La pena tra retribuzione, rieducazione e – perché no – anche prevenzione
L’ESTATE porta a considerare la situazione dei detenuti e delle carceri e ciò è giusto e doveroso. Le carceri devono essere umane e umanizzate ed utilizzate solo come estrema ratio.
Noi vogliamo affrontare in modo sintetico il tema della pena e della sua funzione nell’assetto sanzionatorio, retributivo, rieducativo e special preventivo. La pena non è una inutile figura giuridica come il clima di “perdono” e “perdonismo” diffuso potrebbe fare credere. Senza reato non c’è pena, senza pena non c’è rieducazione e prevenzione.