
Angela Braghin e la chiamata invisibile
Scritto da Ottavia Scorpati il . Pubblicato in Libri, Media e Rassegna Stampa.
di Ottavia Scorpati
La medium che ascolta l’anima, guida e racconta – con parole che sembrano luce
C’è chi scrive per informare, chi per insegnare, chi per raccontare. E poi ci sono autrici come Angela Braghin, che scrivono per ricordarci che, oltre la materia e il rumore del mondo, esiste un luogo silenzioso e vibrante dove l’anima abita, attende e, talvolta, sussurra. Con il suo secondo libro, “Incontro con lo Spirito” (Edizioni Luce Spirituale – ELS, 2024), Angela ci conduce in questo spazio interiore con delicatezza, rigore e una voce che sa farsi insieme umana e soprannaturale.
In un’epoca che sembra aver smarrito il senso del sacro, dove la spiritualità è spesso ridotta a un hashtag o a un mantra da collezionare su feed patinati, Braghin compie un gesto antico e rivoluzionario: si mette al servizio dello Spirito. E lo fa non per impressionare o stupire, ma per restituire senso, connessione, e soprattutto, verità.
La voce che accoglie, il libro che trasforma
“Incontro con lo Spirito” non è un libro come tanti. Non è nemmeno un memoir, anche se contiene molto della vita personale dell’autrice. È, piuttosto, una raccolta viva e palpitante di incontri — con anime, con persone, con dolori e rinascite — che si intrecciano in un’unica grande narrazione: quella dell’essere umano che si risveglia alla propria natura divina.
Ogni capitolo è una soglia. Ogni storia un simbolo. Ogni visione, una chiamata. Angela non pretende di “spiegare” il mistero. Lo evoca, lo accompagna, lo onora. E mentre lo fa, guida il lettore dentro se stesso, là dove dimorano le vere domande: Chi sono? Cosa resta di noi oltre la vita? È possibile dialogare con chi ci ha lasciati? Esiste una forma d’amore che supera la morte?
La risposta non è mai una formula. È un sentire. Ed è lì che la scrittura di Angela si fa ponte: tra lo Spirito e l’anima di chi legge.
Un cammino iniziatico, un ascolto profondo
Una delle storie più emblematiche del libro è quella di E., un uomo dal passato tormentato, segnato dalla microcriminalità, dalla perdita, dalla rabbia. Quando si rivolge ad Angela, lo fa per trovare risposte. In realtà, troverà se stesso. Quel colloquio — avvenuto nel maggio del 2010 — non è solo un consulto spirituale, ma l’inizio di una vera e propria trasmutazione.
Angela ascolta E. senza giudicarlo. E., per la prima volta, sente che qualcuno vede oltre la sua maschera. Le parole della medium non sono sentenze, ma chiavi: aprono porte interiori, smuovono memorie, risvegliano desideri antichi. Angela gli parla di una “protezione divina”, di un destino possibile che lo attende dall’altra parte della barricata, nel bene, nella cura, nell’onestà.
Oggi E. è un uomo trasformato. Indossa una divisa, soccorre vite, dona conforto. Il male che abitava in lui è stato trasmutato, non cancellato, ma accolto e riconvertito in luce. Come? Grazie a un incontro. Con lo Spirito, sì. Ma anche con una donna che ha saputo vedere oltre l’apparenza.
Questa storia — intensa, autentica, potentissima — è solo una delle tante che popolano il libro. Ogni testimonianza è un tassello nel grande mosaico dell’anima umana che cerca, cade, si rialza, guarisce. Ogni parola è una carezza per chi ha conosciuto il dolore e spera ancora in un varco verso la luce.
Tra scienza e mistero: il coraggio di unire
Ciò che rende Angela Braghin una figura così originale nel panorama della spiritualità contemporanea è la sua capacità di tenere insieme due mondi che molti considerano inconciliabili: la razionalità scientifica e la sensibilità spirituale. Laureata in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali, ricercatrice appassionata di astrologia, simbolismo, tarologia e mitologia, Angela non abbandona mai il rigore dell’intelletto. Ma lo mette al servizio di una conoscenza più grande, che affonda le radici nel mistero.
Nel libro, questo equilibrio emerge con forza. L’incontro con il dottor Alessandro Mahony, figura chiave che simboleggia la possibilità di un dialogo tra neurologia e spiritualità, è una delle colonne portanti della narrazione. Un dialogo che non cerca conferme, ma apertura. Non ha bisogno di “provare” l’esistenza dell’invisibile, perché si nutre della realtà di chi lo sperimenta ogni giorno.
La spiritualità come terapia del cuore
Non c’è nulla di vago o new age nel lavoro di Angela. Le sue parole parlano a chi ha perso un padre, un amore, una speranza. Parlano a chi sente un vuoto ma non sa nominarlo. Parlano a chi ha vissuto esperienze che la ragione non riesce a spiegare ma che il cuore riconosce come vere.
Nel libro incontriamo anime che tornano a parlare, a rassicurare, a guarire i propri cari. Non con fantasie o illusioni, ma con segni, dettagli, sincronicità così precise da disarmare anche lo scettico più convinto. Una collana ritrovata. Un sogno ricorrente. Un abbraccio energetico. Un freddo improvviso in piena estate.
Tutti indizi. Tutti messaggi. Tutti ponti. Perché “Incontro con lo Spirito” è, prima di tutto, un invito ad ascoltare. E Angela è maestra d’ascolto.
Chi è Angela Braghin?
Nata a Roma nel 1974, Angela Braghin è una scrittrice, channeler, medium, tarologa e spiritual life coach. Dopo una laurea magistrale in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali (University of Malta e Università degli Studi di Napoli Federico II), ha scelto di seguire una vocazione profonda: indagare i mondi spirituali e rendere accessibile una conoscenza antica a chiunque senta il richiamo del Sé.
Nel 2014 ha pubblicato “Madre Perla: due Anime gemelle in viaggio”, un’opera dedicata al legame animico tra anime affini. A dieci anni di distanza, “Incontro con lo Spirito” segna una maturità nuova, in cui la scrittura si fa più sicura, ma anche più nuda, più autentica.
Angela lavora oggi a tempo pieno nel mondo della crescita spirituale, offrendo percorsi personalizzati di coaching spirituale, channeling, letture dei Tarocchi e astrologia evolutiva. Il suo approccio è insieme simbolico, psicologico e intuitivo, e accompagna chi è in ricerca verso un’esistenza più autentica, consapevole e riconciliata con la propria missione.
Perché leggere “Incontro con lo Spirito”?
Perché è un libro necessario. Non solo per chi ha già un cammino spirituale alle spalle, ma per chiunque senta il bisogno di ritrovare un senso in un tempo che ci vuole disconnessi e distratti. Incontro con lo Spirito è un invito a rallentare, a tornare dentro, a credere — anche solo per un attimo — che oltre ciò che vediamo, c’è qualcosa che ci ama, ci guida e ci aspetta.
Angela non offre dogmi, ma visioni. Non impone, ma accoglie. E nel farlo, ci regala un libro che, come lei, sa stare in silenzio quando serve e sa parlare quando il cuore è pronto.
In un’epoca che teme il mistero, Angela Braghin ha il coraggio di abitarlo. E di raccontarlo. Con grazia, rigore e infinita umanità