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SALUTE E BENESSERE delle DONNE:
la Dr.ssa MARINA ESPOSITO intervistata da Cristian Arni

Scritto da Cristian Arni il . Pubblicato in .

Ginecologia Estetica e Funzionale: cure e terapie per contrastare i processi degenerativi
dei tessuti ed apparato riproduttivo nelle donne con sindrome genitourinaria della menopausa (GSM) e altre patologie

La salute e il benessere della donna in menopausa, ancora oggi, è un argomento che genera un certo imbarazzo, sicuramente però, nascondersi dietro a un dito non giova.

Sebbene questa intervista tratti principalmente un argomento che riguarda le donne, è opportuno anche gli uomini conoscano più da vicino le innovazioni tecniche per il benessere delle loro partners ai fini di una sana vita di coppia. 
Ne parliamo in questa intervista alla Dr.ssa Marina Esposito, mirata al benessere delle donne sia sulla sfera fisica che psicologica, perché affrontare l’argomento è un ulteriore passo per star bene con sé stesse, migliorando l’aspetto relazionale sia nel privato che nei rapporti sociali.

La Dr.ssa Marina Esposito, titolare dell’omonimo studio medico a Roma in zona Monte Sacro, esercita la sua professione specialistica in Ginecologia e Medicina Estetica, parallelamente all’attività di medico di famiglia. 
Per ciò che concerne la Medicina Estetica e Funzionale, vengono affrontate dalla dottoressa tutta una serie di problematiche e patologie, piccole e grandi come: edemi, cellulite, cicatrici, smagliature, macchie e invecchiamento cutaneo, lassità, crono e photo aging ecc. utilizzando le tecniche più innovative su viso, corpo.

Inoltre la Dr.ssa Esposito si occupa anche di trattamenti e di diagnostica per la salute dei genitali femminili praticando: visite ginecologiche, colpo-vulvoscopie, biopsie, tamponi, Thin Prep (evoluzione del Pap Test), ricerca Hpv; rimozione condilomi genitali, verruche, fibromi cutanei, angiomi, ringiovanimento dei genitali femminili, ecc.  Le competenze della Dr.ssa Esposito in medicina estetica sono volte ad affrontare e risolvere un’ampia gamma di problematiche che possono essere fonte di disagio, come: couperose, cisti, rimozione di tatuaggi, cicatrici e cheloidi, xantelasmi mediante Plasma-exeresi, tecnica Soft Surgery eseguendo anche la Blefaroplastica non chirurgica nano-ablativa.

Dopo la Laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università La Sapienza di Roma, ha ottenuto l’abilitazione a svolgere la professione, specializzandosi in seguito, in Ginecologia e Ostetricia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma e infine ha conseguito il Master Internazionale di II livello in Medicina Estetica e Terapia Estetica presso l’Università di Camerino.
Oltre alla sua professione di medico, la Dr.ssa Esposito ha svolto attività accademica presso le Università Unicam, ICamp e IAF ed è stata relatrice in numerosi congressi nazionali e internazionali sulle tematiche sopraelencate.

Unitamente alle sue competenze in ambito medico e alla sua comprovata esperienza, la dottoressa segue tutti i suoi pazienti con etica professionale e umana, dimostrando doti relazionali e capacità di ascolto nel rapporto medico-paziente, qualità tutt’altro che marginali e scontate oggigiorno, avvalendosi di un contatto diretto con le persone da lei seguite supportato dai recenti canali di comunicazione attraverso piattaforme online come CareStudio, dove possibile richiedere: prestazioni per il SSN, prescrizioni medico- specialistiche, impegnative per terapie e farmaci ecc. 
Oltre questa piattaforma dedicata ai suoi pazienti, è possibile contattare la dottoressa per visite specialistiche mediante l’App di MioDottore, disponibile anche nella versione web, dove possibile consultare il calendario e prenotare un appuntamento.   

INIZIA QUI LA NOSTRA CONVERSAZIONE, articolata in specifiche domande e risposte: 

1)/D – Dottoressa Esposito, in quali circostanze si ricorre alla bio-rivitalizzazione in ginecologia e in quali fascia di età?
R – Anzitutto bisogna dire che questo tipo di trattamento tratta un ampio spettro di problematiche connesse a condizioni organiche che possono essere congenite o che possono insorgere nel tempo. Essenzialmente sono maggiormente colpite le donne nel periodo della menopausa, senza escludere fasce di età diverse, magari donne più giovani con un quadro clinico particolare o che hanno fatto un largo uso della pillola anticoncezionale.

2)/D – Quali sono i principali sintomi per cui ci si rivolge allo specialista?
R – 
Si tratta di un pool di situazioni, che possono manifestarsi esternamente con infiammazioni delle mucose e della cute dei genitali femminili, ma anche sul piano più intimo attraverso una sintomatologia più complessa che sfocia nella GSM- sindrome genito urinaria della menopausa, con tutta una serie di disfunzioni organiche: incontinenza, secchezza delle zone più sensibili, diminuzione della libido, infiammazioni e prurito, bruciori, leucorrea, distrofia dei genitali, alterazioni della morfologia, dolore durante i contatti con il proprio partner.

3)/D –  Esiste una stima della popolazione femminile colpita da queste problematiche?
R – 
Circa 17mln di donne in Italia sono in menopausa e trascorrono circa 1/3 della loro vita in questa fase che si verifica solitamente tra i 45 e i 55 anni. Il 75% di esse soffre per i sintomi legati alla sindrome genito- urinaria, questo ci dicono le statistiche.

4)/D – Quali sono le patologie che più frequentemente si connettono alla sindrome genito- urinaria nelle donne più giovani?
R – 
Il diabete, l’insulino resistenza, la policistosi ovarica, l’impiego di terapie per tumore al seno, l’uso prolungato della pillola anticoncezionale, l’allattamento prolungato e molte altre problematiche.

5)/D –  Oltre i benèfici risultati sulla salute fisica migliora anche la vita sociale?
R – 
Considerando il ventaglio di trattamenti piuttosto ampio per contrastare gli inconvenienti connessi alla sindrome genito- urinaria, il benessere che la donna ne trae è piuttosto evidente sotto tutti i punti di vista: sta meglio fisicamente anzitutto, e poi mentalmente torna a percepirsi “più donna” nel senso che torna a fiorire una certa vitalità che si riflette, sia sul piano individuale che sulla sfera sociale; naturalmente sul piano fisico diminuiscono tutta una serie di sintomi e fastidi di cui detto sopra, che bloccano la donna limitandone la libertà di vivere la propria vita appieno; tornare a rivedersi donna è un aspetto affatto secondario, specie nel periodo della menopausa e post menopausa, insomma: prendersi cura di sé restituisce alle donne una seconda vita e vitalità, un nuovo sprint emotivo e fisico, riappropriandosi di uno spazio altrimenti precluso.

6)/D – Ci potrebbe dire quali sono le tecniche di intervento?
R – 
Ci sono differenti approcci; a seconda del grado e delle singole circostanze si può intervenire sia in maniera più soft, almeno inizialmente, quando insorgono i primi sintomi, oppure si interviene in maniera più profonda qualora necessario. Inizialmente possono essere usate: creme, ovuli, la detergenza con specifici prodotti. Se il problema è più importante ci sono possibilità varie: si va dall’ossigeno terapia, alla carbossi- terapia, dalla radio frequenza, all’impiego localizzato del laser, all’ozono terapia, sino alla veicolazione transdermica; si può poi ricorrere all’utilizzo del PRP- Platelet- Rich Plasma, plasma ricco di piastrine ottenuto dal sangue per centrifugazione a elevata velocità in grado di ricostruire i tessuti e ad altre tecniche.

7)/D – Quali terapie pratica di più nel suo studio?
R – 
Sebbene ogni caso presenti esigenze mirate, di frequente ricorro a: terapia iniettiva con acido ialuronico e polinucleotidi (frammenti di DNA), alla carbossi-terapia e all’ossigeno terapia, inoltre utilizzo la veicolazione transdermica, meno invasiva di altre perché priva di aghi, stimolando l’area interessata attraverso impulsi elettrici, applicando localmente sostanze idonee.

8)/D  – Come sono affrontate inizialmente queste problematiche? Se ne parla con il proprio medico oppure vige un certo “riserbo”?
R – 
L’argomento suscita molto interesse tra le donne, anche se è di difficile diffusione al pubblico; si tratta di un tema che viene trattato ancora con un certo riserbo e pudore, verso cui anche alcuni medici dimostrano una certa reticenza, diciamo c’è ancora un certo tabù a riguardo, a dispetto dell’epoca in cui viviamo in cui sembra tutto così diretto e immediato. Le donne infatti manifestano il loro interesse e bisogno di comprendere il problema informandosi principalmente sul web, difficilmente se ne parla apertamente tra donne o con il proprio medico di fiducia. Il fenomeno potrebbe essere paragonato al famoso iceberg, la cui punta mostra una minima percentuale di donne che affrontano apertamente il problema rispetto al sommerso, mettiamola così.

9)/D – Rispetto ad altri paesi le donne italiane sono più o meno preparate rispetto a queste tematiche?
R – 
In realtà le donne italiane sono anche piuttosto preparate a riguardo, come dimostra uno studio a livello europeo che rileva che il 15-20% di esse si rivolge al proprio ginecologo, ma anche da noi il web la fa da padrone: il 40% delle donne reperisce informazioni dalla rete a volte male interpretando i contenuti. I dati in merito, e più specifici è possibile anche consultarli a questo link:

https://www.aispa.it/atrofia-vulvo-vaginale-in-postmenopausa

10)/D – Retaggio culturale, ipocrisia, pudore? 
R – 
Purtroppo molte donne si informano esclusivamente da sole su riviste, giornali o Internet pensando di risolvere in autonomia, senza consultare nessuno specialista, reputando ancora tabù certi argomenti, dimostrandosi più disposte a seguire consigli che recuperano online, il “fai da te” che però lascia il tempo che trova. Questo modo di affrontare il problema rivela una certa cattiva educazione e, peggio ancora, non di rado indietreggiano per timore o vergogna di fronte al problema stesso e non agiscono affatto, tuttalpiù comprano una crema ad azione locale, immaginando possa essere sufficiente. C’è poi anche un altro aspetto da considerare, affatto secondario, che riguarda il costo delle terapie ginecologiche che purtroppo sono a pagamento, il SSN è un po’deficitario a riguardo.

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CON QUESTA ULTIMA DOMANDA TERMINA LA NOSTRA CONVERSAZIONE e ringraziamo sentitamente la Dottoressa Maria Esposito per l’inteessante  intervista concessaci, sicuri che le nostre Lettrici  (…e Loro non solo) la troveranno senz’altro utile, ricordando sempre l’importanza di parlare apertamente con il proprio medico di fiducia, perché informarsi è solo un primo passo per comprendere come orientarsi.
Affidarsi ai rimedi “fai da te” o ai consigli su Internet, sperando di risolvere i  propri problemi potrebbe rivelarsi inefficace, con il rischio di incorrere in ulteriori problematiche, pertanto rivolgersi ad un bravo specialista è certamente la cosa giusta da fare e soprattutto non avere remore al confronto, anche con il proprio partner.
In rete è possibile trovare tutti i riferimenti della Dr.ssa Marina Esposito, ricordando che il suo studio si trova in Via Conca d’Oro 300 a Roma mentre, da parte nostra ed in tempi relativamente brevi, auspichiamo poter nuovamente ricontattare il Nostro Amico Medico per un nuovo incontro, presso il suo Studio. 

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