
Il caleidoscopio di una donna tra teatro e parola
Scritto da Ottavia Scorpati il . Pubblicato in Attualità.
di Ottavia Scorpati
Francesca Marti: Il Respiro della Narrazione tra Teatro, Radio e Schermo
C’è un filo invisibile, ma palpabile, che lega la voce di Francesca Marti al mondo della narrazione, qualsiasi forma essa prenda: dal microfono di una radio alla magia del palco, passando per l’evanescenza della telecamera e il rigore della scrittura giornalistica. Un filo fatto di curiosità inesauribile, tensione emotiva e profondità intellettuale, che rende Francesca una delle figure più eclettiche e autentiche del panorama culturale italiano contemporaneo.
Un Ritratto Poliedrico: Tra Parole e Maschere
Attrice, giornalista, conduttrice, autrice: si potrebbe tentare di rinchiudere Francesca Marti in una definizione, ma sarebbe come voler fermare il vento con le mani. In più di dieci anni di carriera ha saputo attraversare con naturalezza e intelligenza i diversi mondi della comunicazione, portandosi sempre dietro una filosofia chiara: la narrazione è vita, un atto di coraggio e verità, una forma di conoscenza e di condivisione.
Ho avuto il piacere di incontrarla in un pomeriggio romano che già profumava d’autunno, in un piccolo caffè vicino al Teatro Manzoni, luogo che conserva ancora tracce della sua presenza in spettacoli memorabili. La conversazione è stata un viaggio sensoriale ed emozionale, un intreccio di voci e di riflessioni che lasciano il segno.
L’Intervista
Ottavia Scorpati: Francesca, la tua carriera sembra un caleidoscopio di esperienze, dalla recitazione al giornalismo, dalla conduzione radiofonica alle sceneggiature. Come riesci a mantenere un filo conduttore così forte in un percorso così variegato?
Francesca Marti: Penso che il filo sia proprio la narrazione in senso ampio, il raccontare storie con passione e rigore. Che io stia scrivendo un articolo, interpretando un personaggio o conducendo un programma radio, cerco sempre quel momento di connessione profonda con chi mi ascolta o mi guarda. La narrazione è un modo per esplorare la complessità dell’animo umano e la realtà sociale. È un atto di empatia e di verità.
Ottavia: Da giovane attrice a professionista navigata, come è cambiato il tuo rapporto con la scena e il pubblico?
Francesca: Quando ho cominciato, la scena era un gioco, una scoperta. Ora, con gli anni, ho imparato a trasformare la tecnica in sensibilità, a portare sul palco non solo un personaggio, ma una verità emotiva. Il pubblico non è mai un’entità astratta, ma un insieme di sguardi, attese e respiri. Il teatro diventa un luogo sacro di scambio umano.
Ottavia: Sei spesso definita “la creta che ogni regista vorrebbe avere” per la tua capacità di modellarti con dolcezza e intensità. Quanto c’è di Francesca in ogni tuo personaggio?
Francesca: Tantissimo. Ogni ruolo è uno specchio che riflette parti di me, anche quelle nascoste o sconosciute. Il lavoro dell’attrice è un processo di scoperta e di verità che mi arricchisce. Attraverso i personaggi riesco a raccontare anche qualcosa di personale e universale.
Ottavia: La tua esperienza come giornalista si intreccia con quella artistica. Come riesci a mantenere vivo questo duplice ruolo?
Francesca: La curiosità è il motore di tutto. Osservare, comprendere, raccontare. La radio è un microfono aperto sulla realtà, il teatro un microcosmo emotivo. Entrambi alimentano la mia creatività e il mio impegno civile.
Ottavia: Hai interpretato ruoli molto diversi, da grandi icone del passato a personaggi di fiction contemporanea. Cosa ti attrae in questi “viaggi” nella storia e nella cultura?
Francesca: Le figure iconiche sono cariche di contraddizioni e di umanità. Sono donne che hanno plasmato il loro tempo e continuano a influenzare il presente. Interpretarle significa interrogarsi anche sul proprio ruolo oggi, sulle sfide della libertà e della creatività femminile.
Ottavia: La tua formazione è internazionale e poliedrica, tra tecnica Chubbuck, Meisner, doppiaggio, danza. Quanto ha influito tutto ciò nel tuo essere versatile?
Francesca: È stato fondamentale. Ogni tecnica ha aggiunto una tessera al mosaico della mia identità artistica. Lavorare su corpo, voce e mente è un esercizio di equilibrio e ricerca costante.
Ottavia: In un mondo così frammentato e veloce, qual è il ruolo contemporaneo dell’attrice e della giornalista?
Francesca: Servono autenticità e responsabilità. Come attrice, voglio raccontare storie che emozionano e fanno riflettere. Come giornalista, dare voce a verità complesse e spesso poco raccontate. La sfida è costruire ponti di senso.
Ottavia: Infine, cosa significa per te “essere sé stessi” in una carriera così sfaccettata?
Francesca: Significa accogliere ogni sfumatura del proprio essere, senza rinunciare a nulla. È un viaggio continuo di scoperta e coraggio, portando sempre la propria essenza come forza più grande.
Dal Palco alla Radio: La Versatilità come Chiave
Nata e cresciuta tra le vie di Roma, Francesca Marti è il prototipo della professionista capace di dialogare con linguaggi diversi mantenendo intatta la propria coerenza artistica. Il suo curriculum abbraccia programmi di satira radiofonica come “Sei Uno Zero” su Radio RAI con Lillo & Greg, format infotainment per Oltremodo TV, e conduzioni radiofoniche a Studio 107 Milano, senza tralasciare la scrittura giornalistica di approfondimenti per Opinione Quotidiano e la produzione video per agenzie di comunicazione e think tank europei.
Questa pluralità espressiva, lungi dal disperdere energie, ha creato un’identità artistica forte, dove la tecnica diventa mezzo per una comunicazione più autentica e coinvolgente. «La radio è un luogo di intimità e immediatezza, il teatro è un rito collettivo, la televisione è il crocevia di immaginari», racconta Francesca, «e io amo attraversarli tutti con la stessa passione».
La Recitazione: Arte, Corpo e Voce
La formazione di Francesca è ricca e rigorosa: dall’Accademia Enzo Garinei alla scuola di doppiaggio Fonoroma, dai workshop con maestri internazionali come James Price alla danza con Renato Greco. Questa preparazione ha contribuito a forgiare una performer completa, capace di spaziare tra generi e media, con una particolare attenzione alla qualità espressiva.
I suoi ruoli teatrali, dal classico “La Locandiera” alla commedia contemporanea “Il mio boss”, testimoniano un’attitudine poliedrica, mentre in televisione l’attrice ha portato la sua sensibilità in fiction di successo come “Doc – Nelle tue mani” e produzioni Netflix come “Mrs. Playmen”.
Una caratteristica che emerge chiaramente è la capacità di incarnare la femminilità nelle sue molteplici forme, intrecciando forza, vulnerabilità, ironia e passione. «Interpreto personaggi che sono specchi dell’anima, riflessi di contraddizioni umane», spiega, «perché solo così si crea un ponte autentico con lo spettatore».
Giornalismo e Scrittura: La Parola Come Strumento di Cambiamento
Parallelamente all’attività di attrice, Francesca ha costruito una solida carriera giornalistica, dedicandosi a reportage, interviste e analisi di tematiche sociali, culturali e politiche. La sua scrittura è sempre attenta a dare voce a realtà spesso marginalizzate o poco raccontate, con uno sguardo critico e appassionato.
Collaborazioni con radio, web e agenzie di comunicazione hanno rafforzato la sua capacità di padroneggiare diversi linguaggi e strumenti, mentre la conduzione e l’autorialità di programmi audiovisivi hanno portato a un uso consapevole della narrazione multimediale.
Francesca vede il giornalismo non come mero resoconto, ma come un atto creativo e responsabile: «Raccontare è anche costruire senso, è un impegno civile che si traduce in empatia e consapevolezza».
Tra Sfide e Passioni: Un Viaggio Continuo
Il percorso di Francesca Marti non è stato privo di sfide. La necessità di conciliare molteplici identità professionali, la ricerca continua di equilibrio tra tecnica e sensibilità, la tensione tra dimensione privata e pubblica sono temi ricorrenti nel suo racconto.
Ma ciò che emerge con forza è una passione immutata e una disciplina ferrea, che si traduce in una costante volontà di mettersi in gioco e di rinnovarsi, senza perdere mai la propria autenticità.
«Ogni progetto è una sfida», dice Francesca, «ma anche un’occasione per scoprire nuove sfumature di me stessa. E questa è la parte più bella di questo lavoro».
Francesca Marti incarna quella figura rara e preziosa di artista-comunicatrice, capace di attraversare media e linguaggi con coerenza e passione. La sua vita professionale è un invito a riscoprire il valore della narrazione come strumento di conoscenza e di relazione, un ponte tra mondi diversi, ma intimamente connessi.
In un’epoca di frammentazione e velocità, la sua voce si fa portatrice di autenticità e profondità, restituendoci il senso pieno del racconto umano, tra palco, microfono e pagina scritta.
Biografia Essenziale
Francesca Marti
Giornalista | Conduttrice | Autrice | Attrice
Professionista poliedrica nel campo della comunicazione e dello spettacolo con oltre 10 anni di esperienza. Ha lavorato per Radio RAI, Oltremodo TV, Radio Studio 107 Milano, Opinione Quotidiano, e come autrice e produttrice in agenzie di comunicazione. Formata in recitazione teatrale e cinematografica presso l’Accademia Enzo Garinei e l’Accademia Artisti, ha partecipato a spettacoli teatrali, fiction televisive e film. Competenze avanzate in produzione audio-video, montaggio, scrittura creativa e comunicazione visiva e vocale. Parla italiano, inglese e spagnolo.