prima linea e con passione. Ed è sempre la sorellina Enrichetta a ringraziare il Presidente della Regione per le sue caratteristiche e competenze sia umane, sia politico- amministrative, riferendosi in particolar modo all’approvazione della Corte dei Conti per il risanamento e l’attuazione da parte della Giunta del bilancio regionale, tra gli applausi dei presenti.
Naturalmente un ruolo importante lo hanno svolto, durante la funzione religiosa, i momenti delle preghiere dedicate ai governanti e a chi è chiamato a svolgere un ruolo decisionale e strategico per il bene delle relative Comunità Nazionali o Territoriali.
Alla conclusione della Cerimonia, Enrichetta Arci, notevolmente commossa ed applaudita, ha voluto esternare nobilmente i suoi sentimenti verso due persone purtroppo assenti e comunque per lei molto importanti: Barbara Barbuscia e Gianni Alemanno, come qui di seguito sintetizzati.
> “In questo momento di religiosità, permettetemi di esprimere la mia amarezza per l’assenza dell’Avv. Barbara Barbuscia, per me la sorella che non ho mai avuto e che aveva in un certo senso sostituito il fratello perduto. Oggi è vicina alla luce di Dio e va anche a lei la mia preghiera. La chiave di una vittoria duratura – citando una delle frasi scritte sugli affissi presenti in città- è nella capacità di ascoltare tutti, per dare risposte alle massicce aspettative popolari“.
> “L’ASSENZA FORZATA dell’ Ex-Sindaco di Roma, Gianni Alemanno, che per 23 anni ha partecipato, con ogni ruolo istituzionale a lui assegnato – prima da Ministro delle Politiche Agricole e Forestali, poi da Sindaco della Capitale – intervenendo sempre alla commemorazione dell’amico e militante Giampiero Arci“. non da protagonista ma sempre esprimendo, con sincerità, devozione e cameratismo, la sua cara vicinanza alla famiglia Arci, con una stima incondizionata verso l’esempio, sempre attuale di Giampiero.
A lui esprimo la mia solidarietà umana e prego perché il Signore attui il Giusto”.