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Autore: Agostino Agamben

Ambiente la tecnologia e il sapere

a cura Agostino Agamben

Nel vortice che definisce la nostra contemporaneità, l’ambiente si staglia come un nodo oscuro eppure imprescindibile. Non è più possibile pensare il mondo naturale separatamente da ciò che abbiamo definito “tecnologia”, e nemmeno possiamo più concepire la tecnologia come mero strumento esterno alla vita o alla natura. Il progetto “Ripensiamo Ambiente”, promosso dall’associazione Ripensiamo Roma, inaugura in tal senso una riflessione che si insinua tra questi due termini apparentemente opposti, rivelandone la reciproca coappartenenza. Non si tratta, dunque, di un semplice progetto educativo, ma di un modo di abitare l’epoca in cui ci troviamo, di un’esplorazione che ci conduce a ripensare ciò che significa conoscenza, azione, responsabilità.

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La teatralità della sanzione come liturgia dell’Occidente

a cura Agostino Agamben

Sulla genealogia del nemico esemplare, la confisca come liturgia giuridica, e la parabola di un potere che punisce per rappresentazione più che per giustizia, mentre si consuma nell’autosacrificio della propria legalità

 “Nel volto del bandito si riflette l’intera ambiguità della legge.”
(anonimo giurista della Repubblica di Weimar)

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Sulle soglie del simbolico tra Ordini e memoria

a cura Agostino Agamben

Tra cerimonie di investitura, miti locali e riti condivisi, un’esplorazione riflessiva nei luoghi e nei gesti in cui il passato si fa presenza viva e il simbolico resiste come forma di esistenza. Un attraversamento lento tra Santa Maria in Bressanoro, Seborga e il lago Gerundo, dove la storia non è solo eredità ma compito da abitare.

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Europa muta

a cura Agostino Agamben

Sotto l’ombra apparente della normalità quotidiana si consuma una crisi silenziosa che riguarda la postura geopolitica dell’Italia e dell’Europa intera: tra l’indifferenza verso il conflitto ucraino, la marginalizzazione diplomatica, il ricatto energetico e il vuoto di decisione politica, si delinea la necessità di riscoprire una voce comune, un’etica della presenza e un pensiero capace di andare oltre la logica dell’attesa e del compromesso.

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La forma sospesa della Politica Italiana

a cura Agostino Agamben

In un tempo in cui la politica ha smarrito il senso della decisione e le istituzioni sembrano ridotte a cantiere permanente senza progetto, la formula “lavori in corso” non è più soltanto un’espressione di attesa, ma diventa cifra strutturale del presente: uno spazio sospeso dove il conflitto è evitato, le promesse evaporano, e la cittadinanza si trasforma da soggetto attivo a spettatore disilluso — ma proprio in questa frattura si apre la possibilità di un nuovo inizio, fondato sulla cura, sulla responsabilità minima e sulla riscoperta del comune.

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